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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Massimo Ungaro (a cura di Bruno Baglini, Red VdS)
Da Corbyn a Starmer, la svolta riformista del Labour

2/1/2024 - 9:09

Da Corbyn a Starmer, la svolta riformista del Labour


All’inizio Keir Starmer si era presentato quasi come un Corbynista, del cui governo ombra era stato ministro per la Brexit, quando ha vinto per un pelo il congresso del Labour nel 2020 col 56% dei voti. Sembrava dover essere sostanzialmente un Jeremy Corbyn in giacca e cravatta, ma alla fine si è rivelato tutt’altro.
Una volta eletto ha messo in pratica una radicale svolta riformista del Labour, un partito che resta inchiodato all’opposizione da oltre 13 anni per costruire una valida alternativa ai Tories alle elezioni politiche tra meno di un anno. Il Labour di Starmer parte da un cuore di proposte squisitamente progressiste – l’aumento del 5% dell’aliquota sui redditi più alti, il potenziamento della sanità pubblica, l’abolizione delle leggi restrittive degli scioperi, l’abolizione della Camera dei Lords – corredate da altre misure che richiamano il New Labour blairiano: politiche a sostegno della crescita e delle aziende, una politica estera a favore della Nato, conti pubblici in ordine, tolleranza zero contro il crimine (rievocando il celebre slogan ‘tough on crime, tough on the causes of crime’), una selezione meritocratica dei dirigenti basata sulla competenza. Insomma, un ritorno del tutto inaspettato di quella terza via riformista che Corbyn aveva cacciato dal Labour. 
 
Oltre alle proposte, Keir Starmer sta promuovendo una nuova narrativa, non soltanto trattando temi come il patriottismo, la famiglia e la difesa – temi storicamente abbastanza assenti dal radar della sinistra inglese – ma anche tentando di riabilitare Tony Blair, una figura che rimane inviso agli ambienti più massimalisti che come al solito preferiscono dimenticare chi gli abbia condotti per ben tre volte consecutive alla vittoria.

Un processo facilitato dalla sonora sconfitta di Corbyn nel 2019, a causa di un massimalismo staccato dalla realtà mentre sul tema Brexit Corbyn ebbe l‘imperdonabile colpa di non aver voluto difendere l’UE come progetto progressista, quando invece andava spiegato, specie al ceto medio impoverito del nord degradato e post-industriale, che la Brexit era un progetto regressivo che andava contro i loro stessi interessi.
Cambiare la linea politica del partito non è stato semplice per Starmer che è arrivato fino a espellere Corbyn in reazione alle varie accuse di antisemitismo e dopo il rifiuto di Corbyn di definire Hamas come un’organizzazione terroristica.

Manovre che sembrano estreme ma che sono le conseguenze dell’altissima litigiosità dietro le quinte tra correnti radicalmente diverse tra loro ma costrette a convivere nello stesso partito per via di una legge elettorale estremamente maggioritaria come quella britannica. Malgrado le accuse di essere il cavallo di Troia di Blair, gli sforzi di Keir Starmer stanno dando frutti: nel 2020 il Labour era 10 punti sotto i Conservatori nei sondaggi, oggi si trova quasi 20 punti sopra. Un risultato strabiliante che però è dovuto anche alla gestione disastrosa dei Tories di questi ultimi anni, dalla irresolutezza della May agli scandali di Boris Johnson e la debacle di Lizz Truss, premier per 44 giorni, e infine il governo di Sunak, giovane Premier competente che però non piace alla base del partito e che viene percepito come distante dalla gente comune.


Massimo Ungaro
Eletto per il Pd nella circoscrizione Estero, collegio Europa, è oggi un deputato di Italia Viva. A Londra dal 2005. Studi alla London School of Economics and Political Science. Ha rilanciato l’associazione degli studenti italiani, la LSE Italian Society, e si è impegnato con la London Living Wage Campaign. Master in Public Administration in Economic Policy (Columbia University, New York). Dal 2009 lavora in un istituto finanziario nel campo degli investimenti nei paesi in via di sviluppo. Dal 2017 segretario del circolo PD Londra & UK Decio Anzani. Membro del direttivo di Future Dem e della Presidenza nazionale di Libertà






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3/1/2024 - 14:56

AUTORE:
Bruno Baglini, Migliarino.

