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Se nessun addio è per sempre Pastorino, la “pecorella” che torna Esattamente 8 anni dopo, Elly Schlein ha riconsegnato la tessera del Pd all’uomo che a sua volta donò a Giovanni Toti la Presidenza della Regione Liguria
Phil — 30 Agosto 2023
La citazione è d’obbligo, ed anche un po’ scontata: “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.Così due dei protagonisti di una delle prime sconfitte del Pd, quella del 2015 alle regionali in Liguria, si riabbracciano sul palco dopo un lungo e periglioso viaggio e promettono nuovi ‘sfracelli’.
Elly Schlein e Luca Pastorino, una coppia indissolubile, entrambi usciti dai dem nello stesso anno, la prima poco dopo essere stata eletta europarlamentare nelle liste messe in campo da Matteo Renzi, il secondo poco prima di presentarsi candidato presidente in Liguria, per determinare la sconfitta della ex compagna di partito Raffaella Paita (attuale coordinatrice di Italia Viva) ed avviare il lungo regno di Giovanni Toti.Ora la felice, e strombazzata, reunion. La segretaria del Pd è andata fino a Riva Trigoso, cittadina di cui lui è sindaco, per riconsegnargli la tessera e chiudere il cerchio, onorando il testo di Antonello Venditti. “Sono tornato alle origini, come semplice militante al servizio della ricostruzione di una grande comunità democratica”, ha commentato radioso il primo cittadino, parlamentare di lungo corso (transitato dalle file del Pd, di Possibile, di Leu e del Misto).Ma chi è Luca Pastorino? Per ripercorrere la sua biografia, bisogna partire dal 2015. La Paita è assessore regionale alle Infrastrutture ed alla Protezione Civile in Liguria ed ha appena vinto primarie contrastatissime contro Sergio Cofferati. L’ex sindaco di Bologna e già capo del sindacato rosso, non la prende benissimo ed il 18 gennaio lascia il Pd. La Paita negli anni si è costruita una solidità nel territorio grazie all’esperienza accumulata nella giunta regionale, a fianco del Presidente Claudio Burlando.Ha vinto la consultazione dem ed è quindi l’erede naturale alla sua successione, un traguardo raggiunto con tenacia perché Raffaella parte da più lontano, infatti è spezzina, più arduo arrivare in piazza De Ferrari (sede della Regione). Sulla sua strada si insinuano anche i giudici, che per ‘combinazione’ avviano un’indagine per ‘mancato allarme’ durante l’alluvione di Genova del 2014 (tre anni dopo nel 2018 la Paita verrà totalmente assolta perché il fatto non sussiste). Poi sono gli anni del governo di Renzi, Raffaella guarda con simpatia al Presidente del Consiglio, una congiuntura esplosiva, un peso troppo oneroso da sopportare per la sinistra genovese, che cerca di andare in scia con i magistrati.
Quindi Cofferati esce dal Pd, ed a distanza di qualche mese, battezza Luca Pastorino come suo alfiere ed erede, in pratica un passaggio del testimone. Il deputato segue il maestro, esce anche lui dal Pd, si candida alle regionali in contrapposizione alla Paita, ed a distanza di qualche giorno convince Pippo Civati a raggiungerlo nel misto.
Una sommossa che produce un risultato sorprendente nelle urne convocate il 31 maggio: si afferma l’esordiente berlusconiano Giovanni Toti, il Pd con Raffaella Paita viene sconfitto, ed i voti che mancano sono proprio quel 9% che raccoglie a sinistra Luca Pastorino. Si è detto di Civati, pochi giorni dopo il suo addio, se ne va anche una sconosciuta deputata europea, arrivata a Bruxelles grazie al 40,8%, che raggiunse Renzi l’anno precedente.
“Sono le righe più difficili che abbia mai scritto. Le scrivo dopo due lunghi giorni di silenzio, e che mi portano ad una scelta soffertissima”, commenterà con la stampa. I giornalisti che raccontano questo nuovo abbandono, la descrivono come allieva ed amica di Pippo Civati, così come allievo dello stesso è considerato Luca Pastorino.
L’europarlamentare fuoriuscita è Elly Schlein, che esattamente 8 anni dopo, riconsegna la tessera del Pd a Luca Pastorino, l’uomo che a sua volta donò a Giovanni Toti la Presidenza della Regione Liguria. Lunedì sera, sotto il nubifragio che ha colpito Genova, rifugiati nella biblioteca del mare di Riva Trigoso, baci e abbracci per festeggiare il lieto evento, “Oh, quanta strada nei miei sandali Quanta ne avrà fatta Bartali”.