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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO-LA CITTA’ ECOLOGICA
STOP AL TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER LA BASE AL CISAM

17/10/2023 - 12:46

STOP AL TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER LA BASE AL CISAM
 
Era già traballante per le assenze strategiche e le astensioni alla riunione del 18 settembre. Ma oggi, dopo l’ultima significativa defezione, il tavolo interistituzionale rischia di andare a gambe all’aria.
Il re è nudo e lo hanno capito tutti; non c’è il progetto, non ci sono i fondi, non si sa che cosa si costruirà dentro un’area preziosa del parco e le notizie frammentarie trapelate in una intervista del Presidente del Parco rendono la situazione ancora più opaca. Ma nonostante le proteste, sembra che si voglia tirar dritto.
Come abbiamo ripetutamente rilevato, la costruzione di una base militare nell’area Cisam, dal momento che lì il costruito è piuttosto contenuto, comporta obbligatoriamente nuove edificazioni, anche se si continua a sbandierare un impossibile consumo di suolo zero. Non a caso, proprio nel verbale dell’incontro romano, si parla di un abbattimento di 2500 alberi di alto fusto per una estensione di 5 ettari. Ricordiamo poi che, senza precise indicazioni, un puntuale cronoprogramma e una chiara destinazione di fondi, diventa poco credibile anche il dichiarato “smantellamento del complesso infrastrutturale dell’ex reattore”.  In merito, non viene neanche reso noto dove come e quando verranno trasferite le scorie radioattive, oggi contenute nel deposito nazionale localizzato nel Cisam; scorie per le quali lo stesso Bani ha confusamente paventato rischi in caso di terremoti.
E per finire, nel Piano Integrato del Parco, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente e trasmesso in Regione, sono state introdotte nuove aree definite DAM (Aree antropizzate a carattere militare), una delle quali con preveggente lungimiranza contiene tutta l’area attualmente edificata del Cisam. E secondo l’Art. 26.3 delle “Norme Tecniche di attuazione e gestione” nelle aree DAM sono ammessi interventi di “nuova edificazione per addizione volumetrica ed opere di urbanizzazione primaria”. Delle quali non si precisano i limiti, con un sostanziale “liberi tutti” regalato ai militari.
Insomma, la vicenda cominciata malissimo con l’occultamento del progetto di una base militare a Coltano continua ad essere condotta nella più completa opacità e con una sconcertante quanto arrogante incapacità.
Riprendendo quanto espresso dal Consiglio Comunale di Vecchiano, invitiamo i rappresentanti degli Enti Locali presenti nel tavolo interistituzionale (in quel che resta di esso) a chiedere al Ministero uno stop. Questa procedura non può andare avanti con beneplaciti minoritari e antidemocratici. Una pausa di riflessione potrebbe consentire anche di esaminare adeguatamene proposte alternative ad uno scempio nel parco  
 
                              COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO
                              LA CITTA’ ECOLOGICA
 

Fonte: Cristiana Torti
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