...altrimenti non si spiega questo
assiduo tampinamento.

La TV ce l'ho anch'io e alla mia televisione ho visto i dati in rafforzativo nelle elezioni primarie aperte a tutti i passanti, da Veltroni a Renzi e Zingaretti.
Il tuo gradevole consiglio di andarmene dal mio partito dopo mezzo secolo ed oltre, arrivi come minimo secondo anzi terzo ma il nome dei compagni = a te non li faccio perché vi voglio bene anche così come siete e...se ve la prendereste mpopo' di più con i fascisti, i malfattori,i criminali invece che con i compagni vostri che per passione a per lavoro fanno politiche sociali, i Salvini, le Meloni ed i La Russa farebbero un altro lavoro.
Preferire Conte che caccia Draghi per avere Lameloni è da poponi😎

3/1/2024 - 14:31

AUTORE:
bagnaiolo, attivista Pd

Come si fa a dire che i voti espressi alle primarie siano di gente che " mai ci voterà " ? Se questa è la premessa allora vale per tutte le primarie fatte dal partito per scegliere il Segretario.
In questo caso allora, vedi, è meglio non farle le primarie e trovare il candidato all'interno delle segreterie di partito della coalizione.
Ti rammento che Calenda VI ha lasciato. E già che ci sei, dato che la tua sopportazione è, così pare, arrivata al limite, trai le conclusioni e lascia questo partito nato nel 2007...
Gomma riparata.

3/1/2024 - 14:05

AUTORE:
Bruno Baglini iscritto PD

Guarda che Matteo Renzi (il nostro ex segretario PD) fa sul serio e non cerca niente.
Tu dici che con il 2/3% non va da nessuna parte (ma in altra risposta ti ho dimostrato il contrario).
"Affirenze" Azione + IV hanno avuto alle ultime votazioni 26.151 voti e 13,76%.
Quindi proprio li dove Matteo Renzi ha voti più della lega, di Forza Italia e di altri, voler rinunciare alle elezioni primarie che con tali elezioni sia Renzi che Schlein in Italia non sarebbero stati conosciuti a me, ma non solo a me pare una inutile forzatura e foriera di ulteriori divisioni.
Leggo sulla stampa che Matteo Renzi ha affermato: se il PD perde Firenze, anche la "nostra" (mia e tua) segretaria perderebbe la carica di segretaria (che per giunta, Lei e noi sappiamo da dove sono arrivati i suoi voti; son arrivati da chi mai ci voterà).
Ti rammento che Bonaccini da noi iscritti ebbe la maggioranza assoluta del 52% ed Elena il 37%.

Parlo a nuora perché anche suocera intenda.
La sezione PD migliarinese è dal 2018 che è in sonno, poi venne la "scusa" del covid e ci siamo intesi "ammallapena" in ciat e per il ritiro delle tessere.
55 anni sempre con la stessa tessera nonostante che dopo Luigi Longo ed Enrico Berlinguer mi aspettassi un altro grande della nostra storia comunista e cioè Luciano Lama che con ogni apparizione TV aumentava il nostro peso ed invece ebbi/si ebbe Alessandro Natta, capace a scrivere, ma perdeva la dentiera nel parlare ed era 'ntepatio persino a sù mà (credo).

Ho sopportato lui, Locchetto poi gli ultimi 3 o 4 che si son dimessi per insufficienza politica e di voti; ed in più ho sopportato anche il mio segretario di sezione che all'epoca dei tre anni del governo Renzi/Alfano mi disse: ti do la tessera a firma di Matteo Renzi e la piglio anch'io anche se luilì mi fa schifo.

