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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

Da quel poco che capisco, leggendo i giornali, mi .....
. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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Auguri Babbo

19/3/2024 - 6:31

Questo ti avrebbe fatto incavolare!

La pesca dell’anguilla:
“ è confermato anche per il 2024 il divieto della pesca ricreativa (cioè sportiva ovvero non professionale) ed è confermato il blocco totale della pesca, anche professionale, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.”
 Regolamento (UE) 2024/259 del 10 gennaio 2024

 

“azz!”
…e mio padre, uno dei più grandi anguillari della zona, mi diceva: “al primo tono di marzo l’anguilla spicca il salto”, riferendosi alla discesa al mare delle mature, quelle dette di “calata”, quelle che avevano cambiato il nero della pelle della schiena in un azzurro dorato carico contrapposto  ad un bianco avorio nella parte inferiore, la pancia, e le pinne branchiali, quasi sconosciute, erano cresciute a dismisura tanto che Lui  diceva che “le anguille avevano messo le orecchie”, tutte attirate alla migrazione “creativa”, tutte insieme da ogni fiume o torrente italiano per andare a godere e morire in un mare lontanissimo e con un non tanto attraente nome.
Oggi è la Tua festa Babbo e io pescherò per te un bel mugginone e anche se non lo prenderò sarà una scusa per essere in Serchio con Te e risentirò i tuoi brontolii o assaporerò i silenzi che ci accompagnavano a mezze giornate.
Sono cresciuto e mi son messo a scrivere sincere amorose bischerate e te ne dedico una:

 

L’ùtimo pescatore
 
Dice mi’ pà c’ha fatto un sogno strano,
non come fan ‘vell’artri drento ‘r crino,
di notte, cor cortrone e cor cardáno, 
ma quando e a pescà’ ‘n Serchio ner barchino.
 
“Mentre cercavo e ragni nell’Oncino,
 che ci stan come cardellini ar pero,
ti sbrigo, proprio canto ‘r sugherino,
tre amici che mi parlino dar vero.
 
Erardo con Antenore e Danilo
mi fanno: Dai Neno, dai, vien via,
 qui si pesca senz’amo e senza filo,
‘un ti si dice certo ‘na bugia.
 
Qui ‘un c’è chi létia e chi spillàcchera,
 si pesca sempre come pesca ‘r Ghiara
 che ne’ fossi se ne va a mmazzàcchera
 cor sole arto e ll’acqua bella ‘hiara.
 
S’è vvero ch’alle Prata gliè più bbello,
 senti bimbo cos’ ar tempo dovi fa’:
‘ndella ‘assa ci vò cann’e mulinello,
lenze e ppiombi, ‘ baini no, e c’en di già!
 
Ma nini, sono stítio, e tte lo sai!
‘Vando sèri ‘r coperchio, fa ppianino,
 metti le ‘òse bene, ‘un si sa mmai
 ‘un avesse a troncammisi ‘r cimino!”  

 
Auguri Babbo, nella tua ultima “baracca” ci avrai senz’altro trovato quello che volevi, c’era anche un bussolo di bèci, scusa, di béci, un ombrello d’incerato e du’ piombi, di quelli che facevi per la mazzacchera e che mamma brontolava perché il piombo fuso puzzava e poi te usavi i pentolini come crogioli così, caso mai schiantasse il Serchio, c’è tutto bellecchepronto!


Come si sta lassù? C’è il Serchio?


C’è per forza, l’hai sempre detto che il Serchio è un Paradiso!

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20/3/2024 - 10:31

AUTORE:
Manù

Carissimo, dici che il bello ha ancora da venì e ammiro il tuo incommensurabile ottimismo ma mi sa che stavolta esageri!
Almenoche' magamaghella dispensatrice di sogni e chimere .....

