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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Elly Schlein deve tutto alle primarie
Il Pd e le primarie: l’atto costitutivo dell’identità del Partito Democratico | L’editoriale di Matteo Renzi

6/12/2023 - 9:59

Elly Schlein deve tutto alle primarie
Il Pd e le primarie: l’atto costitutivo dell’identità del Partito Democratico | L’editoriale di Matteo Renzi

Le Primarie sono l’atto costitutivo dell’identità del Partito Democratico. Sono state le primarie a incoronare Prodi, in primis, e poi Veltroni e poi gli altri. Sono state le primarie a marcare la differenza tra il PD e gli altri. Sono state le primarie a decretare il successo delle esperienze amministrative più forti. Il PD senza primarie diventa un’altra cosa. Il PD senza primarie si chiama Ditta.

Elly Schlein ha vinto a sorpresa il congresso perdendo la sfida tra gli iscritti. La comunità che ella dirige aveva scelto un altro. Ma la forza delle primarie ha travolto le decisioni degli iscritti. E per la prima volta nella storia del PD si è trovato alla guida del Nazareno un personaggio che aveva perso la competizione interna.
Elly Schlein insomma deve tutto alle primarie: senza non sarebbe mai stata eletta alla guida del partito. E chi come me ha utilizzato le primarie -da outsider- sa che questo strumento ti costringe a un rapporto vero con la gente, ti fa volare alto rispetto ai ricatti delle burocrazie interne, ti permette di offrire una visione alla tua comunità e al Paese e non solo di fare un elenco della spesa a favore delle correnti. Le primarie insomma sono decisive. Il punto è che il PD ha issato Elly Schlein alla guida con le primarie ma poi – una volta proclamato il risultato – ha pensato bene di tornare alla Ditta, cancellando le primarie e sostituendole con l’indicazione del capo.
L’esempio più eclatante è la Sardegna: Renato Soru, già Presidente della Regione, già Parlamentare Europeo, già fondatore del PD, ha chiesto di candidarsi alla guida della Regione attraverso le primarie. Gli è stato detto: giammai!

E perché?

Perché le primarie quest’anno non si fanno perché basta dare la presidenza a una grillina, l’onorevole Todde.

Soru che ha fondato il PD viene zittito dal PD per dar voce a una, la Todde, che il PD lo ha solo offeso. Che poi se la leggete tutta di fila questa frase è già sintomatica del fatto che il PD di Veltroni, il PD della vocazione maggioritaria non esiste più: uno dei 45 fondatori del PD, storica figura della sinistra sarda, chiede di fare le primarie e gli viene detto di no, e gli viene detto last minute, perché il suo posto tocca a una grillina.

Di Firenze vorrei quasi non parlare. La città che ha prodotto il cambiamento della rottamazione e della parità di genere (non a caso qui il centrosinistra ha tre candidate, tutte donne: Sara Funaro, Cecilia Del Re, Stefania Saccardi, segno che quando si investe sul protagonismo femminile, la generazione successiva raccoglie i frutti dell’idealismo di chi l’ha preceduta) ha scelto di rifiutare le primarie per blindare la candidata imposta dal sindaco uscente.

Quando i leader hanno coraggio, fanno le primarie.

Quando i leader non hanno coraggio, non solo non fanno le primarie, ma in verità non sono neppure leader. E gli accordicchi di queste ore lo dimostrano.

Ma se il PD persino sulle primarie ritorna a fare la ditta, i sedicenti riformisti che ci stanno a fare?


Matteo Renzi
Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975) è un politico italiano e senatore della Repubblica. Ex presidente del Consiglio più giovane della storia italiana (2014-2016), è stato alla guida della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014. Dal 3 maggio 2023 è direttore editoriale de Il Riformista




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6/12/2023 - 18:16

AUTORE:
Quèlo

... è dentro di te ma è sbagliata🤷‍♀️
Vedi gif.

https://youtu.be/WGQ7JZRZ65M

6/12/2023 - 17:40

AUTORE:
Dispetto

Il problema non è la storia, è volerla piegare alle proprie convinzioni, peraltro sbagliate. Pazienza, occorre farsene una ragione, questo passa il convento...

