Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
IL SENSO DELLA GUERRA DI HAMAS CONTRO ISRAELE.
Nella guerra di Hamas contro Israele, come in quella della Russia contro l’Ucraina, c’è anche un pezzo dell’offensiva violenta delle forze dittatoriali incistate in alcune parti del mondo contro i principi di libertà e democrazia che, con tutti i limiti che conosciamo, caratterizzano lo stato di diritto internazionale, la convivenza civile tra le nazioni, le paci possibili. E’ sempre stato evidente che il conflitto israelo – palestinese si è periodicamente riacceso con l’innesco, da parte delle organizzazioni estremiste arabe, di azioni terroristiche volte a interrompere ogni percorso di pace, a chiudere ogni strada di possibile accordo politico tra le parti.
Questa volta Hamas, armata dal regime iraniano che sta sterminando la sua migliore gioventù e dalle peggiori dittature del mondo, dalla Siria al Nicaragua al Venezuela per citarne solo alcune, interviene sanguinosamente per impedire, in particolare all’Arabia Saudita che ha forte influenza anti iraniana in quell’area, che si espanda l’applicazione della, così detta, Pace di Abramo, promossa dagli USA e dalle democrazie occidentali. La pericolosità della miccia innescata da Hamas è che la sua azione avviene nella presunzione della debolezza dell’Occidente, in particolare degli Usa. Come accadde con l’aggressione all’Ucraina quando Putin valutò il pessimo abbandono dell’Afganistan da parte delle truppe internazionali come un segnale di resa. Ma avviene anche in un momento di debolezza di Israele, funestato dal peggior governo di destra – destra che abbia mai avuto, che con la nota vicenda costituzionale ha lacerato e diviso la sua società e che oggi viene accusato, anche dai suoi principali opinionisti ed intellettuali non di sinistra, di avere destrutturato sia l’esercito sia i servizi di intelligence, molti quadri dei quali si opponevano alla politica di Netanyahu.
Due popoli sono trascinati in guerra da un fondamentalismo prezzolato coi proventi dei peggiori traffici internazionali di armi e droga, e da un nazionalismo provocatorio di destra utile solo a mantenere al potere una classe dirigente corrotta, che ha abbandonato da tempo i principi del Sionismo democratico e socialista dei padri fondatori di Israele.
La difesa di Israele, dunque la sua esistenza, è la difesa comunque del mondo libero contro l’aggressione diffusa dei governi autoritari e dittatoriali che vogliono affermare la loro libertà di opprimere e sopprimere ogni residua libertà dei loro popoli, in nome di un ordine mondiale che, lo vediamo ogni giorno, è l’orrore istituzionalizzato che fa impallidire qualunque errore dell’occidente. L’esistenza di Israele, per loro, è un esempio di democrazia insopportabile in quel quadrante e da cancellare. Ma il cuore del loro obbiettivo di sottomissione siamo, con Israele, anche noi e i nostri valori di libertà.
E questo ci riguarda molto da vicino.