none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Mario Lavia
Veti, vidi, vici-Il modello lucano segna la rottura (definitiva?) di Renzi e Calenda col Pd

19/3/2024 - 8:53

Veti, vidi, vici-Il modello lucano segna la rottura (definitiva?) di Renzi e Calenda col Pd

La decisione di Matteo Renzi e di Carlo Calenda di appoggiare il candidato della destra in Basilicata, anche per i niet della sinistra all’ex Terzo Polo, potrebbe creare un solco insanabile col Partito democratico, che reagirà con posizioni sempre più populiste e legandosi al Movimento 5 stelle

La scelta prima di Matteo Renzi e poi di Carlo Calenda di appoggiare il candidato della destra in Basilicata Vito Bardi rischia di allargare in modo molto serio la distanza tra l’ex Terzo polo e il Partito democratico.

È presto per dire se si tratti di qualcosa di definitivo ma è difficile derubricare la vicenda esclusivamente a episodio locale, perché per il modo con cui si è sviluppata la rottura è inevitabile che i rapporti siano destinati a inasprirsi. Il Pd ci ha messo del suo subendo i veti di Giuseppe Conte che è sempre all’origine di tutti i mali.
Se il distacco tra Pd, Azione e Italia viva diventasse irrimediabile il vantaggio sarebbe tutto per il centrodestra – anzi: la destra – giacché, come si è visto in Sardegna, in un sistema bipolare non c’è molto spazio per forze che non vogliono stare né di qua né di là. In Basilicata già prima, ma soprattutto dopo la scelta di Italia viva e poi di Azione, il vantaggio politico di Bardi è forte – vedremo se lo sarà anche nelle urne – e hanno buon gioco gli esponenti della destra a maramaldeggiare: il campo largo lo abbiamo fatto noi. 
Renzi e Calenda, disgustati, non senza ragione, dai pasticci combinati dal Pd in Basilicata, dicono di guardare al valore del candidato (per la verità, almeno Renzi, si era espresso a favore di Bardi prima che si conoscesse il nome del centrosinistra, Piero Marrese), e dunque via libera al candidato della destra. Italia viva fece così anche quando per esempio appoggiò Marco Bucci a Genova: «Scegliamo il meglio», disse allora il leader di Italia viva. 

La questione però è se la scelta del nome da appoggiare debba anche tenere conto del contesto politico generale nel quale cade questa o quella elezione. Bucci venne rieletto quando la situazione politica era in movimento e del tutto aperta mentre oggi al governo c’è una destra che Renzi e Calenda contrastano dall’opposizione, ed è chiarissimo che ogni sua vittoria alle regionali o comunali viene letta come un successo di Meloni e Salvini (e quel Antonio Tajani a cui Renzi vuole fare concorrenza). 
Insomma, bisogna chiedersi quali possono essere le ripercussioni di una eventuale vittoria della destra non solo sul piano locale ma anche su quello generale: è una legge che tutti i politici conoscono. Senza contare il piano dell’immagine: davvero non vorremmo vedere (e non vedremo) Renzi e Calenda sul palco con i capi della destra. 
Ma la questione ancora più importante è quella che si diceva all’inizio. Se l’ex Terzo polo comincia a trovarsi più a suo agio con la destra che con il Pd è automatico che quest’ultimo rinculerà sempre più su posizioni populiste e arroccate, prigioniero dell’alleanza con Giuseppe Conte, non essendoci più gli altri. È il gatto che si morde la coda. Oggi in Basilicata, domani in Italia. Sarebbe lo scenario peggiore, che sta a tutti gli interessati scongiurare prima che sia troppo tardi.

 








+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

20/3/2024 - 23:41

AUTORE:
Dispetto

...che se del mestiere ma praticamente mi dai ragione. Nei piccoli paesi l' imbucato lo vedi subito e lo puoi anche fermare. Nelle città è moooolllttto più difficile, difatti ci furono tante polemiche su gruppi di immigrati portati a votare a Roma e Napoli.
Comunque per la prima elezione di Prodi con l'ulivo, 1996, le primarie non furono fatte. Le prime furono nel 2005,con l' Unione, per le elezioni del 2006, con Prodi, e non c'era il PDS ma i Ds.
Il tanto bistrattato Toninelli resta comunque quello che ha firmato il decreto Genova per la costruzione del nuovo ponte di Renzo Piano. Il governo di allora, Lega-5Stelle, nomino' Bucci, sindaco di Genova, commissario alla ricostruzione. Il ristorante e il parco giochi erano e sono previsti SOTTO il ponte non sopra.
Io le cose le vedo dall'esterno, però le vedo.
Notte

20/3/2024 - 19:03

AUTORE:
BdB

Da iscritto allo stesso partito da 54 anni non credi mi sia capitato qualche volta di essere rappresentante di lista?
Per l'elezione di Prodi non a segretario PD ma come candidato presidente del Consiglio dei Ministri c'era la coda li al mio seggio migliarinese e finimmo le schede fornite dalla Federazione PDS e le ciclostilammo per far votare tutti ed all'epoca i candidati maggiori erano Prodi per il mio partito e Bertinotti per RC.
Tutti conosciuti o conoscenti? certo che no, ma, un ma c'è sempre nella massa dei pesci ci può anche stare un polpo che pesce non sembrerebbe, ma stavolta a chi veniva al seggio per le primarie (pochi) ma bastavano/bastarono pochi "pesci diversi" a fare di un cacciucco una zuppa con pan bagnato.
Votai Bonaccini ma non son bonacciniano, non avrei votato Paola De Micheli perchè da ministra delle infrastrutture chiedeva che sul ponte dello stretto di Messina ci fosse anche una pista ciclabile e di Toninelli in Italia ne è bastato uno solo; voleva ristoranti e giochini per i bimbi sul ponte di Genova e Renzo Piano lo mandò a spigare come io la De Micheli e anticamente votai Cuperlo convintamente e non Renzi perchè non lo conoscevo.

