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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Intervento di Antonello Piroso
Da “Il Cavaliere Nero” di Virgin Radio

12/2/2024 - 18:31

Da “Il Cavaliere Nero” di Virgin Radio - Intervento di Antonello Piroso


Sto facendo, giuro, training autogeno da stamattina per rimanere calmo, perchè poi con la memoria sono ritornato al clima che si respirava nei famigerati anni 70, quando andava di moda l'impegno e il concerto politico, quando gli artisti dovevano prendere posizione. E se c'erano artisti che non s'inchinavano al politicamente corretto dell'epoca, erano guai seri.
Ricordo le molotov al concerto di Carlos Santana, il processo sul palco a Francesco De Gregori, non lo fecero cantare, lui andò in camerino, lo andarono a prendere (pare che qualcuno avesse pure una pistola) perché si sottoponesse al tribunale del popolo, per cosa? Boh.
Perché non era abbastanza "compagno", faceva pagare il biglietto, o vai a ricordare e a capire per cosa. Una follia. Follia pura. Per fortuna anni archiviati. Stiamo parlando del passato. Però posso confessarvi in tutta sincerità e onestà, e dal profondo del cuore, il fastidio, e dire fastidio è ancora poco, che ho provato ancora stamattina nel leggere una frase imbecille, loffia, intellettualmente scadente: per fortuna che a Sanremo ci sono stati artisti che hanno ricordato i drammi del mondo che ci circonda, che hanno riportato il Festival alla realtà.


Ma che, davero?

Cioè: sul serio dite? C'era bisogno che a Sanremo ci ricordassero la realtà come se giornali, tv, talk show, tg, gli stramaledetti social non fossero pieni tutti i giorni di dibattiti e di contrapposizioni sui trattori, l'ucraina, il medioriente, i vaccini, l'emergenza climatica, l'inflazione...Ma scusate, con tutto il rispetto per l'artista, ma chissenefrega di cosa pensa Dargen D'Amico, chissenefrega di Ghali, con quella parolina buttata lì, "genocidio", così, perché il mood è che bisogna schierarsi, e bisogna stare dalla parte giusta -qualunque sia la parte giusta- buttata lì senza contestualizzare, senza approfondire, ragionando per slogan e frasi fatte, che "chiama" e acchiappa un facile applauso.
Ma poi, scusate, gli altri 28 artisti che a Sanremo si sono limitati a cantare senza il comizietto, cosa sono? Delle me...nte umane? Sono cinici trafficanti di morte? Sono indifferenti alle sciagure e ai mali del mondo?
Macchisenefrega perfino di Teresa Mannino, ottima comica, che si è infilata nella diatriba su John Travolta e il ballo del quaqua, e ha tirato in ballo il fatto che siamo una colonia americana, "lo sappiamo tutti -ha detto- non possiamo parlare perchè siamo sudditi degli Stati Uniti", che se io fossi stato in sala stampa avrei alzato il ditino e avrei detto, scusi dottoressa Mannino, sono d'accordo con lei, ma per capire: lei alla fine della seconda guerra mondiale avrebbe preferito che l'Italia finisse sotto l'influenza sovietica, nell'orbita della dittatura comunista, come la Germania orientale, la polonia, la Cecoslovacchia dove Jan Palach si diede fuoco davanti ai carri armati del Patto di Varsavia, come la rivolta ungherese soppressa nel sangue?
Così, per capire. Perché se tu ti infili su quel terreno lì, poi provochi una reazione uguale e contraria...

Allora per l'anno prossimo facciamo così, siccome è doveroso impegnarsi, lottizziamo il Festival e prevediamo le quote: ci deve essere un cantante vegano, quello che fa l'appello per il fine vita, quello che si batte per il salario minimo, quello preoccupato dalle disfunzioni erettili, o dalla menopausa...e via elencando. Il tutto ovviamente in nome dell'articolo 21 della Costituzione, che garantisce la libertà di espressione.
Quindi, artisti, fate un po' quello che vi pare, ma se possibile limitatevi a cantare, e risparmiateci i pipponi.

Perchè il problema non è che in Italia c'è poca libertà d'espressione, che c'è la censura, che c'è il bavaglio. Il problema è che ce n'è troppa, di libertà d'espressione. Soprattutto quando è fatta fuori contesto, e -tappate le orecchie ai vostri bambini- a caxxo di cane.










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13/2/2024 - 11:21

AUTORE:
Luigi B.

IO invece rimpiago quegli anni 70 quando fra i giovani i problemi sociali e politici erano ben presenti. Non come ora dove domina lo sballo, il divertimento, il disinteresse mentre l'ignoranza (culturale, storica e politica) è portata a vanto.
Si deve parlare solo di canzoni con due guerre alle nostre porte, con vittime giornaliere di civili e militari, davanti ai privilegiati nelle poltroncine dell'Ariston conquistate suon di centinaia o migliaia di euro, sbracciati a toccare il vestito dell'ospite famoso!
Ti piace questo?
Anche tu sei segno dei tempi!

13/2/2024 - 11:02

AUTORE:
Anna Tomeo

caro Antonello sono d'accordo con Marco a parte che ti seguo in radio Virgin ed è quella che ascolto sempre oltre al club radio 2 con Barbarossa la mattina in TV non puoi parlare di politica in un contesto come Sanremo
e condannare le frasi dei cantanti o della Mannino, tra l'altro comica molto brava, parlando di politica . nessuno di loro voleva far politica o prendere voti in più hanno semplicemente formulato una frase in circostanze tremende in cui versa tutto il mondo, visto che eravamo anche in Eurovisione, i cantanti non fanno politica né intrattengono gli ascoltatori della tua radio come te che sei sempre così bravo e informato su tutte le novità che accadono in Italia, la tua è pura critica verso un tipo di spettacolo diverso nel genere di musica che trasmette radio Virgin non siamo inglesi noi altri e non a tutti piace il rock o le tue idee che immancabilmente ascolto quando sei in radio. La canzone Sanremese è canzone italiana per essere rappresentata all'estero in eurovisione e se quest'anno ci rappresenta una ragazza di 22 anni figlia di un altro grande artista ma che non leva nulla a suo padre con il suo genere musicale più giovane e adatto a lei sono sicura che verrà apprezzata all'estero proprio per la sua capacità di fare spettacolo e magari un giorno passerà anche al rock chissà così l'ascolterò in radio Virgin.

12/2/2024 - 18:58

AUTORE:
Marco

...a pipponi pure te non stai male. Che è che ti disturba ? La libertà di espressione ? I cantanti che dicono cose oltre le canzoni ? Il festival ?
Mi pare che fuori contesto tu ci sia andato pure te : che c'entrano gli anni "70 con il festival di oggi.
Contrapporre la guerra fredda alle parole di un artista comica. Bastava averla ascoltata per capire che erano parole funzionali al suo pezzo.
Comunque altri paesi sono finiti sotto l'influenza degli Usa, mica tutti però sono così ossequiosi come noi, specialmente ora con questo governo. Sembra che lei preferisca i paesi che critica, lì la libertà di espressione non è che la fanno a caxxo di cane, non la fanno proprio.