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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Ricordi del mio mare…

16/10/2023 - 9:05


Acquarellando con dei piccoli cuccioli d'uomo e di donna della scuola materna...mare, cielo, nuvole, acqua che hanno dipinto chiara pulita... ho ripensato alla mia spiaggia del cuore: BOCCA di SERCHIO.
 
Una spiaggia magica, importante sia per gli aspetti paesaggistici, faunistici, ma soprattutto per la magia che riaffiora nei miei ricordi.
Arrivavamo io e la mamma percorrendo con il motorino l'argine fino a Migliarino, quando veniva il babbo in tre sulla sua moto Guzzi facevamo la strada da Nodica.
Alla foce trovavamo "Caronte" il barcaiolo che ci traghettare sulla lingua di spiaggia che ogni anno si modificava.
Ogni estate nasceva un villaggio, diverse capanne costruite con legno, straccali, canne e falaschi. L'estate successiva nuove capanne, l'inverno e la potenza delle onde distruggevano quasi tutto
Il mio babbo ci faceva anche un tavolino con due panche.
Che ATMOSFERA...una comunità nomade, ci conoscevamo tutti. Passava solo un gelataio con una tracolla piena di ghiaccio e vendeva i pinguini!
Bella sabbia, tanti straccali, conchiglie...pescatori di arselle...
Acqua pulitissima, dopo il bagno la pelle aveva il sapore del sale, la salsedine lasciava tracce bianche e allora non la doccia ma andavamo a risciacquarsi nell'acqua chiara e dolce del Serchio.
Rivedo questa dominanza di colore azzurro, in miriadi di sfumature, il bianco delle onde quando si infrangono e il Silenzio, la musica delle onde e il profumo del mio Mare.
 
Ancora ricordi del mio mare…
Bocca di Serchio, al mare con la moto Guzzi noi tre, io nel mezzo tra babbo e mamma, poi borse e asciugamani...
La zia Rita donna emancipata, partiva da Metato con la Lambretta, tre figli e bagagli. 
Si attraversava il Serchio con Caronte ( Pattana) e di là c'era  la nostra capanna .
Una sera al rientro a casa la Lambretta della zia si ferma e il mio babbo, (rivivo questo momento), toglie la cintura dei pantaloni e un capo lui, l'altro Rita su una strada piena di " scosse" la  traina fino a casa.
Torre del Lago lato Vecchiano…
Si creava intorno all'ombrellone spogliatoio una piccola comunità. Mezza via dei Palli di Limiti era lì. Con la fantasia che avevano avuto dando i nomi ai figli si contavano 2 Paola ,1 Paolo, 2 Roberto e 2 Roberta...nel raggio di 4-5 metri.
Mentre Rossana prende il sole a pancia in giù, una vespa si poggia sulla sua spalla, mio fratello Paolo si sente un salvatore con un patino (ciabatta del mio babbo n.45) le dà una bella ciabattata sulla spalla con tutta la sua forza.
Rossana fino a che non è mancata ricordava con dolore e risate quel salvataggio!
Mia madre come la madre di Marina nel film Sapore di Sale, quando con mia cugina Grazia andavamo nel pomeriggio al bagno Stella del Nord al juke box, appena incamminata a voce alta: ”tirati giù il costume ti si vedono le mele!”
 E poi i pranzi leggeri con pastasciutta coniglio fritto, frutta dell'orto...e poi la lotta per fare il bagno, dovevano passare due ore e mai allontanarsi troppo dalla riva era pericoloso e, allora tutto un chiamare Paolo...Roberto...Roberta...Paola...
 
          Gavia

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