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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Indovina?

25/10/2023 - 16:27

:

 Come piccolo anticipo dell'argomento di oggi è quel ? del titolo e infatti il punto inerrogativo è sostanziale prerogativa dell'indovinello.
 
"Semplici giochi verbali mai passati di moda".
  
Gli indovinelli e gli scioglilingua appartengono al vasto mondo delle filastrocche per bambini, ma presentano caratteristiche tipiche e strutture talvolta profondamente diverse da altri componimenti in rima per l’infanzia.
L’indovinello è un gioco popolare assai antico e per definizione è:  
“una frase, spesso in versi, di tono per lo più scherzoso, che propone con parole oscure e ambigue un enigma da risolvere”.
 
Era uno dei passatempi preferiti dai contadini che, alla sera, si riunivano nelle stalle o intrattenersi intorno al fuoco e dedicare l’ultima parte della giornata al racconto delle favole e al divertimento; in queste occasioni gli indovinelli facevano la loro comparsa e rappresentavano un momento di svago e di esercizio mentale all’agilità e alla flessibilità dell’immaginazione.
Gli indovinelli nascono generalmente intorno a oggetti o personaggi che popolano il nostro mondo e le nostre giornate e che, pertanto, risultano familiari.
Questa è la condizione che permette, soprattutto ai bambini, di indovinare ciò che è nascosto dietro le parole.
L’indovinello però ha una dimensione magica in grado di farci scoprire il mondo da un altro punto di vista.
Infatti nell’indovinello vengono ricamate intorno a oggetti consueti delle parole inconsuete, e si accostano termini ed espressioni insoliti, diversi da quelli quotidiani. In questo gioco libero di parole vengono essi in luce aspetti di un oggetto che l’abitudine non ci fa più vedere e che, ricuperati, sembrano svelarci un nuovo mondo e farci ritornare tutti un po’ bambini.
Ecco, per esempio, come un indovinello è capace di presentarci con freschezza e fantasia i denti:
 
Stanno in compagnia
 nella rossa scuderia
 trenta cavallini
 bianchi e piccolini
 sempre sull’attenti.
 Chi sono? Sono i… 
 
La magia dell’indovinello consiste nel descrivere un oggetto nascondendolo e rendendolo il più misterioso possibile.
Per il bambino indovinare che cosa si nasconde dietro alle parole è una sfida emozionante che intraprende come se si trattasse di un’avventura.
Rodari così  spiegava l’interesse suscitato dagli indovinelli nel bambino:
“Per un bambino il mondo è pieno di oggetti misteriosi, di avvenimenti incomprensibili, di figure indecifrabili. La loro stessa presenza nel mondo è un mistero da chiarire, un indovinello da risolvere, girandogli attorno con domande dirette o indirette. La conoscenza avviene, spesso, in forma di sorpresa”
Nella famiglia degli indovinelli esistono anche i cosiddetti “falsi indovinelli” che contengono già al loro interno la soluzione.  Un esempio tratto dalla tradizione popolare è:
 
Giovedì andai a caccia
e sparai a una beccaccia.
Venerdì ME LA mangiai,
peccai o non peccai?
 
In questi casi si tratta di stare all’erta per non cadere nel tranello che viene teso dalle parole.
A volte   ci vengono presentate delle false alternative, come in questo indovinello citato da Rodari:
 
Un ortolano di poco cervello
seminò nel suo orto la parola ravanello.
Una risposta da voi si vuole:
crebbero poi ravanelli o parole?
 
Bisogna riflettere un attimo sulla soluzione perché qui la risposta non è contenuta nel testo dell’indovinello, ma dopo un attimo si giunge alla soluzione che… dall’orto non crebbe niente.
 

 
 

 
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