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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Franco Marchetti
Perchè la sinistra unita a San Giuliano

18/9/2023 - 17:26


Si stanno susseguendo gli interventi delle varie forze politiche e dei singoli dirigenti sulla prossima tornata amministrativa che sarà nella primavera prossima e vedrà coinvolta anche l'amministrazione comunale di San Giuliano.

Un passaggio importante perchè tra le altre cose andrà a scadenza anche il doppio mandato del attuale sindaco e dovere di tutti è quello di avanzare alla cittadinanza una proposta nuova importante, indipendentemente dalle eventuali modifiche legislative.

La volontà politica della sinistra è di continuare a dare seguito al progetto unitario costruito fin dal primo mandato e portato avanti nel secondo della attuale amministrazione.

La sinistra nel primo mandato del sindaco si presentò divisa, un pezzo in maggioranza ed un pezzo alla opposizione, ma nel corso dei primi cinque anni il tempo non è trascorso invano, a fronte dei profondi cambiamenti politici e sociali che avvenivano, a San Giuliano, dopo tante discussioni arrivammo alla conclusione che non aveva alcun senso proseguire divisi, anche perché, come abbiamo visto dai risultati, il Sindaco è stato riconfermato col 54% dei voti e la seconda lista più votata fu proprio una lista civica da Lui ispirata.

Dividerci ancora non aveva senso.

Il nucleo originario che dette vita nel secondo mandato a sinistra unita era sostanzialmente costituito da Rifondazione Comunista ed ex SEL, lo si deduce anche dalla composizione delle liste, successivamente, anche al'interno della sinistra ci sono stati forti cambiamenti, è nata Sinistra Italiana, si è costituita SCE, ma questi processi hanno inficiato solo marginalmente, nel percorso oramai intrapreso della Sinistra Unita San Giuliano.

Un percorso che ha dato alcuni risultati importanti, nella gestione delle emergenze, nel ruolo svolto nelle partecipate, nel tutelare i diritti dei lavoratori, certo ci sono stati anche dei limiti.

Ma intendiamo portare ancora avanti per ragioni politiche sostanziali richiamate e perchè se la sinistra non vuole essere solo un nome senza contenuto deve cambiare profondamente per rientrare in connessione col popolo che intende rappresentare.

Dovendo partire da dato elettorale costatiamo che oramai circa la metà degli aventi diritto al voto non partecipa più, le ragioni sono molteplici, e per il nostro territorio significa che la stragrande maggioranza delle persone che non partecipano più al voto sono da ricollocarsi, socialmente, culturalmente a sinistra.

I partiti politici sono profondamente cambiati, il PD è diventato un partito generalista con più anime, le forze a sinistra hanno una rappresentatività ridotta e la proposta politica ad oggi non porta consensi, e allora se vogliamo davvero invertire questa tendenza non possiamo che ripartire dai contenuti per far si che le persone che non si riconoscono più, almeno per oggi, nelle attuali forze politiche, possa condividere contenuti importanti, propri della sinistra e su questi tornare ad impegnarsi per non continuare a rotolare ancora di più nel baratro.

Questo è sostanzialmente il senso della proposta della sinistra unita, ed i contenuti sui quali vorremmo portare alla discussione di tutti, sono la Pace, perchè senza la Pace non c'è futuro, il socio sanitario pubblico ed il terzo settore come forze sussidiarie alla gestione del benessere, questo significa per il nostro comune invertire la tendenza, la quale oggi vede tanti centri medici privati e poco il servizio pubblico, il primo banco di prova sul quale si dovrà impegnare a fondo la nuova Amministrazione saranno le case di comunità, il sistema scolastico nel suo complesso, affinchè la riduzione demografica non comporti una riduzione della offerta formativa, infrastrutture termalismo e cultura.

Solo se saremo capaci di coinvolgere le persone in un percorso cosi concepito e partecipato, forse riusciremo a superare anche i limiti passati e riprendere il cammino che è proprio della storia di questo comune.  Certo discuteremo anche dei candidati, nulla è precluso e scontato per la guida del comune e la sinistra vorrà e dovrà fare la sua parte.

