Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Quale politica e quali organizzazione per il parco?
In questi giorni la cronaca locale, e non solo, è tornata ad occuparsi del parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Alla ribalta è la nuova proposta dell’insediamento della caserma dei carabinieri, senza tralasciare la discussione sui potenziali nuovi confini del parco, ed in generale la proposta di Piano Integrato del parco, di cui si parla molto anche senza conoscere con precisione e nel dettaglio la proposta.
Quello che sembra sempre più evidente è la crisi che stanno attraversando i soggetti istituzionali coinvolti: il parco non è più il soggetto attivo e propositivo che raccolte le istanze della popolazione condivideva e coordinava le scelte politiche con gli Enti locali, nella comune consapevolezza del valore del patrimonio naturale che caratterizza la fascia costiera.
Anzi sembra che la legge regionale n. 30 del 19 marzo 2015, che norma le aree protette, abbia tolto spazio politico ed autonomia agli Enti Parco, molto più di quanto possa apparire da una fugace lettura della stessa. La stessa legge regionale sulla partecipazione è fonte di una chiusura e segretezza degli atti, sconosciuta in tempi in cui la materia non aveva una specifica disciplina.
Analogamente sconfortante è la lettura di quanto avvenuto nella Comunità del parco di lunedì 18 settembre. Dei sette membri che ne fanno parte (comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa e Viareggio, Province di Pisa e di Lucca) solo 4 erano rappresentati, e alla votazione sul parere della nuova proposta di insediamento dei Carabinieri hanno espresso voto positivo solo i rappresentanti di due Enti, mentre quelli degli altri due presenti si sono astenuti.
La crisi delle istituzioni locali coinvolge anche le provincie, tanto che nella comunità del parco sono rappresentate da due dei sindaci presenti. Infatti l’assenza di un rapporto diretto con la popolazione, per riattivare il quale sono state presentate ben 4 proposte di legge (di maggioranza e di minoranza) che prevedono l’elezione degli organi delle province, fa sì che chi oggi le rappresenti finisca poi per rappresentare solo se stesso. Inoltre, delle quattro proposte di legge si sono perse le tracce nei meandri del senato.
Forse è il caso di rivedere ruolo, funzioni e organizzazione di parchi e province!