Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Frequentemente leggiamo sulla stampa di ampliamenti o nuovi insediamenti di strutture sanitarie private nel insieme della provincia.
È una cosa che fa riflettere molto considerando che a livello nazionale e regionale si fa fatica a trovare risorse per adeguare il sistema sanitario pubblico alle esigenze dei cittadini, sopratutto per i più bisognosi.
Questo è un bel problema ed elemento di forte preoccupazione.
Ma vorrei soffermarmi su un punto che per tutto il lungo monte pisano è essenziale.
Le case di comunità.
Sappiamo che il governo stà riducendo le risorse per queste importanti strutture, sappiamo anche che la Regione Toscana ha ribadito la volontà di portare avanti quelle che già erano in programma.
Sappiamo che la Società della Salute ha ribadito che quelle e suo tempo programmate nel territorio dovrebbero andare avanti.
Chiariamo un punto fondamentale, quando parliamo di case di comunità, noi parliamo del'insieme della struttura, muri e servizi complessivi.
Non vorremo trovarci davanti al fatto che ci siano soggetti a competenza dei muri, SdS, comuni, e un soggetti per i servizi, ASL, Regione, e se poi ci sono dei problemi, ci trovassimo davanti al giochino dello scarica barile senza sapere dove stanno le responsabilità.
Pongo questo problema, fondamentale, per la salute dei cittadini, perchè nel lungomonte si parla di sanità ma non di socio sanitario pubblico, e contestualmente abbiamo letto sui giornali che a Pisa oltre alla casa di comunità aperta in via Garibaldi, che funziona parzialmente, il Comune, su proposta di una forza politica di maggioranza, intende aprire una nuova casa di comunità sul litorale e darla in gestione alla società delle farmacie comunali, quindi ad un soggetto giuridicamente privato anche se il proprietario unico è il comune.
Ammesso che si possa fare, dubito, la SdS che ruolo ha? Il Sindaco di Pisa, in una dichiarazione sulla stampa, dice che finanzierà tale progetto. Questa casa di comunità rientra in quelle decise dalla SdS? Ci sono già progetti, finanziamenti, scadenze?
Allo stesso modo è importante sapere a che punto sta la fase di realizzazione delle case di comunità nel lungomonte pisano.
Sono in fase esecutiva i progetti che prevedono le case di comunità di Vecchiano, San Giuliano , il distretto a Calci?
Sappiamo già i servizi che andranno li collocati per assistenza sociale, sanitari per punti di primo intervento per i cittadini, il rapporto col 118, i consultori?
Su questi punti è importante avere delle certezze avere chiarezza perchè ne va della salute dei cittadini.
La realizzazione delle case di comunità permette inoltre di ridurre l'afflusso dei cittadini ai pronto soccorsi, per le esigenze più immediate.
Nei nostri territori è cresciuta molto l'offerta privata verso i cittadini, e diverse di queste strutture che sono nel territorio, non hanno neanche convenzione col servizio pubblico, per cui magari a causa dei ritardi nelle liste di attesa, i cittadini sono costretti a rivolgersi con costi aggiuntivi importanti che vanno a pesare su bilanci familiari già depauperati a causa delle scelte economiche di questo governo.
Ma c'è un altro punto fondamentale da rilevare e che spesso passa sotto silenzio: nei servizi sanitari privati si trovano prevalentemente quelle prestazioni che hanno un profitto alto ed immediato, per cure particolari che richiedono una terapia prolungata, inserimento protesi, post degenza, assistenza domiciliare difficilmente si trovano, su queste è il pubblico che da risposte, a meno che non si paghino cifre altissime che molti non si possono permettere.
Anche questa situazione crea una forte divisione nei cittadini, per cui le case di comunità sono una prima risposta per tornare ad avere un servizio sanitario pubblico più efficiente.
Dopo le gradi ubriacature de "il privato è bello", ci stiamo accorgendo che in realtà l'aver smantellato anche quelle cose buone che c'erano come i distretti socio sanitari, ha di fatto escluso tanta parte della popolazione dalla prevenzione, dalle cure primarie, dalla assistenza sociale e psicologica, portando questa società a fare enormi passi indietro, con responsabilità importanti della cosi detta sinistra, i liberisti lo sappiamo cosa fanno e lo dimostrano anche oggi.
Ecco perchè diviene importante iniziare un nuovo cammino a partire proprio dai bisogni primari delle persone e la salute lo è.
E ripartire dai territori con le case di comunità, ma su questo punto è necessaria trasparenza e coerenza, quindi è fondamentale sapere a che punto sono quelle programmate nel lungomonte pisano.
Da come è strutturata la sanità ed il sociale oggi, sopratutto localmente, è fondamentale che ci sia anche una politica territoriale unitaria tra le varie amministrazioni e dare risposte giuste alle persone.