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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso
DIFENDERE ISRAELE PENSANDO ALLA PACE.

14/10/2023 - 13:39

DIFENDERE ISRAELE PENSANDO ALLA PACE.

 

L’azione terroristica di Hamas è un atto estremo per bloccare il processo di riconoscimento di Israele da parte di altri stati arabi oltre l’Egitto, la Giordania, il Marocco, il Sudan, gli Emirati Arabi e il Bahrain. Un riconoscimento che è la prima garanzia di pace.

L’Arabia Saudita, potenza economica da sempre avversaria dell’Iran nell’area mediorientale, stava per dare quel riconoscimento sottoscrivendo il Patto di Abramo.

Questo fatto di grande rilevanza politica non avrebbe solo dato maggiore sicurezza a Israele, ma avrebbe portato altri stai arabi a percorrere la stessa strada, che è anche quella dell’isolamento dell’Iran, che col terrorismo interno e internazionale punta alla destabilizzazione dell’intera area promuovendo la radicalizzazione Jihadista dei conflitti interni di quei paesi e rendendo impossibile qualsiasi percorso di pace. L’obbiettivo di realizzare due stati indipendenti e sicuri per due popoli pacificati resta l’unico in grado di garantire la pace.

L’azione jihadista di Hamas non ha niente a che vedere con la lotta del popolo palestinese, ne sfrutta cinicamente la sofferenze che acuisce e mira esclusivamente a fomentare uno stato di conflitto perenne nel quale l’Iran può sperare di uscire dall’isolamento internazionale e continuare a mestare trovando convergenze criminali. Con la Russia di Putin, ad esempio e con le peggiori dittature del mondo. Sembrerà un paradosso dirlo dopo la strage di Hamas, ma sempre più, con piccolissimi passi, anche nel mondo arabo si fa strada l’idea che l’esistenza di Israele non è solo una realtà giusta e indiscutibile, ma è anche un elemento di equilibrio per il mondo arabo che lo circonda.

L’esistenza di Israele, la sua sicurezza, non è solo un metro di misura della solidarietà del mondo democratico, ma anche quello che dà la dimensione dell’avvicinamento o meno alla convivenza pacifica degli stati mediorientali con l’Europa e con l’Occidente. Un avvicinamento e una coesistenza anche dei principi democratici e dei diritti umani che i popoli di quegli stati chiedono in modo insistente, dolente, spesso tragico e la cui transizione, come in Arabia Saudita, non deve arrestarsi.Senza Israele quella richiesta avrebbe meno voce e il pur minimo passo verso la pace sarebbe escluso.Dunque che Israele si difenda e sia difeso, costretto a farlo dal 1947 quando, dopo il pronunciamento favorevole dell’ONU alla sua costituzione (tra i primi voti favorevoli quello dell’URSS, se lo ricordino gli stalinisti putiniani di ritorno) fu attaccato non da chi viveva in Palestina da oltre cento anni in pace con gli ebrei e che con quella decisione avrebbe avuto lo stato che oggi cerca, ma dagli stati circostanti che uno stato palestinese, indipendente anche da loro, non volevano.

Chi salva Israele salva anche la Palestina araba e il processo democratico in Medio Oriente. Per questo vogliono distruggerlo.

No pasaran!

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