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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
La donna viene educata al delirio

23/1/2024 - 6:58



 
In Redazione abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo le seguenti
intense parole della poetessa Alda Merini (1931-2009).
 
“La donna viene educata al delirio. La istruiscono fin da bambina al feticismo: deve amare le pentole, venerare gli oggetti della casa, tenerli puliti, accudirli. Il focolare diventa il simbolo della matriarcalità. Neppure il femminismo è riuscito a sradicare queste simbologie. Infine ci si sente impazzire tra i feticci. I panni addosso si fanno pesanti.
Ma che cos'è la donna, e che cos'è il manicomio nella donna? Anche se non è chiusa in un contesto di ospedalizzazione, ogni donna ha il suo manicomio, cioè ha intolleranze, scontri, paure, emotività, abbandoni, rivalse. Ogni donna è sostenuta da un carisma di bellezza, che ha dentro e che a volte, nel peggiore dei casi, come nel mio, è stato duramente punito col manicomio.
Cosa si voleva punire col manicomio? La bellezza, ma non fisica, quella interiore, quella dell'intelletto. Molte donne hanno avuto una vicenda simile."
La scelta della follia, la salvezza della parola di: Alda Merini
Oggi i manicomi a cui accenna e, dove è vissuta per molto tempo Alda Merini, non esistono più. Ora chi ha comportamenti non tollerabili o non tollerati dal gruppo in cui vive, può essere accolto/a in un Centro di Salute Mentale per essere guarito/a, riabilitato/a. In queste strutture sono più le donne o gli uomini? Sono più i poveri o i ricchi? E perché? Insomma: libri, convegni, iniziative su questo tema sorgono ovunque, anche qui da noi. Noi desideriamo iniziare un dialogo con chi ci sta seguendo. Ci aspettiamo da voi testimonianze, racconti, riflessioni.
Se Alda non fosse stata la voce poetica che è stata, di lei, come di chissà quante altre donne, non avremmo saputo nulla. Che il tema “ La follia delle donne” non sia più un tabù. Scriveteci.


La Redazione di Spazio Donna



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24/1/2024 - 22:37

AUTORE:
AUTRICE Nadia

Capisco che il malato di mente incute paura ed è un peso molto gravoso per chi deve supportarlo, specialmente perche' il congiunto cresce e chi lo deve accudire invecchia...spesso oltre alla fatica, all'onere del sostenerlo senza pause, si aggiunge anche la vergogna perche' i comportamenti del malato di mente sono avulsi dal nostro modo di pensare e dalle consuete modalità di vivere.
Le cure sono spesso inefficienti e capire le volontà dell'alienato è molto difficile per cui si spiegano le urla i lamenti i modi bizzarri e pericolosi con cui, forse, cerca di comunicare...
io so che rinchiuderlo in quei lager è disumano, che gestirlo nella maniera giusta è assai problematico e molto difficoltoso...
leggere la poetessa Alda Merini strazia il cuore ma non dobbiamo dimenticare che lei riusciva a capire quando cominciavano i periodi d'inferno, le crisi, che alternava a quelli di normalità e grazie alla sua sensibilità e alla sua bravura riusciamo a entrare in quel mondo così tanto disperato

24/1/2024 - 11:33

AUTORE:
AUTRICE Anna Tomeo

IL ricordo delle urla che sentivo quando avevo soltanto 15 anni e non capivo il perché quelle persone urlassero, qualche mia compagna più grande perché ripetente rideva e mi diceva stai tranquilla non succede niente. Ma io tornavo a casa con le urla di quei malati e ne soffrivo. Mi chiedevo perché forse sentono dolore non ci sono medicine tali da farlo passare forse non vogliono stare lì. Quando chiedevo ai professori loro rispondevano vagamente e che a volte il dolore era più forte della cura oppure che nella struttura accanto al nostro edificio scolastico c'era un carcere criminale e dentro c'erano i delinquenti più cattivi e pericolosi da cui stare lontani. C'era vietato persino affacciarsi sul cortile retrostante della scuola e qualcuno invece lo faceva e ci diceva cose buffe che sembravano inventate, a quell'età la fantasia era tale che credevamo a tutto. Ho letto un libro di Ada Merini ed ho capito che la sensibilità di una donna come lei e come tante altre è talmente viva che le peggio torture subite non possono annebbiare la sua anima pura.

24/1/2024 - 10:43

AUTORE:
AUTRICE Sonia

Ho visitato quegli enormi stabili che formavano il manicomio di Volterra e ho ancora i brividi...mi sembrava di sentire le urla e i lamenti...
Ma se non stiamo tutti bene attenti, mi par di capire e di sentire le ventate gelide del della discriminazione, dell'isolamento e della reclusione...sono molto intimorita!

24/1/2024 - 9:20

AUTORE:
AUTRICE Nadia CHIAVERINI

I manicomi di un tempo erano peggiori delle carceri , non c’era alcun rispetto per le persone , spesso considerate alla tregua dei delinquenti, anziché malati da curare. La follia, più che una scelta, per alcuni/e è stata una fuga , nel caso di Ada Merini le ha proprio salvato la vita . La follia, sorella sfortunata della poesia ( Clemens Brentano , poeta romantico tedesco )

24/1/2024 - 9:13

AUTORE:
AUTRICE Luna

Sono e sarò sempre dalla parte della parità e della giustizia della legalita e della non violenza perche' la sopraffazione l'approfitto e lo sfruttamento mi nauseano in qualunque circostanza.
Anche nelle civiltà più antiche chi ha voluto rispettare la donna non ha mancato di farlo, l'esistenza è talmente complicata che poi la storia ha deviato diverse volte deragliando e sta ai presenti vigilare e contribuire a correggere gli enormi svarioni...
Però anche le donne devono...non solo rispettare ma farsi rispettare... non lasciarsi corrompere facilmente dalle false lusinghe e mai farsi comprare!