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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Andrea Paganelli
LA MALAFEDE DI UN CERTO "OCCIDENTE"...
E NON SOLO.

30/8/2023 - 12:23


LA MALAFEDE DI UN CERTO "OCCIDENTE"...
E NON SOLO.
Da un anno insisto fino alla noia sul fatto che la "No fly zone", e l'invio di aerei all'altezza, per realizzarla (oltre ad altri dispositivi antiaerei evoluti) sono l'unica soluzione per fermare il conflitto senza favorire la cosiddetta "escalation". Non mi dilungo più su questo argomento, dal dopoguerra in poi, e sempre di più, la chiave di ogni conflitto si gioca sul controllo dei cieli e degli spazi aerei, lo dico in modo non superficiale.
Dato che cerco da sempre di supportare i miei argomenti, riporto sinteticamente le notizie di oggi,
Secondo le informazioni pervenute dai vari centri di comando, solo ieri sono stati rilevati (ma sono sicuramente di più) contro l'Ucraina un totale di 44 attacchi aerei, (i giornali di oggi parlano di attacchi massicci).
Di questi, 28 erano missili lanciati per via aerea del tipo Kh-101/Kh-555/Kh-55, e sono stati lanciati da 11 aerei dell'aviazione strategica russa Tu-95ms provenienti da zona Mar Caspio e dalla zona di Engels, più a nord-est, in territorio russo. Gli altri erano 16 UAV d'attacco del tipo Shahed-136/131 provenienti dalle direzioni sud (lato opposto del mar d'Azov), e nord (zone di Kursk).

Le forze di difesa aerea sono riuscite a distruggere tutti i 28 missili da crociera (lanciati dagli aerei) e i 15 droni d'attacco nelle regioni di Kiev, Odessa e Mykolaiv, uno è sfuggito.
Al di là dei danni provocati quello che voglio dire è che in questo modo l'Ucraina non è ancora in grado di difendersi adeguatamente, e il perché lo conosciamo... per riparare le persone dalla pioggia fornendogli ombrelli o costruire un bel tetto c'è una certa differenza.
L'Ucraina ha una aviazione pressoché inconsistente, costituita da vecchi Mig e poco altro, ha ricevuto solo sistemi di terra (che necessariamente dovrebbero integrarsi con quelli aerei), tutti i discorsi fatti fino ad oggi su forniture di aerei più evoluti, addestramento piloti etc. hanno prodotto per ora un risultato pari a 0 (zero), l'Ucraina non ha ricevuto nessun aereo e i russi continuano a bombardare.
La chiudo qui fornendo solo alcuni dati, senza fare lunghi ragionamenti: Il costo di un missile da crociera si può aggirare da 1 a 3 milioni (i droni costano molto meno), il costo di un aereo evoluto da combattimento può andare mediamente dagli 80 ai 120-140 milioni, e può portare da 2 fino a 4-6 missili (più aumentano i missili più si riduce la loro dimensione).

È ovvio che un missile che viene abbattuto comporta una perdita economica di pari valore, la perdita di un aereo rappresenta qualcosa di ben diverso, così come un sistema di lancio a terra, ma convincere chi spara e lancia missili a smettere di farlo lo si può fare in due modi: eliminare o inibire le fonti di lancio (aerei e basi di lancio, con perdite economiche rilevanti) che è un modo più breve, oppure continuare ad eliminare in modo sfiancante missile dopo missile (e qualcuno ti scappa), giorno per giorno, sperando che la produzione e le scorte di questi ultimi si esauriscano. Si chiama guerra di logoramento, ma dura molto di più.

Io mi fermo qui.

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1/9/2023 - 15:15

AUTORE:
Franchino

Fai presa sull' opinione pubblica ehh...