Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Questo ti avrebbe fatto incavolare!
La pesca dell’anguilla:
“ è confermato anche per il 2024 il divieto della pesca ricreativa (cioè sportiva ovvero non professionale) ed è confermato il blocco totale della pesca, anche professionale, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.”
Regolamento (UE) 2024/259 del 10 gennaio 2024
“azz!”
…e mio padre, uno dei più grandi anguillari della zona, mi diceva: “al primo tono di marzo l’anguilla spicca il salto”, riferendosi alla discesa al mare delle mature, quelle dette di “calata”, quelle che avevano cambiato il nero della pelle della schiena in un azzurro dorato carico contrapposto ad un bianco avorio nella parte inferiore, la pancia, e le pinne branchiali, quasi sconosciute, erano cresciute a dismisura tanto che Lui diceva che “le anguille avevano messo le orecchie”, tutte attirate alla migrazione “creativa”, tutte insieme da ogni fiume o torrente italiano per andare a godere e morire in un mare lontanissimo e con un non tanto attraente nome.
Oggi è la Tua festa Babbo e io pescherò per te un bel mugginone e anche se non lo prenderò sarà una scusa per essere in Serchio con Te e risentirò i tuoi brontolii o assaporerò i silenzi che ci accompagnavano a mezze giornate.
Sono cresciuto e mi son messo a scrivere sincere amorose bischerate e te ne dedico una:
L’ùtimo pescatore
Dice mi’ pà c’ha fatto un sogno strano,
non come fan ‘vell’artri drento ‘r crino,
di notte, cor cortrone e cor cardáno,
ma quando e a pescà’ ‘n Serchio ner barchino.
“Mentre cercavo e ragni nell’Oncino,
che ci stan come cardellini ar pero,
ti sbrigo, proprio canto ‘r sugherino,
tre amici che mi parlino dar vero.
Erardo con Antenore e Danilo
mi fanno: Dai Neno, dai, vien via,
qui si pesca senz’amo e senza filo,
‘un ti si dice certo ‘na bugia.
Qui ‘un c’è chi létia e chi spillàcchera,
si pesca sempre come pesca ‘r Ghiara
che ne’ fossi se ne va a mmazzàcchera
cor sole arto e ll’acqua bella ‘hiara.
S’è vvero ch’alle Prata gliè più bbello,
senti bimbo cos’ ar tempo dovi fa’:
‘ndella ‘assa ci vò cann’e mulinello,
lenze e ppiombi, ‘ baini no, e c’en di già!
Ma nini, sono stítio, e tte lo sai!
‘Vando sèri ‘r coperchio, fa ppianino,
metti le ‘òse bene, ‘un si sa mmai
‘un avesse a troncammisi ‘r cimino!”
Auguri Babbo, nella tua ultima “baracca” ci avrai senz’altro trovato quello che volevi, c’era anche un bussolo di bèci, scusa, di béci, un ombrello d’incerato e du’ piombi, di quelli che facevi per la mazzacchera e che mamma brontolava perché il piombo fuso puzzava e poi te usavi i pentolini come crogioli così, caso mai schiantasse il Serchio, c’è tutto bellecchepronto!
Come si sta lassù? C’è il Serchio?
C’è per forza, l’hai sempre detto che il Serchio è un Paradiso!