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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
UNIONE COMUNALE DI VECCHIANO
Ancora una volta il PD di Vecchiano dice di no all’insediamento di una base militare all’interno del Parco.

18/10/2023 - 20:27

UNIONE COMUNALE DI VECCHIANO

Ancora una volta il PD di Vecchiano dice di no all’insediamento di una base militare all’interno del Parco.


A quanto si sa, le esigenze logistiche del Centro di eccellenza dei Carabinieri non sembrano cambiate, e nel vecchio progetto da localizzare a Coltano si parlava di oltre 400 mila metri cubi di nuove edificazioni per oltre 72 ettari di territorio; dunque, le volumetrie del costruito presente nel Cisam risultano del tutto insufficienti, e non a caso si è parlato di un disboscamento consistente, con l’abbattimento di 2.500 piante.
Diciamo di no anche al metodo scelto: le comunità locali sono state chiamate ad esprimersi su un progetto che non c’è, illustrato per sommi capi con foto e mappe tratte da Google.
L’area individuata è demanio militare e, pertanto, il Ministero della Difesa avrebbe gli strumenti giuridici per intervenire superando eventuali pareri contrari degli enti di riferimento; nel momento in cui ha scelto di coinvolgere le comunità (e coinvolgerle significa renderle responsabili dei voti che poi esprimeranno), non si può pensare di relegarle a meri organi di ratifica di decisioni prese in altre sedi, né si deve escluderle da un dibattito largo e documentato.
 Giudichiamo un atto di grave irresponsabilità quello compiuto dalla Comunità del Parco (sarebbe meglio dire dai pezzi che ne restavano, viste le assenze strategiche e le astensioni con delega), che nella seduta del 18 settembre ha espresso con soli due voti un parere favorevole su un progetto inesistente, senza conoscere le modalità dell’intervento, l’impatto e le ricadute; e ignorando anche la tipologia dei fondi da impiegare. Anzi, l’unica certezza, oggi, è che di fondi non ce ne sono, e il progetto nasce scoperto!
Come ha sottolineato il Presidente dell’Ente Parco Bani, il Fondo per la coesione sociale e lo sviluppo non è più disponibile: “le risorse andranno individuate in altre poste di bilancio all’interno della prossima legge finanziaria".
Ci sembra che l’unico atteggiamento che ha mostrato serietà e responsabilità sia stato quello tenuto dai Sindaci di Vecchiano e San Giuliano Terme, che non avendo ricevuto la documentazione indispensabile in un tempo congruo hanno comunicato che non avrebbero partecipato.
Con coerenza e consequenzialità, Massimiliano Angori, nella sua qualità di Presidente della Provincia, ha ora comunicato che non parteciperà al tavolo interoperativo interistituzionale del 18 ottobre, ribadendo per scritto che senza un progetto non può esserci un confronto, né il modo di verificare la dimensione di un’ipotesi progettuale che contrasta comunque con la tutela del Parco.
Ci sono voluti decenni per trovare un equilibrio nel Parco MSRM, Riserva Unesco per la biodiversità, e quanto mai necessario oggi per la regolamentazione di un sistema climatico già alquanto compromesso: dalle lotte ambientaliste degli anni 70, all’istituzione del Parco nel ‘79, fino alla sua trasformazione in Ente regionale negli anni novanta. Non è il caso di intaccare questa grande storia.
Il PD di Vecchiano, riprendendo i documenti votati in Consiglio Comunale, si schiera a difesa di questo grande patrimonio naturale, ambientale e culturale, ed è pronto a ribadire le proprie idee nelle varie sedi istituzionali e politiche locali, regionali e governative; coinvolgerà e mobiliterà i cittadini per riaffermare l’opposizione al consumo di suolo e a una distruzione ambientale.


Il segretario dell’Unione Comunale di Vecchiano
Elisa Tripoli



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20/10/2023 - 16:06

AUTORE:
migliarinese doc

Finalmente una posizione netta e chiara in difesa del nostro territorio.