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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Gianluca Cordella
Russi, il disastro di Avdiivka

29/1/2024 - 10:39

Russi, il disastro di Avdiivka: soldati sterminati mentre tentano di conquistare la città come “regalo elettorale” per Putin
Oltre 13mila tra morti e feriti e 200 mezzi distrutti: la folle strategia dell'esercito di Mosca prima della rielezione dello Zar



Un traguardo da esibire trionfalmente prima delle elezioni presidenziali che si sta invece trasformando in una ossessione che sta richiedendo alla Russia un tributo altissimo di vite umane.

 Avdiivka, la città che non vuole cadere. E che secondo gli analisti sta catalizzando gli sforzi militari di Mosca – come fece Bakhmut a suo tempo – senza alcuna logica di strategia militare. La guerra in Ucraina, ormai è chiaro, è diventata una guerra di logoramento. Sia l'Ucraina che la Russia, lungo la linea del conflitto che attraversa il Paese per oltre 900 chilometri nella parte sud-orientale, conoscono alla perfezione la posizione di tutte le postazioni nemiche e possono attaccarle (e difenderle, ovviamente) senza troppi sforzi. Naturale dunque pensare che l'ago della bilancia bellica penderà alla fine dalla parte di chi avrà più uomini e mezzi da spendere.

Proprio in quest'ottica l'accanimento di Avdiivka, a nord-ovest di Donetsk in mano ai russi, appare privo di senso. Fateria e artiglieria di Mosca insistono per sfondare ma con linee di attacco ampiamente prevedibili per le truppe di Zelensky che, arroccate nella città, stanno infliggendo gravi perdite al Cremlino.

Si parla di 200 carri armati distrutti e di 13mila soldati uccisi o feriti in modo permanente. Secondo il ministero della Difesa britannico, la battaglia per Avdiivka «ha provocato un aumento del 90% delle vittime russe». Che, tuttavia, non hanno fatto guadagnare un solo metro sul campo ai russi.






















 


























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