Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Abbiamo detto e ridetto che la nostra marina sia un Eden, ma per me il vero Eden è l’Olimpo dove vivono gli dei greci e l’umanità si pasce delle sue leggende: provo ad entrarci ascoltando le parole di Zeus nel mormorio della risacca:
“Caro amico mortale, ti ringrazio per l’attenzione che dai al mio mondo, ai miei figli, alle mie amanti e in special modo a Selene, lo so che voi la chiamate quando rossa, verde e bianca, ci mancherebbe siete italioti, altre caprese e perfino bugiarda, ma invece Lei è solo timida e non le piace la notorietà che le dai sul tuo moderno editto e così stamani mi ha chiesto di aiutarla nel vostro appuntamento. Non insistere, smetti di guardare l’orizzonte, non la vedrai, ma ti ho fatto un regalo, voltati e guarda nel laghetto “Pezzo di Auser” e vi troverai uno dei miei grandi amori. Vai ci sei vicino LEDA contro LUNA. Buona giornata se all’altro mio figlio, Apollo-Febo, non gli girano.”
Grazie Dio degli Dei, ora ritorno nel mio mondo.
p.s. i cigni stamattina erano tre, meravigliosi.