Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il profumo di mia nonna.
C'è un profumo che spesso ritorna nel cuore
e se chiudo gli occhi ne sento l'odore.
Sa di fiori secchi, di malva e camomilla,
di un fuoco al caminetto che sfavilla,
di mentine, confetti, caramelle,
di zucchero filato e di frittelle.
Sa di latte caldo, di pane inzuppato,
di borotalco e sapone da bucato,
di lenzuola ricamate sopra il letto,
di presine lavorate all'uncinetto.
Sa di un gatto accovacciato al davanzale,
di una calza rammendata col ditale,
di un rosario nella mano rugosa, di una preghiera lunga e silenziosa.
Sa di polvere che cade dalle stelle
in un cielo di sogni a catinelle.
Sa di un tempo che lentamente scorreva
e in ogni attimo un dono racchiudeva.
Sa di quella bambina che, oggi, in una foto sbiadita,
cerca ancora la sua nonna nella vita.
-Angela Rosa Nigro