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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Alla 'nagrafe!

13/12/2023 - 7:56



Alla ‘nagrafe.


 “Se domattina m’arzo ‘oll’arbagìe
rispacco ar grubbe du’ ova pe’ pprovà’,
vagg’all’èste dicendo du’ bugie
per ‘un’avé’ punte tasse da ppagà’.”


“Vando s’aprin uscett’e paratie 
a mme ‘nvece dìan sempre ‘ndov’indà’.       
S’una vòrta mi vienghin le mattìe,
mando ‘n domo fogli e ppenna di su’ mà’.”
 
“Io ‘nvidio tutte ‘veste mi’ genìe,
speci dalle Parme, e anc’un po’ più ‘n là,
quand’a ttavola doventin tutt’arpìe.”
 
“O cchetatevi e smettete di bercià’!
 E’ dda Nnoè…. ch’un faccio più magìe,
e ora ‘r capo mi tocca d’abbassà’!”
 
L’equivoco


Una mattina, all’anagrafe del comune, si presentano quattro personaggi a ritirare le carte d’identità precedentemente richieste.
Alberto, sollecito, prepara i documenti e, affacciatosi allo sportello, chiama:
  “COLOMBO”
 Tutti i quattro si alzano e vanno verso l’impiegato che, rimasto per un attimo perplesso, è costretto a chiedere qualche notizia, o segno particolare, prima di rilasciare un documento tanto importante.
“Come e perché dovrebbe essere lei Colombo?”
 Risponde il primo:
 “Io sono COLOMBO Cristoforo, quello che una mattina, un poco gasato (‘oll’arbagìe), si recò ad un convegno (ar grubbe) e meravigliò i presenti battendo sul tavolo un uovo e facendolo stare ritto. Ebbi elogi e onori, ma quell’esercizio mi era costato, di prova, un bel cestino di uova fresche. Dato che non mi erano ancora passate le paturnie, andai al porto dicendo di voler  partire per le Indie, ma era una bugia, perché in verità volevo andare in America principalmente per non dovere pagare le maledette tasse che mi dissanguavano, tanto che  chiesi aiuto, soldi e navi, agli spagnoli”.


 “Bene, bene, ecco la sua carta, avanti un altro!”
 “Io sono COLOMBO Viaggiatore e non posso fare niente di testa mia come il mio precedente omonimo. La mattina, quando mi si aprono le porte della gabbia, ho già tutto stabilito: destinazione, merce, ma se una volta mi girano al contrario (mi vienghin le mattìe) anche a me, butto all’aria la cancelleria per i messaggi, che mi danno pure fastidio alle
zampette, e mi licenzio (mando ‘n domo fogli e ppenna di su’ mà’)”

 

 “Ecco il documento anche a lei, il prossimo!”
 “Io vengo a nome di mia moglie Pasqualina, COLOMBO anche lei, che non è potuta venire perché non si trova tanto bene fra la gente. Ha sempre paura di essere nel periodo delle feste delle Palme e della Pasqua, perché in quei giorni subì una violenza, quando tutti le vollero saltare addosso alla fine di un pranzo.”

 

 “Mi spiace per la sua signora. Me la saluti. Ecco a lei, c’è nessun altro?”
 “Io sono l’ultimo della fila e sono anche l’ultimo COLOMBO della dinastia Pace. Sono triste e demoralizzato perché da quando uscii dall’arca di Noè non ho più trovato la possibilità di lavorare (‘un faccio più magie), anzi sono preso di mira da gentaccia che mi tratta così male che non ho più neanche la forza di alzare la testa. Speriamo in questo millennio, due mi sono andati male. Ci vediamo.”
 “Speriamo bene e auguri anche a Lei. C’è più nessuno? 
Via Piero, si chiude, è l’ora!”

 

P.S.
Marraccomando, non venite fuori a dire che quella della foto non è una colomba, ma sempre bianca è, con due ali e sempre vola.
Care lettrici e cari lettori, siamo in tempo di guerra anche se non con le armi rumorose, ma con trappole rivoltanti di leggi leggine e tranelli.
Mi sbilancio a raccontare queste cose ma Voi siete la Nostra Famiglia ed è giusto che sappiate che abbiamo ricevuto una lettera da un avvocato che ci intimava di pagare una sproporzionata multa per aver usato PIÙ DI 10 ANNI FA una fotografia di un suo cliente, la Piazza del Duomo di Pisa, foto simile a quelli che girano nel mondo in milioni di esemplari. Siamo riusciti a contrattare una cifra molto minore, ma che è rimasta nella gola a tutti noi della redazione.
Io non trovo nel mio archivio (c’è… ma dove?) un’immagine di una colomba ed uso una garzetta, anzi una colzetta!.
Posso?

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

13/12/2023 - 9:26

AUTORE:
Eva

Volate colomba garzetta cicogna
con lo striscione "VERGOGNA"
Io sarò con voi sempre e comunque
pronta a lisciare la cresta a chiunque
voglia sopprimere, tappare la voce
a questo giornale che dà voce
È come l'acqua della foce
che scorre fresca, sempre nuova
provenendo anche da lontano
inarrestabile fino alla Marina di Vecchiano
e poi da lì si dirama nel profondo
per raggiungere le rive del mondo
pertando luce, conoscenza ed allegria
gratuita, giorno dopo giorno...
anche a chi soffre di nostalgica malinconia
oppure si gratta per l'ironica allergia!

13/12/2023 - 9:03

AUTORE:
Zoe

Quando sentivo dire che eran sempre pronti a sparare sulla crocerossa mi pareva un'esagerazione ma a sentire questa direi proprio che non c'è limite al peggio!
Succhiare denaro e risorse alla redazione del giornale, tirato avanti da volenterosi senza scopo di lucro, è come voler prelevare sangue da una rapa oppure da un anemico...una'autentica vigliaccata, un vergognoso pretesto per tentare di far chiudere i battenti a "La Voce del Serchio" perche' il dissenso, la critica, l'ironia non appartengono ai dracula di turno...pardon ai nostalgici del regime che col manganello e l'olio di ricino pretendevano di mettere a tacere le voci discordanti...ho la nausea!
Propongo di fare una raccolta per sostenere il giornale salvandolo dalle grinfie e dagli artigli di questo rapace!
O ragà un c'è mai pace!!!