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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Di Giorgio Provinciali
Fronte stabilizzato

13/3/2024 - 22:53

Fronte stabilizzato

 

Kyiv – Come recentemente sottolineato da Zelenskyj in un’intervista rilasciata a “Le Monde” e BFM TV, la situazione al fronte è decisamente diversa rispetto a qualche tempo fa.

L’Ucraina è riuscita a stabilizzare le proprie posizioni praticamente su tutti i versanti, continuando a macinare una quantità impressionante di carne russa: mille unità al giorno è infatti ormai la media delle perdite nemiche, che costringono Putin a ritmi di mobilitazione assurdi.Il governo ucraino ha avviato la disposizione di denti di drago su almeno tre file lungo tutta la linea di fronte. A Nord sono stati sventati tutti i tentativi di sabotaggio russi oltre i confini di Stato. Alcuni soldati dei reparti speciali russi sono stati catturati e le immagini satellitari hanno mostrato il progressivo allontanamento del contingente nemico dalle zone di confine con la Bielorussia, rendendo improbabile un nuovo sfondamento verso Kyiv e Chernihiv.Sul fronte di Sumy proprio ieri un gruppo d’incursori ucraini ha respinto l’ultimo tentativo nemico d’avvicinare i propri tank al confine e ora l’iniziativa è tornata alle legioni partigiane russe. Bombardate dagli Uav ucraini (che hanno nuovamente colpito depositi di carburante e di munizioni), le regioni di Briansk, Kursk e Belgorod sono state infatti nuovamente attraversate dai blindati delle Legioni LSR ‘Russia Libera’ e RDK dei volontari russi, che col battaglione siberiano operano come unità indipendenti e hanno annunciato l’inizio della campagna primaverile di liberazione.

A Est l’offensiva russa è finita. Conquistate le macerie d’Avdiivka, difficilmente gli occupanti riusciranno ad avanzare oltre le linee ucraine. La disposizione su quel versante della miglior contraerea occidentale ha consentito all’Ucraina d’abbattere un gran numero d’aerei russi, tanto da costringere Mosca all’impiego di munizioni circuitanti o missili sparati da terra. Sul fronte Sud le Forze Armate ucraine sono infine riuscite a difendere i guadagni territoriali ottenuti la scorsa estate: nonostante le frequenti spinte da Novoprokopivka e Verbove, le truppe russe non sono riuscite ad avanzare in direzione di Robotyne se non di qualche centinaio di metri e solo a Est.

Persino a Krynky, stoicamente, l’Ucraina è riuscita a mantenere le posizioni riconquistate oltre la sponda Est del Dnipro. Su questi ultimi due versanti i russi impiegano ormai sempre più frequentemente il gas. Droni armati con granate lacrimogene sorvolano continuamente le postazioni ucraine inondandole di sostanze chimiche soffocanti come la cloropicrina. Sebbene tali attacchi non siano una novità (nelle riprese effettuate con Alla Perdei per questo giornale ho più volte registrato la presenza di maschere anti gas anche sul versante Est), l’intensità con cui vengono impiegati da almeno un mese lungo tutto il fronte di Zaporizhzhia sta iniziando a caratterizzarlo come uno dei più drammatici di tutta la guerra.

A causa delle piccole dimensioni della sua molecola, la cloropicrina è infatti spesso in grado di ‘bucare’ le barriere opposte dalle maschere a gas: basta inalarne i vapori per qualche minuto per rischiare l’edema polmonare e la morte. Per renderla ancor più letale, pare che i russi la stiano legando ad altre sostanze altamente tossiche e soffocanti, rendendo i composti di quelle armi chimiche ancor più persistenti e letali.Lo sforzo disumano compiuto dai soldati ucraini al fronte è a dir poco eroico.

L’Ucraina resiste da 748 giorni contro ogni tipo d’attacco e continua a infliggere danni consistenti alla flotta aereo-marittima russa. Dopo aver subito una serie di umilianti sconfitte sul Mar Nero, Putin ha licenziato l’ammiraglio Nikolai Evmenov (che guidava dal 2019 la Marina Militare russa), sostituendolo con Aleksandr Moiseev, comandante della flotta settentrionale.«L’Ucraina non ha bisogno di truppe straniere sul proprio territorio ma non è contraria agl’istruttori»: Zelenskyj risponde così alle recenti aperture alleate in tal senso, chiudendo tuttavia ogni porta a qualsiasi forma di ‘congelamento’ del conflitto, che non significherebbe altro che una boccata d’ossigeno per Putin.

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