none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Paolo Guzzanti
Oggi, 27 gennaio

27/1/2024 - 0:47

Il mondo impiegò anni, non giorni, prima di ammettere l’entità e la natura infernale del delitto consumato non soltanto negli impianti delle camere a gas e dei forni di Auschwitz Birkenau, Mauthausen ma in tutti i territori occupati dai tedeschi, compresa la Risiera di San Saba, in Italia. Quando il mondo ha capito di che genere di delitto si trattasse, i teatri cominciarono a mettere in scena
“Il diario di Anna Frank” tratto dalle pagine di un’adolescente ebrea nascosta con la famiglia in un sottotetto. I nazisti li scoprirono e deportarono il padre Otto, Anna, la madre Edith e la sorella Margot al mattatoio di Bergen-Belsen dove sono seppellite.
Quel diario di una bambina che diventa donna fu la prima vittoria della memoria, poi vennero i libri di Primo Levi e la Shoah diventò il più grande scandalo della Storia non solo per il numero delle vittime ma perché ciascuna delle vittime era in un elenco, un camion, una fila di vagoni piombati verso l’appuntamento con la morte per espiare la colpa di esistere essendo ebrei.
Oggi, 27 gennaio, è il giorno scelto dalla comunità mondiale per ricordare: ricordarci prima di tutto di non dimenticare.
Le nuove generazioni non sanno e non hanno l’obbligo della memoria, mentre chi ha vissuto di più ha il dovere di difendere la verità. La data fu scelta perché il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche si trovarono di fronte al mostruoso impianto di Auschwitz, dei suoi camini fumanti e degli scheletrici sopravvissuti. Il delitto che gli ebrei chiamano Shoah, la catastrofe, non è stato solo una strage (ce ne sono state molte nel secolo scorso) ma il movente in parte soddisfatto di far scomparire un popolo,
una comunità e andando a prendere prima di tutto i bambini e le donne perché bambini e donne rappresentano il futuro.
E lo fecero con una procedura di confisca dell’identità sostituita da un numero, dei vestiti e finalmente della vita. I sei milioni di vittime comprendevano gli omosessuali e i prigionieri di guerra russi. A Roma il Giorno della Memoria è il 16 ottobre, in ricordo della razzia del ghetto di Roma i cui abitanti furono spediti ad Auschwitz.
Il mondo si trovò quindi a dover creare una nuova parola, genocidio, per indicare gli omicidi di massa con cui si intende
sopprimere tutti i membri di una comunità, affinché la comunità stessa scompaia. Ieri la Corte internazionale dell’Aja ha dissennatamente intimato allo Stato ebraico di evitare “atti di genocidio” nei confronti degli abitanti di Gaza, i quali subiscono perdite di vite umane a causa della reazione di Israele dopo gli “atti di genocidio” compiuti il 7 ottobre scorso.
Quel giorno, i carnefici di Hamas entrarono in Israele per bruciare bambini, sventrare donne incinte, impedire anche simbolicamente il futuro di Israele.



























+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

27/1/2024 - 19:37

AUTORE:
Tommaso

Parlo delle parole di Primo Levi e del presidente Mattarella.
Guardi la cartina geografica di Israele, vedrà che tranne la parte del deserto del Negev, il resto è composto da territori collinari e pianure fertili. Al contrario il territorio delle Cisgiordania, destinato ai Palestinesi,è arido e brullo. Territorio tra l'altro in gran parte occupato, e incentivato al farlo, dai coloni Israeliani.
Il famoso deserto del Negev, arido e poco popolato ha due pregi. Uno è che porta al mar Rosso, dove si trova la bellissima città di Elat.
Il secondo che è ricco di basi militari per esercito e aviazione.
Se vuole approfondire la questione israelo/palestinese le consiglio di cercare le parole che ha detto David Grossman, famoso scrittore Israeliano, potrebbero sorprenderla. Buona serata.

27/1/2024 - 13:46

AUTORE:
Luigi

In medio Oriente i perseguitati non sono i palestinesi e gli arabi ma gli ebrei di Israele. E lo sono fin dal 1948 quando l'ONU decise di istituire con la risoluzione 181 due stati per due popoli (Israele accettò anche se gli avevano dato per il 60% terre desertiche) mentre arabi e palestinesi rifiutarono muovendo subito guerra per cancellare il neo nato Stato ebraico.
Ma non avevano tenuto conto che l'esperienza delle persecuzioni naziste aveva forgiato un popolo che reagì e reagisce con forza ai tentativi di cancellarlo.

27/1/2024 - 12:51

AUTORE:
Tommaso

Visto che lei ritiene di saper tutto, voglio risponderle con una frase di Primo Levi, che lei sicuramente conoscerà :
" Ognuno è ebreo di qualcuno, i polacchi sono gli ebrei dei russi e dei tedeschi ".
Successivamente il Manifesto, commentando l'invasione israeliana in Libano citò "ognuno è l'ebreo di qualcuno" e fuori virgolette aggiunse "i palestinesi sono gli ebrei di Israele". Da qui l'attribuzione ( scorretta, ma rende l'idea ) a Primo Levi.
Oppure, se ha avuto il tempo di ascoltare il nostro Presidente della Repubblica, fra una raccolta di carciofi o altro, avrà sentito anche questo:
"Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato."
Buona giornata

27/1/2024 - 8:56

AUTORE:
Osservatore 1

Il 7 ottobre era uno dei primi 4 (quattro) assalti programmati dai capi di Hamas, quindi...
Poi i vigliacchi portandosi dietro i vivi (compreso le teste dei ragazzi congelate per venderle a 10mila euro cadauna) e essere acquattati sotto terra come le talpe mangia radici dei carciofi e finanziati dall'ONU per altri scopi ma deviati tutti i nostri soldi per completare l'opora dei nazisti e...
...anche i bombordamenti degli alleati sulle citta fasciste italiane e naziste tedesche fecero purtroppo pagare a chi non aveva colpa alcuna, ma da quelle città partirono per sottomettere la Russia e poi il mondo intero.
...basta così tanto il sangue da una rapa non esce!

27/1/2024 - 8:41

AUTORE:
Tommaso

Bombardare indiscriminatamente una città, uccidere in poco più di 2 mesi oltre 25 mila persone, la metà bambini, come lo vogliamo chiamare ? Effetto collaterale ? 'Ndo cojo cojo, come dicono i romani ? Non è anche questo impedire il futuro di un popolo, quello Palestinese ?