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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
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È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Incontrati per caso...
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di
Umberto Mosso
SENTI CHE BEL VENTO EUROPEISTA. DOMANI ARRIVERA’!Il

17/10/2023 - 19:50

SENTI CHE BEL VENTO EUROPEISTA. DOMANI ARRIVERA’!Il

 

risultato delle elezioni in Polonia è positivo innanzitutto per il suo popolo, che si scrolla dalle spalle dieci anni di potere autoritario e retrogrado della destra sovranista e antieuropea. Una destra che resta forte, ma ridotta in minoranza dall’unità delle forze democratiche che hanno saputo proporre una alternativa tagliando le ali alle estreme di destra e di sinistra. Finalmente la Polonia ritornerà a collaborare con l’Unione Europea e a partecipare da protagonista alla sua indispensabile riforma che vorremmo accelerasse il processo federalista. 

Ma quel risultato riguarda anche noi, non solo come cittadini europei, ma anche come italiani. L’esito delle elezioni polacche conferma che le crisi nazionali e l’impasse europeo sono il frutto di una radicalizzazione bipolare ultradecennale dell’elettorato e che anche da noi, per uscirne, occorre battere i due estremi, sia quello sovranista a destra, sia quello populista di una sinistra ormai puramente nominale.

Per rilanciare l’Europa e l’Italia occorre dare forza all’alternativa riformista liberaldemocratica, che vince quando è presente e attiva, come in Polonia, dove il partito Terza Via, componente del gruppo Renew Europe a Strasburgo con Italia Viva e altri liberaldemocratici, col suo 14% renderà possibile il nuovo governo di Tusk. Ma quando è assente, come in Spagna, lascia il campo al blocco di ogni cambiamento, impedito da uno sterile braccio di ferro tra i due vecchi poli.

Chi vuole il cambiamento democratico e il rilancio del ruolo politico, economico, culturale e sociale dell’Unione Europea deve impegnarsi a costruire e sostenere la terza via del Centro riformista.Un impegno difficile, contrapposto ai blocchi del potere consociativo di destra e sinistra e in controtendenza rispetto alle cattive abitudini elettorali incoraggiate dalla convergenza dei media dei due fronti, uniti nel nascondere l’esistenza, prima ancora dell’esigenza, dell’unica, vera alternativa.

Dunque in Polonia, col taglio delle ali sia della destra sovranista e antieuropea, sia dell’estrema sinistra velleitaria e ideologica, ha vinto l’esatto contrario della vecchia strada che da noi continua a battere il PD, col suo immaginario “campo largo” che metterebbe insieme i nuovi populisti, i vecchi massimalisti e i soliti opportunisti. Tutti eterodiretti da un sindacalista di lingua sciolta, ma di pochi risultati concreti. Con l’aggiunta di una spolverata estemporanea di chi ha fatto fallire il primo tentativo di costruire un Terzo Polo, che però resta saldamente in piedi con la presenza di Italia Viva – Renew Europe.

Una bella battaglia che vale la pena di combattere. Perché, forse, sarà in controtendenza con le abitudini elettorali italiane, da cambiare se vogliamo rilanciare il nostro Paese, ma è in sintonia piena col vento di rinnovamento che sembra alzarsi in Europa. E prendere quel vento serve sia per la nostra sicurezza sociale ed economica, sia per la Pace.

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