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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Occhi, Occhiali e Lenti a contatto
L’importanza di vedere bene con entrambi gli occhi

15/8/2023 - 16:29

 
Sembra una cosa scontata, dire che occorre vedere con tutti e due gli occhi nella stessa maniera.
 
Poche persone infatti,  vanno a farsi un controllo visivo, per capire se i due occhi vedono nella stessa maniera .
 
Spesse volte,  più di quanto  si possa pensare, i due occhi non vedono allo stesso modo.
 
Diciamo, per esempio,  che un occhio vede 10decimi e l’altro magari 7 decimi o 6 decimi, cosa di cui ci si accorge solo se si fa un controllo optometrico.
 
Comunque ce ne possiamo anche  accorgere in maniera semplice, senza un vero controllo davanti a una tabella optometrica, basta affacciarsi alla finestra, guardare con entrambi gli occhi un cartello stradale, un  manifesto leggibile o qualunque altra cosa visibile  in maniera chiara con entrambi gli occhi e poi, occludersi prima l’occhio destro, per capire se si vede la stessa immagina vista con nentrambi gli occhi , poi l’altro occhio , quello sinistro,  per capire se l’immagine si vede chiara anche con quello oppure no.
 
Qualora l’immagine di uno dei due occhi non sia uguale o sufficientemente simile all’altro occhio, allora occorre andare a fare una visita oculistica, per rimediare , se possibile all’inconveniente.
 
Si…..dico a rimediare , se possibile, perché, se quella differenza di cui ci siamo accorti a 40/50 anni è sempre esistita e non ce ne siamo mai resi conto prima, può essere nel maggiore dei casi che non si possa neanche rimediare, perché l’occhio che vede meno e che ha  sempre visto meno per tutti quegli anni, può esser diventato un occhio cosiddetto “pigro”, ……cioe, ’ non avendo mai visto bene come l’altro occhio si è messo in disparte facendo lavorare al meglio l’occhio migliore e rimanendo alla sua ruota, come si dice "in gergo ciclistico”.
 
A quel punto ci si deve contentare di farlo vedere al meglio che si può, eventualmente con un minimo di correzione.
 
Cosa succede però, se i due  occhi non hanno una visione corretta ??
 
In particolare, niente , perché la visione continuerà come è continuata in tanti anni, un po’ meglio se con la correzione si può migliorare, ma il discorso più importante in questi casi di “ambliopia” (diversità di visione fra i due occhi) riguarda la  cosiddetta “profondità di campo”.
 
Cerco di spiegare in maniera più semplice  possibile il problema.
 
 I nostri occhi, in condizione di funzionalità perfetta di entrambi , ci permettono di poter capire e determinate a certe distanze se un oggetto è avanti ad un altro e che distanza può esserci fra i due!!!!

Per esempio siamo in fila con la macchina e cerchiamo di capire se fosse possibile superare le macchine che ci precedono.
 
La prima cosa da tenere presente, è capire con la massima precisione, a che distanza è la macchina che da lontano si avvicina verso di noi in senso contrario, e a che distanza è la prima macchina della fila che vogliamo sorpassare .
 
Questo lo si può fare in maniera perfetta, solo se i due occhi hanno la stessa efficienza visiva, perche’ uno dei due (semplificando di molto il discorso) si interessa della macchina che ci viene incontro e l’altro si incarica di vedere a che distanza è la macchina che ci precede.
 
Facile capire a questo punto che se uno dei due occhi non vede bene, una di queste due distanze può essere falsata e quindi dare indicazioni errate per il nostro comportamento; cosa del tutto infausta, perché nel caso delle macchine preso in esame, sarebbe una disgrazia non indifferente.
 
Diverso ovviamente il discorso se si parla, invece che di macchine, di un cartello e di una strada da imboccare, avremo qualche difficoltà a capire se girare prima o dopo del cartello,  ma non ci saranno certamente problemi particolari.
 
Comunque la raccomandazione a fare le prove suggerite  anche a casa, da voi stessi, per capire se i due occhi vedono nello stesso modo, ve la faccio di nuovo, anche perché ciò che ho detto, ha valore 7 su 10  durante le ore diurne, mentre ha valore fondamentale  10 su 10 durante le ore notturne, quando , come detto anche in altri articoli precedenti (andate a controllare),  la “profondità di campo” al buio, pone grosse difficoltà già a chi ha una visione perfetta……..figuriamoci a chi ha dei problemi visivi!!!!!
 
Da tenere presente, sempre, che nei miei articoli faccio esempi semplici non tecnicamente validi, in certi casi, perchè facendo diversamente, rischierei di non interessare più di tanto il lettore che non ha certo bisogno di formule tecniche , ma di cose semplici da capire e potere eventualmente verificare.
 
Venanzio Fonte
Ottica Vision 2002 ( Pontasserchio)

 
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