none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
none_o
Fantasia in parte partenopea!

15/10/2023 - 6:23



Lui: E levate ‘o mantesino!
Lei: ‘O mantesino, gnerno’, gnerno’!
Lui: E levate ‘o mantesino!
Lei: ‘O mantesino, gnerno’, gnerno’!
Lui: Si nun to vuo leva’,
mme soso e mme ne vaco da cca’!
Si nun to vuo’ leva’,
mme soso e mme ne vaco da cca’!…
Lei: E te’, mme ll’aggio levato,
Ciccillo, cuntento, fa’ chello ca vuo…
E te’, mme ll’aggio levato,
Ciccillo, cuntento, fa’ chello che vuo…
Sia benedetta mammema, quanno mme marito’.
Lui: Sia benedetta mammeta, quanno te marito’.
Ecc. ecc.
 
Nel 1875 Luigi Stellato, sul tema di una cantilena napoletana che derideva il poco comodo modo di vestire delle donne, musicò un testo elaborato dall’amico Francesco Melber e al quale diedero il titolo

 ‘A cammisella.
Tutti i grandi cantanti napoletani si sono poi divertiti a cantare la spiritosissima canzone, primo fra tutti Totò e Peppino de Filippo entrambi in duetto con la vulcanica Angela Luce.
Il focoso maritino della canzone, la prima notte di nozze, chiede alla sposina di togliersi prima il ‘o mantesino (il grembiule), poi la ‘a vesticciolla (vestito), poi ‘o suttanino (il corpetto), poi ancora stu curzetto (la camicetta)  e sempre con un deciso “gnernò, gnernò” di risposta! E sempre con la minaccia dell’uomo di andarsene finché la sposa accetta e il marito le dice che si merita un “vasillo”!
I napoletani li avevo simpatici ma questo qui mi fa ricredere!
’nu vasillo?
Ma vatténne!


Eccoci arrivati alla spiegazione, in lingua madre, della foto di oggi.
Io giro continuamente nella pineta che chiamo “il bosco del mito”, e nel mito mi confondo sognando ad occhi aperti di ninfe, le Driadi, di incontri seppur fugaci con donne meravigliose e finalmente ne ho incontrata una, ma era così schiva e vergognosa che mi ha appena appena sfiorato scomparendo nel folto lasciandomi un suo indumento: ‘u curzetto ‘e seta!
 
Quando mi sono ripreso dal sogno mi sono accorto che era “setino”!
Sarà meglio che vada a dormire?

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

16/10/2023 - 10:18

AUTORE:
Incoronata

"'U curzetto 'e seta"...appena trasparente, voluttuoso, che aderisce, svolazzando, quel tanto che basta per mettere in evidenza i seni, magari i capezzoli, vaporoso fluttuante, ideale per attirare sguardi indiscreti...la seta è un leggerissimo stupendo tessuto fresco d'estate caldo d'inverno, perfetto per chi ha un'abbondante sudorazione perche'è naturale, mitiga e asseconda il corpo facendo respirare la pelle evitando fastidiose irritazioni...
Cari geniali Cinesi che hanno scoperto il segreto del bozzolo, un'autentica opera d'arte, poi, assetati anche loro da facili guadagni hanno cominciato a produrre sete scadenti e a usare tinte economiche che macchiano la pelle, anzi addirittura trapassano il tessuto di seta per macchiare gli indumenti sopra e sotto le camicette, tenacissime da togliere e nocive per la salute!

15/10/2023 - 17:14

AUTORE:
Immacolata

In questo caso avrei rischiato grosso...un osso davvero duro...un muro di gomma dove avrei rimbalzato per non aver indovinato: a un'alga mai avrei pensato!
Astruso e interessante l'oggetto misterioso...giochi sempre come fa il gatto con il topolino e io...resto imbambolata e incuriosita come fossi ancora un bambino!!

15/10/2023 - 11:25

AUTORE:
fauno mancato

A parte che Totò, massimo comico italiano, è il mio ispiratore dei giochi di parole e i suoi scherzosi adattamenti come la risposta che diede ad un ammiratore che gli chiese se era un partenopeo. Totò rispose: sono in parte nopeo e in parte napoletano!
Veniamo alla domanda della lettrice Immacolata, ultima della nuova serie di lettrici con la “I”.
L’alga verde filamentosa che invade laghetti, bozzoni e addirittura il Serchio, della famiglia dall’ostico nome di Oedogoniales, nelle nostre zone di chiama, o meglio viene chiamato, “setino” data la sottigliezza e la lunghezza dei microfusti che la fanno somigliare alla seta.
Poi nulla toglie che anche le Driadi si vestissero di seta ed il colore verde del bosco era naturale.
Grazie cara nostalgica lettrice, grazie.

15/10/2023 - 8:20

AUTORE:
Immacolata

Capisco tutto e mentre leggo canto la canzoncina e vedo le tante versioni che ne sono andate in onda in TV...ma non riesco purtroppo a capire che cosa sia e da chi sia stato tessuto quel setino...col filo di seta ovviamente, ma che non corrisponde minimamente all'immagine di una ragnatela...e quindi?!