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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Cure alternative n.14 Feldenkrais®

28/11/2023 - 8:51


Anche per il mese di novembre 2023 proponiamo un approfondimento su un metodo che sviluppa una maggiore consapevolezza verso la propria persona.
Prepariamoci all’intervista con questa professionista, ecco cominciamo subito con le domande:
 
Come ti chiami?
Elisabetta Campeol


In che zona svolgi l’attività?
A Pisa in Via Lucchese 7


Come e quando sei entrata in contatto con la Tecnica Feldenkrais® e cosa ti ha motivata nella scelta di questa attività?
Sono entrata in contatto con il metodo Feldenkrais® nel 2020 facendo un seminario introduttivo alla scuola di formazione perché avevo letto un po' di cose sul metodo e sentivo che risuonavano con quello che era stato fino ad allora il mio percorso di danza terapeuta metodo Fux e che quindi un percorso con il Feldenkrais® mi avrebbe dato un aiuto in più per la professione di danza terapeuta ma anche mi avrebbe aiutato ad accrescere l’elasticità del mio corpo e della mia mente, sentivo che per la mia crescita personale sarebbe stato un ottimo strumento.


È corretto chiamarla Terapia? Oppure come la possiamo chiamare?
E’ un metodo di apprendimento che permette alle persone di conoscere e sentire meglio il proprio corpo e scoprire nuove possibilità di movimento; Tutto questo permette un miglioramento della postura e le persone imparano ad ascoltare il proprio corpo e a mettere in atto delle strategie per evitare che abitudini corporee non corrette portino ad usare in maniera non efficace il nostro apparato locomotore con la conseguenza di provocare patologie dolorose e invalidanti.
Il metodo facilita il recupero di movimenti ridotti da una malattia o da un trauma ma può essere anche usato da chi pratica atletica, danza, musica o altri per migliorare le proprie capacità performative ed espressive.


Quali sono le origini del metodo F.?
Il Dr. Moshe Feldenkrais era un ingegnere e fisico nato (1904-1984) in Unione sovietica, curioso e con la voglia di conoscere e mettere in pratica quello che imparava; i filoni principali che lo hanno influenzato nella creazione del metodo oltre al lavoro su di sé sono state le arti marziali, in particolare il jiujitsu e il judo.
Nel metodo non si danno risposte ma si dà alle persone la possibilità di comprendere da sole, si insegna alle persone a farsi delle domande e stare in ascolto della risposta. Ufficialmente si dice che il metodo sia nato perché Feldenkrais ha avuto un problema ai legamenti crociati di un ginocchio  e che la chirurgia non ne garantiva il totale recupero funzionale; il problema andava e veniva e lui ha cercato di capire come si organizzava nel muoversi ed applicando le competenze acquisite dalle arti marziali, insieme a tutte le competenze di fisico e di ingegnere, ma anche applicando le conoscenze dovute agli studi di neurofisiologia, riuscì a guarire completamente evitando così il ricorso alla chirurgia.
Queste le basi; poi sicuramente ha integrato nel proprio metodo idee arrivate dall’incontro con seguaci di Gurdjieff (nota1) dalle quali arriva il concetto di “reversibilità del movimento” e da studi di psicologia e medicina, Feldenkrais ha preso spunti e conoscenze da varie discipline per poi creare il suo proprio metodo originale.
Tra l’altro lui ha avuto delle intuizioni che poi sono state confermate vere dagli studi sulle neuroscienze soltanto dopo molti anni.
 
