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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Franco Marchetti
Immigrazione, rispetto nell'accoglienza

17/8/2023 - 15:56


Ho letto sui giornali le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali e da varie associazioni in merito alla nuova gara di appalto per la gestione del centro di San Iacopo nel gestire l’emergenza migranti.

Quest'anno sono già quasi centomila le persone che sono sbarcate in Italia e miglia, o sono affogate nel Mediterraneo o sono decedute addirittura prima di partire.

Questo la dice lunga sulla incapacità di questo governo nel dare risposte umane ad un dramma della umanità. Gravi responsabilità c’erano anche prima, il memorandum Minniti tanto per citare un drammatico fatto.

Credo abbiano ben donde nel preoccuparsi per le future condizioni che potranno determinarsi nel centro di S.Iacopo, se la logica, per accogliere e gestire una emergenza come questa, si basa quasi esclusivamente sul costo e non sulle modalità di accoglienza e la gestione viene assegnata in base al ribasso d’asta.

Ecco allora che cosi come successe allora, ancor oggi conta moltissimo il ruolo di controllo della amministrazione comunale.

San Giuliano viene da una esperienza molto dura difficile, ma una esperienza alta nella accoglienza.

Intanto il contesto, nella prima fase di emergenza, con numeri molto inferiori a quelli di oggi, l’accoglienza dei richiedenti asilo era al primo posto della attenzione della società, non passava giorno che giornali di destra, ma non solo, intere trasmissioni televisive, dedicassero a questo argomento ore e ore di trasmissioni, si parlava di invasione, ogni cosa che avveniva era colpa loro, insomma si era creato un clima ostile ed una guerra tra poveri per nascondere le responsabilità vere dei governati tutti, ed il grande arretramento della stessa Europa.

Nella nostra provincia, con le parole d’ordine contro i migranti, la lega vinse le elezioni al comune di cascina.

Nel nostro comune ci rimboccammo le maniche e tutti d’accordo decidemmo di assumerci le nostre responsabilità, e rispettando le migliori e nobili tradizioni della comunità sangiulianese, accogliemmo quanto più possibile.

Nel nostro comune sono passati oltre 3,000 persone negli anni nei quali ero assessore e per conto del Sindaco, della amministrazione e di tutte le forze politiche che sostenevano la maggioranza, coordinavo il lavoro, in rapporto con la SdS e le varie associazioni.

I richiedenti asilo non erano solo nel centro di S.Iacopo ma era un misto tra quel centro ed accoglienza diffusa.

Erano presenti a San Martino Ulmiano, a Pontasserchio, a Limiti, a San GIULIANO T, in una struttura a San Rossore che era di competenza del nostro comune.

In quel periodo non erano presenti solo i richiedenti asilo ma avevamo anche altre persone del est europa, occupazioni abusive, problemi di convivenza quotidiana coi residenti ed altre questioni ancora, diverse delle quali furono risolte, altre purtroppo no.

Un lavoro enorme che richiedeva una presenza quotidiana ed un lavoro molto forte.

Quello che abbiamo cercato di fare è stato quello di mettere insieme e far collaborare tutte le strutture presenti nel territorio, questo è stato il grande merito della Amministrazione comunale, sempre presente.

Il grande lavoro di coordinamento delle dipendenti della SdS, CON LA Presidente, Sandra Capuzzi il lavoro importante della CRI, della Paim, ARNERA, abbiamo trovato un contributo importante nelle parrocchie.

Tutti si sono sentiti impegnati, la CRI col suo Presidente Antonio Cerrai , i suoi collaboratori, nella fase di gestione del centro S.iacopo , non hanno messo il personale in base ai rimborsi che poi gli venivano riconosciuti, ma in base alle esigenze di quelle persone, ed i costi erano sicuramente maggiori.

Il grande lavoro del dott. Molea, che oltre alle responsabilità del centro era medico, e non si tirava mai indietro, e ci sono stati casi molti difficili dal punto di vista sanitario. Renato Petrone della coop arnera , ed altri ancora.

Per dire che non veniva rivolta solo l’attenzione ai richiedenti asilo, in quel centro ed in quegli anni, hanno trovato un tetto, poi un lavoro, persone che vivevano ai margini della società, dormivano in macchina, o erano sfrattati, hanno potuto ricostruire un futuro.

Anche coi richiedenti ci sono statati progetti di coinvolgimento per la manutenzione del territorio, chi non li ricorda a raccogliere le foglie, a pulire le frazioni, o a dare una mano durante l’emergenza climatica, oggi pare che le foglie non cadano più, vi è stato un importante tentativo di corsi di formazione.

Ci sono stati anche momenti molto critici e difficili, e molti soffiavano sul fuoco.

Insomma San Giuliano in quel periodo ha salvato la coscienza anche a diverse amministrazioni che della accoglienza non ne volevano sapere, e quando si parlava di numeri, quelli provinciali venivano messi insieme e cosi sparivano le differenze, un po come il pollo di Trilussa.

Riuscimmo a farne un modello importante di accoglienza, con riconoscimeti significativi, l sindaco fu conferito il cavalierato, al comune fu riconosciuto l’attestato di buone pratiche per l’accoglienza, venne la commissione parlamentare, allora presieduta dall’on. Gelli, composta da tutte le forze politiche, anche la Lega, e all’unanimità dettero un giudizio positivo, non c’era parlamentare italiano o europeo che passava da queste parti e non si recava al centro anche solo per qualche foto.

Ecco molto sommariamente cito questa esperienza e quello che è stato fatto perché se non si mantiene il solito livello di attenzione, anzi maggiore, e si pensa solo, sulla pelle delle persone di risparmiare a danno di costoro, li condanneremmo due volte.

Se si vuole dare un senso alla parola sinistra per non essere OMOLOGATI agli altri questo è uno di quei momenti in cui dobbiamo metterci la faccia.

Salvare vite umane significa dire no alla guerra, no allo sfruttamento delle persone, e significa saper portare rispetto a queste persone che sono le più fragili.

Ecco un importante banco, L’ennesimo per l’amministrazione comunale di San Giuliano e per le forze politiche che la sostengono, girarci dall’altra parte viene solo il torcicollo e si smette di vedere.


Per questo è importante essere presenti e valutare i costi di gestione in base alle esigenze e non ai risparmi




















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6Maria Luzi, Gabriele Italo Ranieri CortiSantoni e altri 4






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