Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
“Tanto ci vò ‘na cèa a mantenella!
Colla miseria ‘he cc’è di pane e tetto,
speci da Massa ‘nfino a Marinella,
te lo mettin sïuro ner fiocchetto.”
“Grebana di bonìfia e di padule,
a tempi novi ti devi accomodà’;
te fa’ ‘ome mme: levati er brembiule
e torna ar mare in murtimproprietà.”
“Son più di voi vecchia attenta e schiva,
e ddïo ‘un si po’ tutti esse’ felici
come a corsa chi è che prim’ arriva”
“Poveri ‘llusi, io, senza sagrifici,
vivo la vita come la Godiva:
in culo all’etietta e anco all’ICI!”
SCEMI
(Sindacato Chiocciole E Molluschi Inquilini)
Presso la sede del Sindacato delle Chiocciole, dietro la baracca della Lina alla rotonda di Marina di Vecchiano, al fresco di una pianta di Yucca, si sta svolgendo un’animata riunione con la partecipazione di diverse specie di molluschi.
Prende la parola per prima una chiocciola di campo, una “Vignaiola” bella verdolina, che si lamenta della raccolta indiscriminata che negli ultimi tempi viene fatta a loro danno da parte di persone con la macchina targata MS o SP.
Pare che vengano da verso Carrara o anche Marinella.
Un gruppetto di striate bianche chioccioline, che stavano facendo un pisolino su una specie di letto a castello sopra un paletto, si sveglia chiedendo cosa si voglia da loro.
Coro di risate all’indirizzo delle Chiocciole Marinelle (dette anche Pisane) e invito loro di ritornare a dormire.
La Vignaiola continua dicendo che decine di raccoglitori sono già al lavoro, generalmente dopo una nottata di pioggia, fin dalle prime luci dell’alba battendo sistematicamente i cigli e le fosse dei campi incolti, ma a volte anche di quelli lavorati.
Coro di simpatie, affermazioni di proteste, giuramenti di lotta, offerte di volontari pronti ad immolarsi avvelenandosi per avvelenare i predatori, sì sì, basta! che mangino erba anche loro se hanno fame!
Non tutti sono d’accordo però!
Un paguro che, schivo e solitario come suo solito si era tenuto in disparte e all’umido fino ad allora, accenna a qualcosa che sa troppo di moderno, ma in fin dei conti siamo nel terzo millennio!
“Basta con la campagna e i campagnoli (grebana di bonìfia e di padule), lui dice, ora è il momento della casa in multiproprietà. Bisogna fare come ha fatto lui che si è spogliato di tutto (levati er brembiule) ed è andato a vivere in mare.
Aricòro di approvazioni, fischi di dissenso, preoccupazioni di eventuale acqua fredda, accenni di mal di mare, attaccamento alla vecchia casa e così via.
Una vecchia chiocciola marrone che aveva fatto fortuna in Francia e che tutti avevano soprannominata “Borghignònne”, pacatamente, fievolmente, flemmaticamente, cerca di riportare la calma fra i convenuti.
“Voce, voce, non si sente niente di fondo!”
La vecchia, sbavando, racconta la novella di un tale antico favoliere che aveva elogiato un animale lento lento e la sua vittoria nella corsa con un altro più veloce veloce, ma non si ricorda più, ogni tanto la memoria le fa degli scherzetti, se si trattava di una chiocciola o di una tartaruga, ma fa lo stesso perché l’importante è accontentarsi di quello che si ha.
Tutti zitti!
Una speperina di scivolosa di Lumachina dorata, tutta lustrini, foulard di bavetta, culetto a punta, con una vocina con la erre moscia da attricetta, scandalizza tutti mostrando la sua orgogliosa nudità.
Cosa sono tutte quelle preoccupazioni di tenere-lasciare casa, ti chiappano-non ti chiappano, da me sola-in compagnia? Così bisogna essere! Come lei!
“GNUDI come LEDI GODIVA!”
E poi se ci deve essere lotta civile, quale migliore della sua?
Niente casa, niente ICI!
Mentre gli animali analizzano l’ultimo intervento, si alza un libeccio forte da far spavento. Una massa enorme di rena seppellisce tutta l’assemblea.
Quando la tempesta di sabbia finisce le Chiocciole Marinelle, dette anche Pisane, si svegliano chiedendo se qualcuno le aveva chiamate.