Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Cambiamo genere per diversificare gli argomenti.
Andiamo sui sonetti dialettali sugli animali.
Se piaceranno continuerò, altrimenti...
Appena levo va dar pedïure
senza nemmeno fa’ lla ‘olazione,
sgranchisce tutte ‘vante le giunture
e ‘ncomincia ‘na sfirza di fressione.
Insuengiù ne fa armeno un’ottantina,
va ppoi a rruffolà’ nella credenza,
mangia du’ fegatelli ‘olla retina
e s’avvede di ciccia d’esse’ senza.
Pigli’allora una rete coll’ombuto,
du’ pali pe’ montà’ la bilancina
e invia a llavorà’ di filo e sputo.
La massaia pulisce la ‘ucina,
vede ner canto ‘r filo già tessuto
…e lla granata stiaccia ragno e trina!
Qui il pescatore sportivo si alza a giorno fatto. Controlla tutte e otto le zampette, fa una pulizia degli otto piedini, sgranchisce le cinquantasei giunture delle gambe e comincia una ginnastica preparatoria alzandosi ed abbassandosi, sempre più velocemente, sulle lunghissime articolazioni.
Poi, affamato, va a ripassare le trappole lasciate nei vari posticini (a rruffolà’ nella credenza), dove crede esserci stato un bel passo di prede, ne trova infatti due belle arrotolate, tipo fegatelli fatti con la “rete” alla maniera contadina, mangia la ciccia catturata e infine comincia a preoccuparsi della cena. Cerca allora due agganci per la sua nuova rete ad imbuto, quasi fosse una bilancina come quella che gli umani usano per la pesca nei fossi, e aziona la sua macchinetta addominale, la filiera, che sputa fuori un filino di 10/1000 di millimetro con il quale prepara la trappola.
Tutto pronto; punti 1 e 2 fissati, giù al 3 e al 4 equidistante dal punto 1 e 2, poi dal 5 di nuovo al 3 e, a metà da 1, nodo 6 e triangolo 6-5-3. Fra 6 e 3 trovare punto 7 da dove si scende al punto 8: centro della tela.
La massaia, che sta dilezzolando la cucina con una scopetta di infiorescenze di cannella legate a una lunga canna, si accorge del lavoro appena terminato e, ve lo giuro, neppur minimamente entusiasta e tanto meno ammirata dell’opera di alta ingegneria del ragno, spazza via ragnatela, calcoli, tesa, preda e predatore con un bel colpo di granata.
Poi apre la finestra affinché la bella farfalla cavolaia, che stava cadendo in trappola, se ne possa ritornare a partorire una miriade di bruchetti che le divoreranno tutto l’orto, ma lei è bellina mentre il ragno… “era”….. brutto schifoso.