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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Pisa, 5 febbraio
TE L'AVEVO DETTO
Incontro con la regista Ginevra Elkann

2/2/2024 - 16:28


Lunedì 5 febbraio, ore 20,30
CINECLUB ARSENALE
Vicolo Scaramucci, 2 I Pisa


Regista in sala al Cineclub Arsenale di Pisa per l’incontro con Ginevra Elkann e la proiezione del suo ultimo film Te l'avevo detto, in programma lunedì 5 febbraio alle 20,30. 

 

Regista di grande talento, formatasi al fianco di maestri come Bernardo Bertolucci e Anthony Minghella, e autrice di opere selezionate in Festival come Venezia e Locarno, Ginevra Elkann torna al cinema firmando Te l'avevo detto, ambientato in una Roma in cui piomba un’insolita ondata di caldo in pieno inverno.

 

Elkann sarà ospite dell’Arsenale per incontrare il pubblico in sala al termine della proiezione.

Nel film, interpretato da Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi e Riccardo Scamarcio, Gianna vive nell'ossessione di Pupa, la pornostar che non si è fatta scrupolo di fare sesso con i mariti delle altre. Sua figlia Mia, che si mantiene facendo la badante di un'anziana nobildonna e ha un rapporto bulimico col cibo, cerca di far rispettare alla madre l'ordine restrittivo emanato affinché non continui a stalkerizzare Pupa.


Alla sua seconda prova di regia dopo Magari, Ginevra Elkann racconta una rete di rapporti famigliari disfunzionali, di disturbi alimentari e di ossessioni malsane, ambientato nell'ambiente sociale che conosce meglio, quello dell'alta borghesia.


“Sappiamo che il mondo si sta riscaldando”, si legge nelle note di regia. “Ma siamo così assuefatti ai nostri stili di vita, così accecati da ciò che ci circonda, che non riusciamo a invertire la rotta.

Siamo bloccati in un vortice. Sappiamo che è tutto sbagliato, ma ne siamo schiavi. Ignoriamo la verità in cambio di una felicità temporanea. O almeno è quello che ho provato a fare io.

Durante una calda estate romana, dove tutto si stava sciogliendo intorno a me, mi sono chiesta se il mondo sarebbe stato così per sempre, per sempre caldo, giallo e secco.

È stato allora che ho sentito il bisogno di raccontare questa storia. Quell’estate mi ha ricordato la Bibbia con le sue catastrofi naturali: visioni apocalittiche, invasioni di grilli, animali allo stato brado e peccatori puniti. Ma chi erano questi peccatori? Quelle erano le persone che mi interessavano: i peccatori. Mi interessava il peccato e perché oggi, molto spesso viene considerato malattia. “Te l'avevo detto” parla di questo”.
 
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un'anomala ondata di caldo si impossessa della città.

Nell’arco di due giorni i nostri protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite, abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce.
 
“Ho scelto di ambientare il film a Roma – racconta la regista – perché è la “Città Eterna” e possiede una sorta di solennità e universalità che sento in sintonia con i temi del film.

Questo film è stato scritto durante la pandemia, attraverso infinite chiamate su zoom, in uno stato d’animo sicuramente influenzato da paure che fino a quel momento erano ignote.

È stato realizzato in un mondo che stava cambiando, con mascherine e test covid, pieno di nuove regole e normative.

“Te l'avevo detto” è stato un vero viaggio, viene da luoghi di oscurità, luoghi di dolore, luoghi di amore e luoghi di speranza”.

 
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