19/3/2024 - 12:58

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

In una generazione sola si rimarrebbe inespressi come un sindaco eletto a man bassa ma che per legge(?) debba fare un solo mandato.
Non è detto che tutti noi siamo chiamati ad essere replicanti come fossimo la dinastia Kim Il Sung-nonno-padre-figlio e figlia del figlio gia predestinata se ha la sfortuna "dirrei" come disse Antonio.

Ma veniamo a noiartri: i Chiubotti per forza maggiore non imparreranno mai a nfilà e beci per la mazzacchera; si lo possino fa per poi matter la foto su "io tube" come feci io facendo una rete da cee con la relativa 'assetta da cee con un quadratino di rete per colà ll'acqua e la lanterna presa dal fabbretto a Nodia (Nodica) ed ora gliè li ad arruggini, sol perchè era il tutto un ricordo fotografico della Nostra pesca preferita; cee d'invero e poi mazzacchere a sdeo nSerchio, ne fossi di Fugata e ghietro 'asa.

Mi pa' che ora avrebbe anni n°126 non mi insegnò per gnente a pescà le cee; Lui c'aveva una rete piccina ma pesa come un sacco di 60 ili di granturco e sosteneva: un'accore stacci tutta la notte a pescà, basta una retatella corma (corma=piena zibilla) e vienì via... come quella vorta che lui e Fredo del Lelli detto Cendere le portonno a casa a bigongiate e le ndenno a vendere a Viareggio colla 'avalla e rbaroccio e quelle che avanzonno ci fenno la soppressata; si, mi disse; si lessonno si missero ne sacchetti di iuta con la buccia d'arancio e limone, prezemolo, aglio, peperoncino, pepe e sale e poi tagliate e fettine; come la soppressata appunto e ci si faceva 'olazione...
...Ma questo succedeva prima degli anni 30/40, io son nato per sbaglio il 21/2/47 alle nove dopocena, ma mpopò di mondo pre industriale l'ho vissuto anch'io e le cee, l'anguille anche "perepolli" la mi parte l'ho presa.

Io, Chiube, Paolo del Marradini siamo ormai la mente storica del tempo che fu n'Vardiserchio, ma, senza rimpianti, ir bello ha ancora da vienì🤗

19/3/2024 - 11:52

AUTORE:
Giosy

Volevo spendere due parole per quei papà non più di primo pelo che lo sono diventati, perche' è di moda o per svista oppure per costrizione, dal momento che le coppie si sistemano, quando va bene, non certo in età propriamente giovanile.
Ma ci sono anche quelli che procreano in secondi e terzi letti...
Questo esecito di papà attempati, praticamente di papà-nonni che si sciolgono come burro al calore, mi fanno tenerezza e mi commuovono...auguro loro di poterseli godere più a lungo possibile, di restare in buona salute, e di instaurarci un rapporto costruttivo, ovviamente per il loro bene e per quello dei rispettivi figli!

19/3/2024 - 8:49

AUTORE:
Sonia

I babbi di una volta erano "pluripuzzoni" perche' sapevano fare di tutto e chi ce li teneva fermi?
Il mio pareva Archimede pitagorico:una la faceva e una la pensava!
A portare la pagnotta in tavola ci pensava fisicamente la mamma ma a procurarcela ci pensava lui...ed è stato capace di guadagnassi du' bicci fino alla fine!
Aveva patito tanta fame, in una famigliona e con il suo babbo, bravo falegname, che i fascisti gli impedivano di lavorare perche' dissidente...caro bisnonno Disarmo da cui è nato Libero...e saltando una generazione...a dicembre è nato un altro Libero che ora ha tre mesi ed è un amore!
Ci siamo stupiti quando mio figlio ha scelto questo nome, e mi raccontava che alcuni giorni fa ha sentito un altro babbo chiamare il suo bambino mentre giocava...così gli ha detto:"Ho capito bene o si chiama Libero come il mio?"
E lui ha risposto sì, e in città ce ne sono altri tre e una bambina che si chiama Libera"...