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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Sondra Cerrai
PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE

20/1/2024 - 8:45

PNRR, EDILIZIA SCOLASTICA, DIGITALIZZAZIONE, RUOLO DELLE PROVINCE


La maggior parte dei 40.293 edifici scolastici italiani è vecchia, fatiscente, insicura: il 57,9% delle strutture è priva del certificato di agibilità e, il 54,92%, del certificato di prevenzione incendi. Questo è quanto emerge  dall'analisi di Federcepicostruzioni del settembre 2023. Non meno grave il quadro evidenziato dal XXI rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanzattiva: aule sovraffollate, decine di crolli e strutture vetuste.
L’occasione epocale offerta dall’arrivo dei fondi del PNRR per l’edilizia scolastica, nonostante gli importanti interventi che ha permesso di attuare, non si è dimostrata in grado di colmare le tante (troppe) lacune del sistema edilizio delle scuole italiane. 
I fondi provinciali rappresentano un canale cruciale attraverso il quale le risorse finanziarie  del PNRR sono state destinate  alle scuole.  Le province, fortemente depauperate da una riforma iniziata e mai portata a termine, con i pochi mezzi a disposizione rimasti sono, comunque, riuscite ad aggiudicarsi oltre il 70% dei lavori. Già a maggio 2023, data del primo monitoraggio sull’uso dei  fondi PNRR assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'Unione delle Province d'Italia (Upi) erano emersi dati confortanti. I lavori sono poi continuati nei mesi successivi e la provincia di Pisa, al pari di altre, tramite i suoi uffici ha operato per mettere in sicurezza le scuole, per creare nuove palestre, per adeguare auditorium, per mettere a norma aule e biblioteche, per risanare aule e servizi igienici. Dal Liceo artistico “Russoli” all’Istituto “Pesenti” di Cascina, dall’ITI al Buonarroti, dal Da Vinci- Fascetti al Carducci di Pisa, dal “Montale” al “XXV Aprile” di Pontedera non c’è scuola superiore di Pisa e provincia  che non sia stata toccato dall’arrivo di fondi e da lavori di ristrutturazione.
Tuttavia, nonostante i soldi investiti, i lavori fatti e l’impegno profuso, non è apparso alla cittadinanza come sufficiente poiché troppe sono le criticità da sanare, troppe le scuole da risanare. I fondi del PNRR non sono ( e non saranno) sufficienti per mettere in sicurezza le scuole e colmare il fabbisogno di palestre, di laboratori e di mense scolastiche. Le risorse destinate all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 non basteranno per rispondere alle necessità.
Peraltro va denunciato, in modo chiaro, che le cifre messe a disposizione dal PNRR  per la scuola appaiono  fortemente sbilanciate: troppi fondi sono stati dedicati alla digitalizzazione senza pensare che prima di essere digitalizzate le scuole hanno bisogno di esistere; e senza pensare che le scuole (dopo la pandemia) erano già in gran parte digitalizzate e quindi non avevano bisogno di nuove LIM e aule multimediali ma di strutture antisismiche, palestre, auditorium, biblioteche, eliminazione delle barriere architettoniche. 
Se non si capirà che l’edilizia è la vera priorità della scuola italiana non si potrà progettare la scuola del futuro.
 
Sondra Cerrai consigliera provinciale e insegnante

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