Pan per focaccia; quest'anno gli ho reso la pariglia: prendo la tessera PD a firma di Elena Schlein anche se mi fa...mpopò schifetto... vai poverina.
Ergo: gli uomini come le donne passano ma l'ideale RIMANE.
...oh attaccaci mpopò un toppino🙋‍♂️.


piesse: perchè avete paura delle elezioni primarie per le comunali li a SGT?
Sergio Di Maio che non le avrebbe volute, ma Franco Marchetti partì un mese prima ad inviare il suo programma qui sulla VdS e sulla stampa cartacea, poi le perse e fece allegramente e con profitto popolare il vice al sindaco Di Maio.

3/1/2024 - 12:16

AUTORE:
Bagnaiolo, attivista Pd

...con il 2/3% in più dove andresti ? Senza considerare quelli che perderesti per strada. 5Stelle in primis, ma anche Azione e chissà chi altri.

2/1/2024 - 19:07

AUTORE:
E-Lettore

Con Renzi 16 regioni su 20 al centrosinistra; conta quelle di adesso-òra dei pochi ma buoni e a rischio estinzione🥵

2/1/2024 - 17:27

AUTORE:
bagnaiolo, attivista PD

... fatto che refusi non ci sono, il sig. Ungaro alle ultime elezioni è stato tromb...o come si suol dire. Il resto dello scritto fa curriculum per lui, forse in vista europee. I " su menzionati " dopo Mani Pulite trovarono albergo presso l' hotel FI di Milano 2. E meno male.

2/1/2024 - 16:06

AUTORE:
E-Lettore

...ci potrebbe essere anche un refuso e Wikipedia dice questo.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
UNGARO Massimo - IV-IC'E'
NATO A
ROMA, il 14 maggio 1987
Laurea in scienze internazionali; Master in Public Administration in Economic Policy; Analista finanziario
ELETTO NELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
RIPARTIZIONE A (EUROPA)
LISTA DI ELEZIONE PARTITO DEMOCRATICO
PROCLAMATO il 16 marzo 2018
ELEZIONE CONVALIDATA il 29 luglio 2020

CESSATO DAL MANDATO PARLAMENTARE il 12 ottobre 2022

ISCRITTO AL GRUPPO PARLAMENTARE
ITALIA VIVA-ITALIA C'E'
dal 19 settembre 2019 al 12 ottobre 2022
PARTITO DEMOCRATICO
dal 27 marzo 2018 al 19 settembre 2019
UFFICI PARLAMENTARI:
SEGRETARIO della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLA MORTE DI GIULIO REGENI
dal 3 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021
COMPONENTE DEGLI ORGANI PARLAMENTARI:
VI COMMISSIONE (FINANZE)
dal 21 giugno 2018 al 12 ottobre 2022
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLA MORTE DI GIULIO REGENI
dal 1° agosto 2019 al 3 dicembre 2021
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
...ma quel che dice della politica dei sinistri-sinistri è inconfutabile.
Nei paesi democratici dove la sinistra vuol fare a meno del centro si deve accontentare di stare fissa all'opposizione già dai tempi di Enrico Berlinguer se non lasciava alla DC i repubblicani, i socialisti, i socialdemocratici era tutta un altra musica e basti vedere con il governo Prodi che con la parte della sinistra DC; dove nel PD (bleiriano) trovarono accoglienza per la maggioranza governativa i summenzionati.

...poi i (corbiniani) Bertinotti prima e D'Alema dopo, hanno operato per fare rivincere le destre italiane e guardando ora a Firenze e Sardegna pare che la nuova direzione PD voglia proseguire purtroppo in maniera tafazziana.

2/1/2024 - 15:45

AUTORE:
bagnaiolo, attivista PD

A parte il fatto che Corbyn è stato re-integrato nel Partito Laburista dopo appena venti giorni dalla cacciata, all'Italia, ma nello specifico al Pd , che dovrebbe interessare se la politica di Starmer è simile a quella del Conservatore Sunak ?
Immagino anche ci siano delle errate notizie sul sig. Ungaro. Come faccia ad essere segretario del circolo Pd di Londra, dal 2017, uno che ne è uscito nel 2019, per entrare in Iv, non è dato capire. L'unica cosa certa è che il sig. Ungaro alle ultime elezioni, 2022 candidato IV, non è stato ri-eletto. Vedi a lasciare la vecchia via per la nuova..