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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Non siamo mai contenti!

9/12/2023 - 9:33



“Sì, vabbè, è Natale, ma diamoci una regolatina!”

 

“Scusi signor Pino, cercavo un alberino e mi sono sbagliato, sa, sono un po’ miope!”

 

“O miope o tuope sei un essere spregevole, di già lo siete tutti da un po’ di tempo in qua!  A da finì però!”

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10/12/2023 - 18:42

AUTORE:
Marion

Ho letto, sono frastornata e anche molto turbata: quello che descrivi succedeva, almeno così ho imparato, nelle piantagioni dove lavoravano forzatamente schiavi e non...comunque una vita di stramerda...controllata fino a togliere il fiato...e non so capacitarmi perche' il tutto si è avverato nei dintorni e neppure tanto tempo fa...
Io ho vissuto più o meno nello stesso periodo e siamo lontani anni luce...pur essendo figlia di un operaio e residente all'interno di una ditta di marmo, godevamo di una libertà che a confronto della tua non ha paragoni...
Vorrei tanto capire cosa c'hanno nella testa quelle persone nostalgiche che fanno o si astengono apposta perche' ritorni quell'"organizzazione", macchinata, manovrata dall'omo forte...anzi in questo caso dalla mini valxxria di turno!

10/12/2023 - 14:12

AUTORE:
BdB - Nativo Baldinacca

...era in uso nella fattoria Dal Borgo (di là dal Serchio) che tutti gli anni veniva organizzata una corsa campestre per i contadini maschi in età di matrimonio con una contadina della fattoria e chi vinceva si poteva sposare...
...mio nonno; mi raccontava il mio antico collega xvy, aveva le gambette corte come le mia e nisba moglie, al che fu chiamato in fattoria ed il fattore gli fece una proposta vantaggiosa; guarda, c'è rimasta per te questa "possibiltà" prendi in moglie xyz è già incinta e così fai famiglia anche te per mantenere la titolarità del podere.
Altri "fattarelli" più leggeri: Giulione del Baglini, nonno di mì pà, chilogrammi n° 146 venne chiamato come altri 64 contadini della bandita del duca Salviati alla festa di matrimonio di un rampollo di villa Salviati (di Migliarino) dove come tutti gli anni veniva fatta la sfida del lancio dello stoccafisso e chi vinceva portava a casa una balla piena zibilla di stoccafissi da ammollare e chi vinceva se non Giulione che..frullanando in corte scopri sei coppie d'ova di gallina e le bevve tutte.
Quindi, quando mì pà veniva con le vacche dal podere Baldinacca e tre/quattrocento metri prima della stalla sentiva il "profumo" di scuregge emanato dallo stoccafisso quasi giornaliero, dopo diceva: Isolina 'ocimi una 'oppia d'ova e poi un mangio artro!

Così successe al mì zì Primo detto Brinsella quando tornò dalla prigionia tedesca non bevve più latte per tutta la vita perchè addetto ad una stalla di vacche campava a formaggio vaccino e latte e basta.
...Primo, quando sei tornato dalla prigionia? ma, si parti dalla Germania, poi Innsbruck a maggio e a piedi e...

Per forza maggiore non fui testimone diretto di questi "raccontini" però ho visto mì madre, la Placida raccattare mannelli di pruni (rovi) e come protezione alle mani aveva due calzerotti di cotone con la toppa e per scaldare il forno, lei e l'Angiolina del Tabucchi usavano anche le canne di scarto del canneti sulla ripa del Serchio e non dico il divertimento mio , di Schiebo e Ciampino per gli schiocchi delle canne che parean come le schioppettate di Tognetto il canaio.

...poi venne il /68 ed i fattori, i capo guardia della fattoria non minacciavano più come un tempo ed infatti l'ultimo "rapporto" che ebbi dal fattore capo quando mi beccò sul Viale Isabella con una cassa di radicchio raccolta il giorno prima e seminata a spese nostre e di strafugo nella vigna.
...ero in bicicletta, mancava un quarto all'otto, con una brinata bianca tipo la discesa della nera del Ciampac, i freni mi funzionarono male e quando il capo fattore in retromarcia mi apostrofò: dinni a tu' pà che domattina venga allo scrittoio...nteso?
...perchè tutto quel che nasce nel podere che lavorate va diviso con la proprietà!
...2.500 lire a settimana riuscivo ad ottenere da Lino del Magli lo spinaciaio per quel radicchio raccolto da mì mà e "spacciato" da me medesimo.
...si poi venne il /68 ed anche il gas e cosi non andavo più nella stalla ad abbracciare una vacca per scaldarmi perchè alle 10 (ventidue di sera) era frescuccello assai tornado in bici🤗

...un saluto a chi leggerà ed ora vado a far legna a mano sul ciglio der rmare, si vedemo li volendo.
bona🙋‍♂️

10/12/2023 - 10:19

AUTORE:
Marion

Pesciolini? Luccio a volergli bene e pescecane o pescelupo a fargli un complimento!
Ora capisco perche' un certo tipo di persone sono "allergiche" geneticamente alla compassione, alla carità e ai poveri...lo schiavismo è insito in certuni, e capisco quanto sia arduo estirparlo, se mai ci riusciremo, e non dipende soltanto dagli emigranti visto che già lo attuavano a casa più di 50anni fa...per fortuna qualcosina è cambiata ma la strada da percorrere è ancora parecchio lunga!

