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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Francesco Cundari
L’Italia al contrario Il generale in guerra contro il mainstream e l’equivoco del putinismo di sinistra

28/8/2023 - 10:54

L’Italia al contrario Il generale in guerra contro il mainstream e l’equivoco del putinismo di sinistra

Non stupisce che i fan di un militare ossessionato da gay e femministe ripetano gli argomenti della propaganda russa, cioè del regime capofila di quel gruppo di autocrazie che applicano in casa propria i principi a lui cari. Stupisce che lo facciano intellettuali, politici e giornalisti di sinistra

Il mondo al contrario è quello in cui bastano una manciata di canti mal studiati al liceo per sentirsi autorizzati a discettare di Dante, mezza paginetta del manuale con scritto «tesi, antitesi e sintesi» per considerarsi titolati a parlare di dialettica hegeliana, ma per deplorare le invettive contro omosessuali e femministe di un generale dei paracadutisti con aspirazioni letterarie occorre invece averne letto integralmente il volume. Opera autopubblicata la cui totale assenza di originalità è garantita sin dal titolo, prima ancora che dai numerosi estratti di cui sono pieni i giornali.

Non c’è più nessuno su questo pianeta, infatti, che non si dolga pubblicamente di vivere in un mondo alla rovescia (se è consentito tradurre il concetto in un italiano da persone adulte). Non c’è leader politico, cantante, cabarettista o calzolaio che non si senta parte di una maggioranza oppressa, costretta al silenzio dalla soffocante egemonia del pensiero unico imposto da pochi, avidi, occulti burattinai.

Ce l’hanno tutti con il «mainstream», senza avvedersi di come l’unico pensiero veramente dominante, egemone e ubiquo, a destra come a sinistra, sia proprio questo delirio cospirazionistico, lo «stile paranoico» che caratterizza ormai il dibattito pubblico globale, di qualunque cosa si parli: missioni spaziali o smaltimento dei rifiuti, green pass o Donbas.

Non stupisce che da un militare di simili vedute (stando a quanto ne ha scritto Bruno Vespa sul Quotidiano nazionale), o pelomeno dai suoi più fervidi sostenitori (stando alla cronaca fatta da Repubblica di un loro recente raduno), venga un sostanziale appoggio alle posizioni della Russia di Putin. Cioè al regime capofila di quel gruppo di autocrazie che applicano in casa propria, e nel modo più rigoroso, i principi a lui cari, tipo l’Iran. Singolare, semmai, è che a sostenere quegli stessi argomenti di politica internazionale siano tanti intellettuali, politici e giornalisti di sinistra (o scambiati per tali, peraltro non da oggi, nell’Italia al contrario in cui ci tocca vivere).

Eppure, proprio nelle sezioni del Partito comunista, una delle primissime cose che s’insegnavano era che l’analisi doveva sempre partire dalla situazione internazionale, per scendere poi, passo passo, fino alla classica fontanella.

E sebbene potesse risultare non sempre chiarissimo il nesso tra le manovre americane in Medio Oriente e l’approvvigionamento idrico del proprio quartiere, lo sforzo intellettuale richiesto aveva comunque un suo valore e una sua utilità. E andrebbe forse riscoperto.
Considerato come i sostenitori del generale corteggiato da Forza Nuova e dal fior fiore dell’estrema destra si scagliano contro l’aggressività della Nato (assieme a buona parte dell’estrema destra europea), tocca dunque chiarirsi le idee, perché delle due l’una: o il generale autopubblicato e i suoi numerosi ammiratori neofascisti sono diventati di colpo dei pacifisti illuminati, o qualcuno degli illuminati pacifisti di cui sopra, nell’analizzare la situazione internazionale, deve aver preso la strada sbagliata.

E ancora non se n’è accorto, purtroppo.

 









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29/8/2023 - 11:54

AUTORE:
Massimo

A parte il fatto che "L'inchiesta " la leggono solo i parenti, stretti, dei vari autori, sarebbe ora che il buon (?) Francesco cambiasse disco. O perlomeno cominciasse a fare i nomi degli intellettuali, giornalisti e politici di sinistra che secondo lui sostengono le tesi di Putin. Perchè, delle due l'una, se ci sono fuori i nomi, se non ci sono lui ancora non se n'è accorto.