Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Piove, il Serchio intorba.
Per i migliarinesi la torba non è quella del lago di Massaciuccoli, quel deposito composto da resti vegetali sprofondati e impregnati d'acqua che essiccata può diventare combustibile, è il bel color marrone che il fiume prende dopo abbondanti piogge in quel di Lucca, quel colore che richiama più del rosso ai tori e che scatena la corsa alla “costruzione” della mazzacchera, quell’opera d’arte piscatoria e che fece dire al creatore: fiat lombricus ad masacaras.Non ci credete, fu solo la nascita dell’Enel!Noi continuiamo con il vernacolo che non va buttato alla discarica dell'italiano e neanche messo in cantera di fondo.
Umori e bruciori
Bene! ‘r cielo piscetta già ‘n goccino,
er merlo ‘n terra ha ‘nviato a raspettà’
‘nder mentre er bécio arza su ‘r capino
che funit’ha ‘r su’ lavoro a ttrapanà’.
Ma Pruvio giù arrovescia la massaia;
doventa tutto mòta ‘nun baleno:
un lago ‘ndove prima c’era ll’aia,
pare ll’acquaio un fiume tutto pieno.
“Boia, le penne! Povero meschino!
‘r mangià’, er nidio, la ‘ovata orba
se ‘r cielo ‘un passa svèrto sur bellino".
“Piangete voi? E a mme, s’entorba?
Pe’ lla pesca mi stiaffano un filino …
in ‘vella parte opposta della ‘hiorba!”