Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Dopo i commenti delle due lettrici, Sofi e Gianna, che si sono unite per commentare positivamente il mio articolo precedente, come regalo di fine anno alla povera bistrattata noiosa a volte pericolosa invadente formica, voglio finire il 2023 con qualcosa che la rimetta su un altro piano, appena più in su del disprezzo, eccola:
Novella co’ ll’…amorale
Una pillaccherona di ciala
meleggia per er verso la formïa
che dice: “Falla, falla, la maiala,
m’ar ceppo te ‘un ciarivi bella mia”
Gel’e vvento arivin e fan tumìa.
Brezza la formiina ‘ndella sala,
sente bussà’, v’aprì’, è lla su’ amïa:
sciarpa, collié e ori fin sull’ala.
“Eh guà a ‘nzaccà’ le seme ‘or porverone!
Un cervolante preso pe’ llenone
e vaggo ‘ndov’è cardo sur groppone!”
Brilla fra ll’antennine un luccïone.
“Bella mi’ vita fatta sur copione
della novella scritta da un coglione!”
A quest’altr’anno e…auguri!