Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
IL MONDO SECONDO TRUMP
Dunque secondo l’ex presidente Usa, in corsa per un nuovo mandato, l’Italia sarebbe tra quei paesi “di delinquenti” che non finanziando a dovere la spesa militare non meritano di essere difesi da un attacco esterno. Con l’Italia, che manca dello 0,36% l’obbiettivo del 2% del Pil per la difesa, ci sono anche la Francia, la Germania e la Spagna, più vicine al target, ma solo ad anni alterni. Di più, lui dice che incoraggerebbe il Cremlino ad attaccare questi paesi e poi “che la Russia faccia di loro il diavolo che vuole”.
Chissà se, nel caso, avvertirà preventivamente Giuseppi, che favorisce da tempo il loro comune amico Putin con le sue proposte di strangolamento dell’Ucraina?
Conte, dopo essere stato il PdC che ha speso di più in armamenti negli ultimi dieci anni, da tempo chiede il disarmo unilaterale dell’Ucraina, che significherebbe l’annessione di Kjiv alla Russia e il lasciapassare a Putin di fare “il diavolo che vuole” in Europa. C’è sintonia tra i tre. Questa dichiarazione di Trump e le sue sciagurate amicizie in occidente incoraggiano Putin che da anni gioca d’azzardo, contando sulla debolezza dell’Europa e fomentando le divisioni interne delle quali sono portatori malsani i populisti e i sovranisti nostrani.
Siamo una colonia americana, sostengono i primi, l’Europa ci è nemica, fanno eco i secondi, sapendo bene che possono dire queste idiozie essendo nati, cresciuti e pasciuti in un sistema democratico che gli consente perfino la libertà di truffare politicamente i loro concittadini. Loro preferirebbero un nuovo ordine mondiale spartitorio tra Trump e Putin. La necessità che l’UE sia più unita e che abbia un sistema di difesa proprio è un obbiettivo prioritario per la nostra libertà e democrazia.
Ora la risposta spetta agli italiani il 9 giugno prossimo.