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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Mosso
SANITA’, BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA.

3/10/2023 - 19:09

SANITA’, BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA.

 

“Non abbiamo bisogno dei 36 miliardi del MES Sanitario, ce la faremo da soli”, così Conte nel 2020, tra banchi a rotelle, mascherine farlocche, respiratori cinesi inutilizzabili e militari russi in perlustrazione dei nostri uffici pubblici, lo sterminatore dei conti pubblici preparava la sua guerra contro i contribuenti regalando decine di miliardi di euro col suo incalcolato 110%.

Alla sua linea si accodavano, via via, il PD, la sinistra chiacchierona e ovviamente la destra.Tutti, nessuno escluso, contro Renzi che già nella tarda primavera del ’20 proponeva di utilizzare subito il MES Sanitario per riformare un Servizio Sanitario pubblico che a fatica reggeva l’urto della pandemia trascurando ogni altro intervento. Si era ricomposta così la squadra del “meglio noi dopo” , gli sciampagnoni contro la riforma costituzionale, con l’aggiunta del PD finito tra canti, bandiere e piazze inutili, alla coda dell’onda populista del grillino azzimato.

Così addio a nuovo personale e a stipendi migliori, ai sognati presidi territoriali, alla modernizzazione tecnologica e benvenute alle liste d’attesa interminabili.

Ora nella Nadef il governo stanzia 3,6 miliardi che saranno appena sufficienti per rinnovare il contratto dei sanitari scaduto dal 2021. Vale a dire per lasciare tutto come sta, altro che riforma e taglio delle liste d’attesa. E nel ’25 e ’26, pur aumentando il debito, i soldi per la sanità pubblica diminuiranno ancora in percentuale sul Pil, dal 6,6% di oggi al 6,1% nel 2026. Abbiamo perso tre anni di lavoro, soldi ad interessi praticamente zero, pur aumentando il debito che pagheremo ad interessi più alti.Intanto il 30% dei cittadini è costretto a rivolgersi ai servizi privati e l’11% rinuncia a curarsi. A questo hanno portato il “ce la faremo da soli” di Conte e la conversione populista del PD dopo Renzi.

Questi ladri di verità, dal governo alla finta opposizione che ora fa la mossa, continuano a mentire nominando la sanità come priorità, assieme alla giaculatoria quotidiana sulla necessità di aiutare famiglie e imprese. Niente di vero, non hanno il coraggio di riaprire con l’UE il discorso sul Mes Sanitario che è l’unica soluzione. Non sia mai dare ragione a Renzi dopo tre anni di inerzia.

Poi dice che uno si butta al centro. Quello vero, non quello in attesa dell’osso senza polpa lanciato dalla destra

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