Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
O Consolini o Villa non importa…
Sono sessantasei anni che canticchio o rimugino questa canzone e a volte mi paragono all’onda e altre alla riva.
In entrambi i casi non ci faccio bella figura.
Sei come l’onda che non sosta mai
e come l’onda vieni e te ne vai
io son la riva ferma ad aspettare
ogni capriccio del tuo strano amore
un giorno m’ami e un giorno m’abbandoni
dovrei fuggirti e non ti so lasciar.
Ondamarina, amarti come t’amo è una sfortuna
in ogni tua carezza c’è una spina
in ogni tuo sorriso c’è una pena.
Ondamarina, sei bella e incanti più di una sirena
ma chi ti fece fu una fata strana
ti diede tutto e non ti diede un cuor.
Ma un’ora è come un giorno
e un giorno è come un anno
il tempo sembra eterno
se tu non sei con me.
Ondamarina, tu che sorridi sul mio cuore in pena
ricorda che la vita è a volte strana
un altro forse riderà di te.
E come il pescator non abbandona
il mare che gli dà vita e gli dà pena
così se non ti sento a me vicina
non vivo e cerco te. Ondamarina.