Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Speriamo di non essere allo sfinimento (non mio che ce ne vuole!), ma alla vostra sopportazione di questi miei “divertissements” (uso il francese non l’ameriano) cimentandomi con le sestine.
Contentamosi!
Er babbo con du’ bimbi e ssenza moglie,
cor mutuo della ‘asa e ‘na sorella
che mai aveva chéto le su’ voglie
e che rimasta ancora era zzittella,
per sortìcci da tutto ‘ver casotto
sogna di fa’ un ber sei a L’Enalotto.
Er più grande de’ bimbi è ‘nnamorato
d’una mora, la bella Marilena.
Si sente tutto ‘vanto ‘ntremotato
perché la po’ vvedè’ sol doppo cena;
lui di ‘vella bimba è risträotto
che sogna solo la su’ Lena all’otto.
La donna mai ha avuto dell’amori,
ni sembra d’esse’ ‘vella der Taralla
che ‘un ha gïoato mai a ffa’ e' “dottori”
e ni tocca morì’ nsenz’assaggialla.
Allora pe’ carmà’ le pena ar petto
le’ sogna di trovà’ un Un’ a lletto
Sëonda de’ figlioli è ‘na bambina
che l’amïe prendin sempre pe’ fondelli
perché di ‘òrpo un po’ sciaàgnatina,
capello unto e vèste senz’orpelli.
Allora, per ‘un fassi fa’ ddispetto,
sogna du’ ‘atenine e un Anelletto.