Ciò che diviene importante oggi, e quello di far sentire le persone partecipi del loro destino del loro futuro, dobbiamo smetterla di considerare i cittadini semplici elettori ai quali viene chiesto solo di mettere la croce su un simbolo o un nome e poi fino alle elezioni successive non si cercano più.

Dobbiamo far sentire agli ultimi, ma anche a coloro che tutti i giorni, con fatica portano avanti le loro attività, che non sono soli.

Fare politica non significa occupare poltrone, avere potere, ma significa mettersi al servizio delle proprie idee, al servizio delle persone che si intende rappresentare, significa studiare, ed essere coerenti e partecipi sempre, il consenso per il consenso è prerogativa delle dittature se il fine è sempre quello del posto da occupare.

Riscoprire la sinistra significa appunto dare un senso alto alla politica, è sapere che quando si va a richiedere un voto per una proposta , che ci assumiamo delle responsabilità, e si ci accordano la fiducia le persone affidano un pezzo del loro futuro che non può essere tradito, questa si chiama coerenza e questo è l'essere a sinistra.

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18/9/2023 - 22:55

AUTORE:
Altro elettore PD

...i primi che se ne andarono dal PCI si chiamarono Comunisti Unitari, poi ne son nati altri 32 di partiti che si richiamano alla cosiddetta sinistra.
Per esser più unita come fece il nostro Franco Marchetti, dopo Panattoni si presentò due mesi prima contro Di Maio per poi fargli il vice e naturalmente mettere via tutto il suo programma di candidato sindaco.
Mai visto in un elezione primaria, sia dello stesso partito o più partiti partecipanti e dire: non votate me; votate l'altro che è meglio di me.
Detto questo non ho la verità in tasca anche perchè ho sbagliato "cavallo" per ben due volte.
Maledette primarie che obbligano (anche) i segretari locali dei partiti a non scendere in campo altrimenti si ritrovano alle cene di finanziamento e far propaganda per l'uno e non per l'altro; se poi vince "l'altro"
Bene bravo?
....che poi tutta questa melassa "sinistrica" bisogna fare i buoni, far questo-quest'altro, votare per noi come disse il "povero Letta" nsennò vincono i fascisti....

Oimmena però😒

18/9/2023 - 21:53

AUTORE:
Elettore PD

Ho letto, con un pò di fatica, la lunga illustrazione del sig. Marchetti sul perchè la galassia della sinistra dalle tante sigle non si deve dividere a San Giuliano, come invece accade nel resto del Paese.
Se ho capito bene, il discorso che divide la sinistra sono le primarie, cioè la possibilità di esercitare l'unico spicchio di democrazia, spesso con limiti e difetti, ma pur sempre un coinvolgimento dei cittadini.
Anche nel PD ci sono molte discussioni in merito, tra i fautori del nome unico imposto e quelli che vorrebbero che la scelta fosse fatta da chi andrà a votare e concordo con il sig. Marchetti che il coinvolgimento darebbe nuova linfa ad un corpo elettorale sempre più in disfacimento, come lui racconta molto bene:
"Certo discuteremo anche dei candidati, nulla è precluso e scontato per la guida del comune e la sinistra vorrà e dovrà fare la sua parte.
Ciò che diviene importante oggi, e quello di far sentire le persone partecipi del loro destino del loro futuro, dobbiamo smetterla di considerare i cittadini semplici elettori ai quali viene chiesto solo di mettere la croce su un simbolo".
Detto questo, vorrei però capire le posizioni a sinistra.
Sinistra Unita ha tuonato sui giornali che il PD deve smetterla con i giochini divisivi, quindi niente primarie. Decidono i partiti chi si presenta alle elezioni per poter governare.
La segretaria provinciale di Sinistra Italiana, Anna Piu, ha proclamato con forza, sempre a sentire i giornali, che loro vogliono le primarie e ne avrebbero parlato con Sinistra Unita ( ma non sono già dentro?).
Ora Marchetti, che mi risulta sia in quota SCE, se c'è ancora nella galassia, afferma di voler coinvolgere i cittadini nelle scelte. Quindi sì alle primarie. E da qui nasce l’invito a rimanere uniti.
Forse è la strada migliore per evitare che anche a San Giuliano si materializzino i rischi di quanto è successo a Cascina e Pisa