Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Per la prima volta dall’inizio della legislatura ieri maggioranza e opposizioni si sono parlate come si capisce in particolare da Palmerini sul Sole, Meli sul Corsera, Bei su Repubblica, Sorgi su La Stampa, D’Angelo su Avvenire, Fusani sul Riformista, Preziosi sul Domani (d’altronde stanno insieme in un luogo che si chiama Parlamento, cosa di cui spesso ci si dimentica) e non su un tema secondario: la politica estera, la collocazione internazionale dell’Italia.
Non si può che essere lieti su questa riscoperta di una responsabilità comune pur a partire dalla ovvia distinzione di ruoli. Sorge allora spontanea la domanda: perché non anche sull’importante manutenzione costituzionale in corso? Vi è stato un precedente importante, da ripetere su temi come questi : “un patto da riscrivere insieme”, così iniziava la Tesi 1 dell’Ulivo
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