Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Una nonna con la valigia.
Non amo i ricordi, mi obbligano a ritornare a contatto di un mondo infantile ormai lontano dove gli attori sono quasi tutti scomparsi. I nonni non li ho conosciuti, non c'erano già più al tempo della mia nascita...e allora vi parlo di me che, quando prendo la valigia per fare la nonna in giro per l'Italia, per prima cosa, lascio andare la fantasia.
Mondi fantastici personaggi originali si sprigionano dal mio vasto arsenale quando, e questo avviene sempre in modo inconsueto e magico, un varco si apre su questa specie di terra di mezzo dove ad un certo punto del viaggio, mi vengo a trovare.
Per un po', di là dal prima e non ancora nel dopo, prende corpo questa realtà fuori dal tempo e dallo spazio; è lasciare un mondo conosciuto per l'avventura, è una sospensione da tutto da dove tutto prende forma in altro modo, fino all'abbraccio con loro, con i figli delle figlie, con quelle nuove persone che stanno creando nuove realtà che non sono virtuali ma vitali, per me, fantasmagoriche. Loro mi aspettano, cercano la mia complicità, io le loro braccia intorno al collo, il loro gioco/amore incondizionato.
La loro fantasia si incontra con la mia e colora, rende vivi e pieni di senso quei personaggi che sono presenti nella mia: li sganciamo appena soli, diamo loro la libertà di popolare il nostro mondo, un mondo solo nostro, lontano da tutto e insaziabile di giochi e di storie soprattutto.
Ci imbarchiamo allora in viaggi pirateschi o vaghiamo per castelli incantati dove siamo le eroine, gli eroi e ci allontaniamo da quel reale che blocca la nostra fantasia intrecciata alle paure, quella del buio e dei mostri, quella del dottore: tutto diventa materia di rielaborazione e destrutturare per riadattare ci sembra un' immensa possibilità di gioco come fossimo degli umani/lego.
Una volta, a esempio, abbiamo creato dei costumi da pirati e anche se a me è toccato fare la cattiva con la benda sull' occhio ed essere catturata dopo una fuga rocambolesca, ci siamo divertiti da morire.
E anche poco tempo fa nell'angolo di un parco dove giaceva un vecchio biliardino ci siamo gettati in una pazza partita dove mi sono scoperta a gridare : " goal goal ! " come se fossero i mondiali ed è stato bellissimo, mi ha liberato il cuore ridere tanto con loro. Ci sono poi dei momenti in cui ci raccogliamo o con gli uni o con gli altri o d' estate tutti insieme quando facciamo i così chiamati lavoretti per cui raccogliamo tappi conchiglie o pigne durante l' anno o quando progettiamo con la più grande una borsa con i ritagli di stoffa o quando, per tenerci vicini, con uno di loro ci portiamo le fasi di una storia per un anno o quando, per divertimento, facciamo rime a caldo come esperti cantori. Ecco, questa è la mia storia di nonna che, strada facendo, mi rendo conto, contribuisce a creare quella cosa che mi fa tanta fatica rammentare, proprio quel tessuto di ricordi che cerco di non sfiorare ma che è così importante nel corso della vita, perché è il terreno da cui siamo venuti... è l'aria che ci costituisce, il seme che non va perduto.
Anna Maria Marconi