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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
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Un'arte fatta di arrivi di partenze
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Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Iuri Maria Prado
Messaggio ai pacifisti
L’aggressione russa in Ucraina è un’operazione di annientamento

18/9/2023 - 8:53

Messaggio ai pacifisti

L’aggressione russa in Ucraina è un’operazione di annientamento

Il deliberato e sistematico massacro dei civili, le torture, gli stupri, le deportazioni, i saccheggi, la distruzione delle riserve alimentari e delle linee di approvvigionamento energetico. Non ci sono due eserciti che si combattono: c’è un esercito, quello degli aggrediti, che si difende; e c’è un esercito, quello degli aggressori, che rade al suolo tutto e ammazza tutti

L’opera di ferrea censura condotta dal collaborazionismo pacifista, coniugata con la propaganda russa che la alimenta e se ne alimenta, dopo un anno e mezzo di trionfi in prima pagina e in prima serata non ha potuto sopprimere la verità che comunque riesce a fare capolino su quella scena di pervasiva mistificazione: e cioè che quella portata dalla Russia all’Ucraina non è nemmeno propriamente una guerra. È tale bensì per i mezzi e gli uomini mobilitati, per durata e per capacità di devastazione: ma per le modalità di impiego di quella forza, per gli obiettivi che essa presceglie e persino per l’apparato di rivendicazione che ne saluta gli avanzamenti e i successi, quell’aggressione è in realtà un’altra cosa. È piuttosto, e più esattamente, un’operazione di annientamento organizzata e perpetrata, su scala vastissima, per via terroristica.

“Guerra” definisce in modo non solo fuorviante, ma oltraggioso, ciò che succede laggiù ogni giorno e da ormai diciannove mesi. Il deliberato e sistematico massacro dei civili, le torture, gli stupri, le deportazioni, i saccheggi, la distruzione delle riserve alimentari e delle linee di approvvigionamento energetico: tutto questo non rappresenta una componente di orrore non inedito di una guerra novecentesca; tutto questo rappresenta ed esaurisce, connota complessivamente, informa in modo esclusivo quanto è andato perpetrandosi nel ventunesimo secolo a due ore e mezza di volo da noi.

È così dall’inizio. Non ci sono due eserciti che si combattono: c’è un esercito, quello degli aggrediti, che si difende e difende le proprie case e le proprie famiglie; e c’è un esercito, quello degli aggressori, che rade al suolo tutto e ammazza tutti. La presa delle città e dei villaggi ucraini non trionfa nella sconfitta dei militari ucraini che li difendevano, ma nelle abitazioni dei civili ucraini depredate, nei sotterranei adibiti a camere della tortura dei civili ucraini e negli orti trasformati in fosse comuni per i civili ucraini. L’asilo incenerito non è l’effetto collaterale di un bombardamento impreciso: è una delle fungibili destinazioni del drone o del missile terrorista, fermo restando il proclama del generale russo sul dovere morale di bruciare i bambini ucraini.

Il collaborazionismo pacifista non ignora, ma lavora affinché si ignori, che è fatta di queste cose, di questi crimini, la guerra portata dalla Russia all’Ucraina. Il collaborazionismo pacifista sa, ma opera affinché non si sappia, di aver opposto i propri colori arcobaleno e le ragioni della diplomazia non “alla guerra”, ma ai massacratori e ai massacrati, agli stupratori e agli stuprati, ai torturatori e ai torturati, e cioè a chi rispettivamente non è impensierito né risarcito dai vaneggiamenti di pace.





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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

18/9/2023 - 23:54

AUTORE:
Massimo

...le guerre dei Papi erano sante?
O in che mondo vivi ?
Comunque il Papa buono era Giovanni XXIII, morto nel 1963, Pinochet andò al potere 10 anni dopo.
Quello che ci ha inciuciato era Wojtyla....

18/9/2023 - 23:11

AUTORE:
Lettore

...che facevano in passato ed anche il cosiddetto papa buono che andò in Cile e strinse la mano ad Augusto José Ramón Pinochet Ugarte😒

18/9/2023 - 22:57

AUTORE:
Massimo

...al sig. Iuri Maria Pardo. Quardi
che i pacifisti non collaborano con nessuno, sarebbe pure difficile farlo a 2000 km di distanza dalla Russia, siamo mica i fascisti che lo facevano in casa coi nazisti. Sa che il capo dei pacifisti italiani si chiama Jorge Mario Bergoglio, in arte Papa ?
Bello fare il guerrigliero dal divano eh...?