Puoi dirci brevemente in cosa consiste questa tecnica?
Esistono due modalità di apprendimento, una la CAM (consapevolezza attraverso il movimento) in cui l’insegnante guida verbalmente la persona o le persone in un gruppo a svolgere delle sequenze motorie esplorative che hanno l’intento di far scoprire alla persona nuove possibilità di movimento o di collegamenti nel proprio corpo che poi conducono ad un miglioramento di una certa azione (girarsi per guardare indietro, raccogliere qualcosa a terra, prendere qualcosa in alto, camminare etc…) e questo avviene attraverso movimenti lenti, nell’ascolto di quello che succede ad ogni più piccolo cambiamento attraverso il movimento, mettendo attenzione in particolare alle differenze che si creano tra la parte dx e quella sx del corpo. Si lavora su una parte e solo successivamente si integra l’altra parte proprio per far sentire il cambiamento che poi porta all’apprendimento.
Si lavora in posizione sdraiata ma anche seduta o in piedi o in altre posizioni a seconda di quello che si vuole sperimentare; ovviamente a seconda delle capacità motorie di chi partecipa alle lezioni possono essere più o meno complesse.
La seconda modalità è l’IF (integrazione funzionale) ed è un incontro individuale tra chi insegna e chi apprende in cui l’insegnante usa le parole ma soprattutto il tocco, un tocco non invasivo per portare la persona che sta apprendendo ad acquisire consapevolezza di nuovi schemi e possibilità di movimento. Il fine è sempre la presa di coscienza di nuove possibilità che aiutino a rompere vecchi schemi ma in questa seconda modalità è l’insegnante che muove il corpo del partecipante dandogli le informazioni necessarie per apprendere.
 
Per praticarla bisogna avere una qualifica? rilasciata da chi? Quale è la prassi per divenire operatori o operatrici di F.?
Si, per insegnare il metodo Feldenkrais® nella sua totalità è necessario avere un diploma che si ottiene frequentando una delle varie scuole di formazione in Italia o all’estero della durata di 3 o 4 anni per complessive 800 ore di formazione. Dopo la fine del secondo anno (quindi dopo aver frequentato per 400 ore) viene rilasciata l’abilitazione all’insegnamento delle CAM mentre per le IF bisogna attendere fino al rilascio del diploma per poterle praticare.
Ci sono varie scuole di formazione in Italia e all’estero che tra loro sono collegate per cui gli insegnanti di una formazione insegnano anche in altre formazioni offrendo la possibilità agli allievi di conoscere varie modalità di insegnamento.
 
Quali formazioni hai seguito tu?
Io mi sono iscritta nel 2020 all’ IsFel-Istituto di formazione Feldenkrais® di Mara Della Pergola ed ho conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle CAM a Luglio 2022, devo ancora terminare la mia formazione per avere il diploma e poter insegnare anche le IF.
Durante la tua formazione chi istruiva erano in egual quantità donne e uomini? se no, secondo te perché^
No, erano più istruttrici donne che uomini. Sinceramente non saprei dire perché.


Chi si formava nei corsi erano egualmente donne e uomini? 
No, eravamo più donne che uomini, penso che le donne siano più spinte degli uomini a lavorare su di sé, in generale, ci sono sempre più donne nei percorsi di crescita personale.
 
Si può praticare in gruppo o anche con una singola persona?
Di solito le CAM sono di gruppo ma non è escluso di poter lavorare anche con una sola persona, le IF invece sono incontri individuali.


A quali bisogni umani cerca di rispondere?
Penso che cerchi di rispondere non tanto a un bisogno quanto alla voglia di aprirsi verso nuove possibilità e accrescere la conoscenza di noi andando oltre i nostri stessi attuali limiti, ai limiti che la nostra mente crea.


Come preferisci chiamare la persona che si rivolge a te, paziente, cliente o in che altro modo?
Allieva e allievo


A te si rivolgono egualmente donne e uomini. O se c’è una differenza per quale motivo secondo te?
In questo momento sto sperimentando una risposta più o meno equa tra donne e uomini.


Per quali problemi in genere si rivolgono a F?
Problematiche di blocchi o dolori a livello dell’apparato osteoarticolare oppure semplicemente per fare un percorso di ascolto del proprio corpo.