9/12/2023 - 23:31

AUTORE:
Cittadino del Parco

...amministratore della bandita Salviati a mì pà nel 1950: vale più una pina di un pino che un contadino!
Epperò mi pà mi aveva promesso due pine verdi per fare il carrettino e due pine rimpiattate fra brentoli e stipa me le portò.
Poi anni dopo lo stesso carrettino lo feci al mì figliolo...ma aveva già il triciclo ed altro e non come me che non avevo niente in ferro e la plastica ancora non la avevano inventata.
Ai contadini dell'Azienda Salviati era permesso fare legna di stramazzo e cioè; rami di pino ma che non fossero ancora attaccate alla pianta madre e guai prendere rami di leccio e quercia, solo rami secchi di pino.
Però a nostro vantaggio avevamo buoi e carro, di buone accette e pennati; focolare, stufa economica a legna, il forno e...poche chiacchiere.
Ora, modestamente apparte; cosa se ne farebbe un povero cristo odierno che l'accetta il pennato e le roncole non le ha mai usate e...crede di portare a casa un simil tronco di pino che vediamo in foto?
Con la motosega professionale di 150 centimetri? con una seghina andante? Si bona Ugo🙋‍♂️
Poi ci vorrebbe la schiappatrice come quella di Paris perchè il maglio e le zeppe le prese La Buggera.

La settimana scorsa ho dibattuto su fb per tre giorni rispondendo a chi diceva che era assolutamente vietato raccogliere la legna portata sulle nostre spiagge dall'Arno e dal Serchio.
Credo sia vietato passare sulle dune con i trattori e camion privati, ma non se uno mette in spalla due pali (non tanto grossi, son pesanti, provare per credere) e non credo affatto che un guardiaparco mi direbbe riportali dove li hai trovati🤣😂.
bona.
BdB

9/12/2023 - 22:25

AUTORE:
Marion

Per fare fumo, una pianta abbattuta e sbarbata dalle intemperie deve diventare legna da ardere e quante persone si arrangerebbero a tagliare i pezzi di tronco per trasportarseli via!
Anche raccogliere le pigne e i rami secchi caduti per combattere il freddo potrebbe essere un passatempo utile ed economico..ma so, se non sbaglio, che è vietato portarsi a casa il legname abbandonato...e lo trovo ingiusto...primo perche' si fatica parecchie, secondo perche' le famiglie non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese e terzo perche'c'è legna abbandonata un po'ovunque e tante volte è di ostacolo

9/12/2023 - 20:06

AUTORE:
Cittadino del Parco

...se finisse in fumo, finisce in gloria ed uno su mille si rende utile per la catena e ne godrà tepore il nipote di chi l'ha seminato, badato perchè i cinghiali non mangiassero il pinolo, potato il giusto, raccolto i frutti per far di buone torte e via e via.
Per gli altri 999 stramazzati per intemperie e vecchiaia (più che vecchi non si campa) rimarranno li per far concime fra mezzo secolo; è la ruota che gira e rigira secondo il vento che tira.

...poi che dire del radicchio, dell'insalata, dei finocchi e dei piselli e fagiolini in erba, come le cipolle, gli agli sbarbati in tenera età prima che maturassero spontaneamente i loro semi: eh si ll'omo, maanche la donna però a far quelle frittate con le uova che eran destinate ad essere altre galline e via e via...
...oimmena però; o che effetto farà vedere un luccio con in pancia un talpone...però fan bene i biacchi a mangiare i topi nati d'un cane🤷‍♀️
bona 🤗

9/12/2023 - 14:23

AUTORE:
Lia

Da come ti sei accasciato pino caro
mi sa che sei stato travolto, spintonato:
e non mi sembri neppure malato!
Sicuramente a fare questo spicinìo non è stato Chiube e nemmeno io...
La potenza forsennata del vento,
la forza arrogante e prepotente di un elemento così inarrestabile e distruttore,
hanno sovrastato la tua ragguardevole e veneranda età, approfittando della tua degradante debolezza...senza una briciola di pietà.
Nessun scrupolo nessun rispetto nessun riconoscimento del bene fatto, è avvilente la fine ingloriosa, ingenerosa che spetta dopo una lunga vita laboriosa!