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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Cristiana Torti
CACCIA TRA LE CASE A COLTANO. CHI AUTORIZZA E CHI CONTROLLA?

11/3/2024 - 16:40

COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO                       
 
CACCIA TRA LE CASE A COLTANO. CHI AUTORIZZA E CHI CONTROLLA?


Sono arrivati prima delle 10, una dozzina di auto, una ventina di cacciatori, giubbotti giallo fluo e fucili in spalla, parecchi cani abbaianti al seguito. I residenti di via Campo dall’Orzo a Coltano hanno iniziato così la domenica. Non l’hanno presa niente bene: il frastuono, dopo averli svegliati e fatti uscire di casa, ha spaventato gli animali domestici, soprattutto alcuni cavalli custoditi vicino alle abitazioni, e qualche puledra ha rischiato di ferirsi mentre cercava di fuggire dai recinti.
Le domande sono state immediate: perché cacciate vicino alle abitazioni? Che battuta è, visto che la caccia è chiusa?

La risposta dei cacciatori è stata corale: “rivolgetevi alle guardie forestali, loro hanno il permesso”.  La frase, del tutto insoddisfacente, ha aperto la strada a molte altre domande: se la battuta era autorizzata, di cosa si trattava e a quali animali si sparava?  E perché non era stata diramata nessuna informazione né segnalazione?  Stando a quanto affermato dai cacciatori, solo le guardie forestali avevano il permesso. Dunque gli altri cacciatori si erano aggregati? Per quale ragione? Era consentito?
Certo è che al primo telefonino alzato per fotografare le targhe, tutti se ne sono andati precipitosamente. L’anno scorso di questi tempi, ricordano i coltanesi, fu attuata una caccia alla volpe. Si trattava di questo? Molti elementi non sono chiari.

Prima di tutto c’è da capire perché ci si preparasse a sparare in un’area vicina alle abitazioni e se si stessero rispettando le distanze regolamentari; in secondo luogo, sarebbe opportuno sapere se si trattava di una battuta autorizzata e chi di preciso potesse parteciparvi.

Nel caso si fosse trattato di una caccia alla volpe, c’è da chiedersi quale mai fosse il motivo. Non sembra che a Coltano ci sia una sovrappopolazione di volpi, né si sono verificate lamentele per incursioni in pollai, magari chiusi male. Secondo il piano regionale di contenimento della fauna selvatica, prima di intervenire bisogna dimostrare che esiste un problema di sovrappopolazione.
A riprova di una situazione nei fatti di deregulation, alcuni giorni fa è stato trovato in un giardino un falchetto impallinato ad un’ala. Coltano, va ricordato, si trova in un’area del Parco MSRM, nel quale la fauna dovrebbe essere più tutelata. In attesa di chiarimenti, sono state inviate segnalazioni alla polizia provinciale, ai carabinieri forestali e al Parco stesso.

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