Il tuo essere donna come si coniuga con il tuo lavoro e che parte ha il praticare F. nella tua vita?
Il mio lavoro è parte integrante della mia vita e praticare Feldenkrais e portarlo alle altre persone mi fa stare bene e mi permette di ascoltarmi più in profondità.
 
Come arrivano a te le richieste: passaparola, pubblicità, medici di base, altro?
Più che altro per il passaparola.


Fai parte di associazioni, gruppi? 
Faccio parte dell’Associazione Spazio Cuore ETS di cui sono l’attuale presidente. L’associazione si occupa della gestione del centro olistico Spazio Cuore - Terra di Nuova Luce dove si svolgono numerose attività oltre al Feldenkrais : Yoga in gravidanza, per adulti e bambini, Tao Yoga, Taiji Quan Qi Gong, Pilates, Ginnastica Posturale, Biodanza, Danza Creativa Metodo Maria Fux, Meditazione, Respiro Circolare Consapevole. Inoltre lavorando sul benessere e l’armonia interiore al centro si possono trovare numerosi trattamenti olistici oltre a terapia Osteopatica .


A chi consigli questa disciplina?
A tutti coloro che vogliano sentirsi ed essere più flessibili e leggeri, sia a livello fisico che mentale e a chi abbia problematiche anche di dolore cronico dovuto ad abitudini sbagliate.


Ti sembra che F. sia sufficientemente conosciuto qui da noi?
No, non mi sembra sia sufficientemente conosciuto, quando lo propongo solo una persona su 10 ne ha sentito parlare, o anche meno…
 
Ritieni che la conoscenza e la richiesta di F. stia aumentando? Diminuendo?
Credo che in generale ci sia più necessità di un lavoro integrato corpo mente per cui le persone si stanno un po' aprendo a questa tipologia di lavoro e che quindi la richiesta stia aumentando
 

Il F. si può praticare indossando abiti particolari? 

Si pratica con indumenti comodi e con i calzini


Quanto dura in media un incontro?
Di solito 1 h


Esiste un numero minimo di incontri per avere un risultato apprezzabile?
Sicuramente l’apprendimento che porta a smantellare le abitudini corporee e mentali prevede un percorso da fare però già dopo i primi incontri si ha un cambiamento percepibile, ogni individuo poi ha i propri tempi ed il suo personale percorso


F. può essere fatto all’occorrenza anche a domicilio?
Per gli incontri di IF è necessario un apposito lettino, per le CAM uno spazio non troppo grande per cui volendo organizzarsi si potrebbe farlo anche a domicilio
 
F. può essere praticato anche con lievi disabilità?
Si, certo


F è adatto in gravidanza?
Si, anzi può essere molto utile in una fase così trasformativa del corpo di una donna, per sentire e percepire ancora di più i cambiamenti che avvengono e alleviare dolori che possono essere sempre dovuti a posture errate.
 
È sconsigliato in alcuni casi?
No, però se ci sono problematiche particolari l’insegnante propone alcune cose piuttosto che altre


Pensi di poter dedicare del tempo al volontariato?
Lo faccio da diversi anni


Ci consigli in rete qualche sito da cui approfondire le curiosità che questa tua intervista può avere suscitato?
Istituto Feldenkrais – Consapevolezza attraverso il movimento®
Formazione Professionale Feldenkrais - SCUOLA METODO FELDENKRAIS® FIRENZE (feldenkraistraining.it)
 
Come valuti questo lavoro sulle cure alternative che cerchiamo di fare da un po’ su Spazio Donna?
Penso sia un’ottima iniziativa che permette di conoscere cose nuove e molto interessanti, grazie.


Nota 1) Gurdijeff  russo di origine armena medico filosofo fondatore di una scuola di pensiero introdusse in Europa la conoscenza delle antiche danze sacre dei dervisci. vedi wikipedia. Nota della redazione
 
La Redazione di Spazio Donna dona gratitudine a Elisabetta Campeol per il suo lavoro e per il suo tempo dedicato a tutte le lettrici e i lettori di questa rubrica.

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