6/12/2023 - 14:25

AUTORE:
BdB

Il Mattarella 1° costò la poltrona a Renzi per la rottura del patto del Nazareno da parte di Berlusconi(con l'appoggio esterno di D'alema).
Il Mattarella bis indicato dal solito del partitello infimo 😂 dopo aver bocciato gli 8 proposti dall'altro Matteo, compresa Belloni.. indicata anche da Letta....è una donna, è una donna...., le donne sono omini come noi, cit Roberto Benigni

6/12/2023 - 14:16

AUTORE:
Dispetto

...che i passaggi mancano a te. Quel " fu costretto " non esiste, Renzi uscì dal Pd nel 2019, dopo la nascita del governo Conte 2. Nessuno lo avrebbe cannoneggiato, era quello che voleva fare. Mattarella è stato eletto nel 2015, Iv neanche c'era. E la Meloni si chiama Giorgia, quanto a Draghi lascialo a fare il nonno. Sii più attento la prossima volta, la cosa è seria.

6/12/2023 - 13:27

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

...ti mancano dei passaggi ed essendo osservatore esterno può capitare.

Nicola Zingaretti vinse le primarie in accordo con Matteo Renzi e si tratta di questo (a me lo ha sussurrato un uccellino).
Nicola Zingaretti del PD disse a Matteo Renzi del PD: se vuoi bene al mio/tuo partito, rinuncia a candidarti a segretario nazionale per la terza volta, altrimenti se rivinci te il NOSTRO partito si divide.

...poi in seguito Matteo Renzi fu costretto ad andar via con una 50ina di seguaci perchè nel comitato centrale misero ai voti se lui poteva o non poteva parlare in senato per le questione CONSIP che lo riguardava direttamente ed una Pinotti qualsiasi si prese la briga con altri due di far quella proposta.
Quindi non avendo più vita e se non andava via lo prendevano a cannonate come successe a Gorbaciov a Davos.
Il PD senza di lui ha vinto solo il mongolino d'oro e lui prima di andarsene impedì il governo Di Maio/Martina, poi mandò Salvini a spigare che aveva però il 40% di preferenze che in accordo con Zingaretti voleva elezioni anticipate ed il povero Nicola si contentava di essere il capo del 1° partito dell'opposizione e ricoprire quel ruolo per 40 anni come ai tempi del PCI e cosi l'altro Matteo vincendo a man bassa poi avrebbe eletto Lui il PdR ed invece a dispetto dei santi (e tuo) con quel partitello pseudo😂 convinse i più a votare per Sergio Mattarella.
...e se Letta non faceva lo schifiltoso allargando il campo largo ai liberal democratici di centro, Draghi Mario era al posto di Giovanna Meloni, perché ad Antonia Meloni gli sarebbero mancati i voti al senato come successe a Bersani

6/12/2023 - 12:53

AUTORE:
Dispetto

Quello che scrive è il Renzi direttore editoriale del Riformista o il Renzi presidente di Italia viva ?
Nel primo caso fa bene a dire la sua, basterebbe però ricordare tutta la storia del Pd. Fa presto a parlare di primarie, di leader e di coraggio. Ma la storia è un'altra.
Dimessosi Veltroni, proprio a causa della sconfitta di Soru in Sardegna ( quindi è già stato presidente e poi sconfitto, forse è meglio che lasci perdere ? ), fu NOMINATO Franceschini.
Alle primarie successive vinse Bersani, tra l'altro vinse anche quelle di candiadato alla coalizione delle elezioni 2013. Dimessosi ( la Ditta sa anche fare passi indietro ) fu NOMINATO Epifani. Alle primarie successive vinse Renzi, piccolo interregno di Orfini ( NOMINATO ) e alle ancora succesive primarie ri-vinse Renzi. Dopodichè ci fu il NOMINATO Martina ma alle primarie successive vinse Zingaretti. Dimessosi anche lui ( altro facente parte della Ditta che sa farsi da parte ) fu NOMINATO Enrico Letta. Il resto della storia è recente e tutti la sanno.
Quindi la storia del Pd non è fatta solo da primarie come ella sostiene, è fatta anche di nomine. Quelli bravi dicono che è la politica che decide, varrà anche per il Pd, o no?
Nel secondo caso pensi al suo pseudo partitino...