Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Qui non siamo in Scizia, presso la palude Meotide, loro terra d’origine, ma a Bocca di Serchio, presso Pisa, e la novella amazzone non ha il seno amputato e nemmeno racchiuso in una stretta custodia d’oro, ma maglietta attillata e pantaloni a pois e non ha né arco né frecce, ma sciolte briglie e non va cercando nemici, ma in giro per far contento il suo destriero che voleva vedere se i suoi amici acquatici erano sempre vicini alla costa o se ne erano ritornati a giocare con ippocampi, tritoni e al loro creatore e signore Poseidone che, infastidito però della loro fuga verso la riva li aveva messi in punizione per, speriamo, un po’ di tempo, e noi tutti lo ringraziamo che ne eravamo proprio stufi e ci dispiace ma si sta meglio con cavallucci ucci ucci e se il morello c’è rimasto male pazienza e se vi sono venuto a noia: doppia allora, ma tanto faccio come mi pare finché, come dice il prete all’altare: finché morte non ci separi!
Manca il video delle corna e della toccata!