Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ai vertici del Parco SRM venne in mente, qualche anno fa, che andava tolto dal nostro territorio, partendo dalla spiaggia e tutto l’apparato delle dune, tutto quello che era “alieno”.
Ora si sta abusando di questa parola per catalogare tutto ciò che viene da fuori del vecchio continente…gli extraterrestri sono ormai di casa al cinema e in tv e non fanno più paura, anzi si stanno sperperando miliardi per cercare di andare a trovarli!
Dal Mexico arrivò il “tronchetto delle felicità” (quale non lo so), una varietà di Yucca che spopolò dato il suo basso costo e la sua adattabilità ad ogni ambiente. E quale ambiente era più consono alla terra di origine se non Marina di Vecchiano? Non importa se offre, sebben 5 anni dopo la nascita, una colonna di fiori molto appariscenti, anche profumati (andateci all’alba e lo sentirete), poco invasiva, senza rami, ma aliena! Le dune da proteggere e liberare dalla yucca con assurdi trattori e ruspe che distruggevano tutto, ma la yucca era aliena.
Non sarebbe una critica tanto assurda se non fosse con un seguito assurdo: il cumulo delle yucche estirpate non aveva poi uno smaltimento perché era: rifiuto speciale!
Le yucche sono commestibili per i nativi indiani d’America, prima che si aprano i germogli fiorali gli steli vengono consumati quando hanno raggiunto il completo sviluppo, i petali vengono cotti e il frutto mangiato crudo. Le foglie vengono lavorate per realizzare manufatti artigianali come cesti e fibre adoperate per creare corde.
Ora le “candele del signore”, così venivano chiamate le yucche nel Nuovo Mexico, sono nuovamente a far bella mostra sulle nostre dune.
Ormai la magia della luna piena, rossa di vergogna perché si vede senza veli e si bagna nuda nel “mare nostrum”, è finita stamattina e io al buio ho dovuto, spiritualmente e fantasticamente, chiederle aiuto accendendomi la candela dell’amore!
...una magnifica giardiniera, presso il terrazzino, sfoggiava il lusso delle ricurve foglie delle yucche e dei bei fiori di veronica (Capuana, da Profili di donne).
Attento alla zucca
Ti punge la yucca
La luna che scende
Il buio l’accende
Te solo sul mare
Coi fiori a sognare.
questo io alle 6 e30 di stamani.