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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso
FUORI I COLPEVOLI.

12/11/2023 - 20:09

FUORI I COLPEVOLI.


Sono anni che tutti dicono che tra le priorità ci sono la sanità e l’ambiente, a cominciare dalla prevenzione del dissesto idrogeologico che continua a fare vittime.
Sono anni di problemi irrisolti e nel dibattito pubblico la tesi corrente è che non si sappia di chi sia la responsabilità. La solita storia per cui nessun colpevole e tutti colpevoli. E’ ora di finirla!
Nel 2020 l’UE, per via della pandemia, istituisce il MES Sanitario, da non confondere col MES Salva Stati che è quello che il centrodestra non vuole ratificare. Si tratta di miliardi di euro che l’UE mette a disposizione dei governi europei con un prestito a lunga scadenza e con un interesse vicino allo zero. Unica condizione è che la spesa sia finalizzata a rafforzare ogni tipo di servizio sanitario pubblico.
In quel periodo si parlava di mancanza di servizi preventivi diffusi nel territorio, di carenza di ospedali in molte zone, di attrezzature da rinnovare, di personale da assumere, di stipendi da adeguare.
Per l’Italia c’erano, pronta cassa, 36 miliardi di euro e qualunque buon governante sarebbe, quanto meno, andato a vedere le carte dell’UE.
Cosa che subito Renzi propose di fare perché quei soldi fossero presi e si cominciasse subito a mettere mano ad un piano di ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale.
L’allora PdC, Conte, disse un no drastico, con motivazioni ridicole quanto lui, al quale si accodarono il M5S, il PD e quelli dell’appendice di sinistra e verde. La destra di Salvini e Meloni, che godeva a veder sbagliare il centrosinistra anche a costo della salute degli italiani, per poter poi protestare dall’opposizione sullo sfascio della sanità, fece il pesce in barile. Eccetto qualche flebile, inutile, vagito di FI.
Ce la faremo da soli, dissero in coro Conte e Speranza. E giù contumelie contro Renzi , sui giornali, in TV, sulle fogne social. Per la serie “ma quanto rompe sto Renzi col MES”.
L’unico che riprovò a prendere il MES Sanitario fu Draghi, impedito da tutta la maggioranza ad eccezione di Italia Viva, compresi Salvini e Berlusconi, e nel silenzio di Meloni che, arrivata al governo, ha adottato la stessa linea rinunciataria. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Non ce l’abbiamo fatta da soli, come diceva Conte che, nel frattempo sperperava oltre 100 miliardi per regalare la ristrutturazione di meno di 500mila immobili privati su 14 milioni. Per non parlare dei miliardi buttati col RdC il cui ridimensionamento, sarà un caso, ha visto crescere l’occupazione. Intanto la sanità continua ad avere risorse insufficienti e solo per mantenere l’esistente.
Sul dissesto idrogeologico la cosa è ancora più tragicamente semplice.
Renzi, da PdC, istituisce l’Unità di Missione Italia Sicura che programma 10200 interventi, concordati coi Comuni, stanziando 3 miliardi per ognuno dei 10 anni successivi. Per fare un esempio erano previsti 144 milioni per mettere in sicurezza le zone della Toscana allagate in questi giorni, che, oltre ai morti, ci costeranno oltre 1 miliardo di danni.
Conte, col consenso dei soliti M5S, PD, appendici sinistra e verdi, tra le prime cose che fa scioglie Italia Sicura e disperde in mille rivoli ministeriali le risorse stanziate da Renzi. Che protesta invano, come al solito subissato di contumelie.
I governi seguenti si limitano a fare passerelle tra gli alluvionati o le vittime di frane. Compresa Meloni e il centrodestra, che “chiagne e fotte” come dicono a Napoli.
Abbiamo perso vite, soldi e 3 anni di tempo sulla sanità, senza ancora vedere l’alba, e ben 7 anni sul dissesto idrogeologico.
E tutti, tranne Renzi e Italia Viva, stanno zitti, perché ,meglio dire tutti colpevoli e nessun colpevole.
Invece i colpevoli ci sono e i nomi stanno scritti qui sopra.





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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

13/11/2023 - 16:14

AUTORE:
Tommaso

Italia Missione Sicura, sulla carta, stanziava 30 miliardi di Euro in 10 anni. Sulla carta. Se gli interventi fossero stati i 10200 indicati dal sig. Mosso e gli stanziamenti quelli sopra citati, sarebbero toccati circa 2 milioni e 900 euro ad intervento. 290.000 euro l' anno. Sai che ci facevi ?

A proposito di Mes :

" A differenze di quanto detto dalla senatrice Sbrollini di Italia viva, però, non è vero che «tutti gli Stati europei hanno ormai preso il Mes», ossia ottenuto i prestiti per le spese sanitarie, «tranne l’Italia». Anzi: al 21 dicembre 2022, a quasi tre anni dall’introduzione del Pandemic crisis support, nessuno Stato europeo ne ha fatto richiesta. Soltanto Grecia, Spagna e Cipro hanno ricevuto sostegno dal Mes, ma non per quanto riguarda la linea di credito per spese sanitarie (Portogallo, Irlanda e Grecia sono stati aiutati anche dal Fondo europeo di stabilità finanziaria, l’Efsf, il predecessore del Mes). "

Altro valido motivo per non aver preso il Mes è questo :

"Come si ottiene un finanziamento dal MES?

Per ricevere aiuto dal MES, lo Stato richiedente deve accettare un piano di riforme sorvegliato dalla Troika, il comitato costituito da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, piano che prevede però l’adozione di una serie di misure impopolari, quali taglio della spesa pubblica, aumento delle tasse, nuove leggi sul lavoro, liberalizzazione o privatizzazione di enti, per rendere nuovamente sostenibili i conti pubblici. In altre parole, è l'Europa che decide la linea politica del paese in crisi. Ad oggi, hanno usufruito dei programmi di aiuto stanziati dal MES Caso Cipro, Portogallo, Irlanda, Spagna e Grecia.

Caso emblematico è proprio quello greco, che registra ancora il 25% in meno del PIL rispetto ai livelli pre-crisi nonostante il Fondo Europeo di Stabilità sia intervenuto a supporto della Troika: ad oggi, la Grecia non può considerarsi di fatto uno Stato sovrano perché è stato costretto a cedere gran parte del proprio patrimonio a società tedesche, italiane, cinesi, ecc.. "

Meglio il liquore della Carpano,
Punt e Mes...