Il tutto per dirti: io son del mestiere, e le cose le vedo dall'interno: altri non so!
Ave

20/3/2024 - 17:40

AUTORE:
Dispetto

...che sono assurde, che ci vadano 6 milioni di persone o solo 1. L'inquinamento di persone non legate al partito ci sarà sempre. Tanto tanto nei piccoli paesi dove tutti si conoscono, e quindi un elettore di destra lo sgami subito, ma nelle grandi città chi controlla ? Che sono sbagliate ( meglio ? ) è insito anche nel tuo scritto. Se votavano solo gli iscritti segretario Pd era Bonaccini. Sapete farvi male da soli...
Per capire : i veltroniani e i renziani rientravano a pieno titolo nel Pd mentre quelli di Art1 e Leu no ? Strano, avevo letto che il Pd era nato dalla fusione di 2 storie politiche diverse...

20/3/2024 - 17:02

AUTORE:
Bertelli

Il ragionier Cerasa non si smentisce mai. Invece di fare il suo mestiere, che dovrebbe essere il giornalista, spara opinioni a casaccio senza conoscere di quello che scrive. In merito alla seconda foto, pensiero prismatico ( sic ), la realtà lo sbugiarda alla grande. Di seguito quello che ha dichiarato Domenico Lacerenza dopo aver ritirato la sua candidatura proposta dal Pd della Basilicata e sostenuta dai 5Stelle lucani :
" Dopo un’attenta riflessione voglio comunicare la mia rinuncia alla candidatura a presidente della Regione Basilicata”.“È una decisione – spiega Lacerenza nel suo comunicato – presa con assoluta serenità e anche nell’interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi. Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito”. Un chiaro riferimento ai “no” arrivati da Marcello Pittella e Azione, che hanno azzoppato sul nascere la sua corsa alla Regione. Eppure, sottolinea sempre Lacerenza, l’appoggio dei vertici Pd e M5s era stato netto: “In ogni caso voglio che lo spirito che ha portato alla proposta che ho ricevuto, cioè la ricerca dell’unità dei moderati e progressisti e l’offerta di una coalizione capace di battere il centro destra in Basilicata, sia preservato, e per questo faccio un passo indietro. Lo devo anche alla mia storia professionale e per rispetto alla comunità dei lucani. Ringrazio – ha concluso l’oculista – quanti hanno espresso fiducia nei miei confronti, e in particolare Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Chiorazzo“.
Caro ragionier Cerasa, mi sa che ti si è allagato il tuo di campo....impraticabile.

20/3/2024 - 16:54

AUTORE:
BdB

Con le primarie di Prodi ci furono 6 milioni di voti: 4 e mezzo per Romano Prodi ed 1 e mezzo per Fausto Bertinotti.
Poi per Veltroni e Renzi i voti primari furono meno ma sempre di mulioni di persone mobilitate.
Gli ultimi 4 candidati PD Sclein, De Micheli, Cuperlo e Bonaccini non arrivarono ad un milione e quindi fu gioco facile l'inquinamento del voto fatto dai passanti e gente interessata sia a sinistra che a destra con i 5+ smuovere 5/10 votanti fra gli 8mila comuni italiani per fare in modo di annientare il voto positivo per Bonaccini che prendendo il 52% e quindi segretario eletto dai suoi e che fra "i suoi" ci fossero stati anche tanti liberaldemocratici veltroniani, renziani che rientravano a pieno titolo nel loro Partito Democratico; invece son rientrati gli Art1/LeU vecchi comunisti e quanche cinquino come si è visto nelle ultime votazioni parziali nelle regioni dove il PD tiene o aumenta a scapito dei "cinquini" che erano usciti dal PD per approdare al grillismo e....
...poi l'esame del voto andrebbe sempre fatto ad ogni votazione locale e mondiale.

20/3/2024 - 15:00

AUTORE:
Dispetto

...Schlein deve saldare un debito non so, non mi pare, altrimenti tutti i segretari Dem avevano da saldare. So però che le primarie come le fa il PD sono assurde. Il segretario di un partito lo devono scegliere gli iscritti.

20/3/2024 - 11:45

AUTORE:
Concreto

Dopo aver vinto le primarie APERTE del PD, con il contributo determinante del voto altrui a "dispetto" dei voti degli iscritti e dei circoli, e' sempre in attesa del placet di Giuseppe e soci.
Credo che sarà un periodo di.... ricerca...." per vedere l'effetto che fa".
Auguri!!!

19/3/2024 - 22:05

AUTORE:
Dispetto

...che faccio non ti deve angustiare, sono una persona libera, faccio e dico quello che voglio. Solo una cosa mi impongo, la coerenza. Il tuo problema è che da ieri i tuoi beniamini ti hanno portato nel campo più che largo del centrodestra e questo ti turba. Vorrà dire che sarete importanti per far vincere i leghisti e i fascisti. Oppure state mettendo la prima pietra per il futuro partito di centro : ciak, Azione..Forza Italia Viva.
Capita quando ci si crede i migliori...
Ricorda a giugno, alle europee, si vota con il proporzionale...

19/3/2024 - 20:39

AUTORE:
BdB - amico di Enzo Rametti

...il retrovisore, poi ti ritrovi un bel platano li sul ciglio stradale stmpato in faccia.
Ci godi come un papero a prendere per il bavero i cosiddetti partitini, ma sappi che: il partito Radicale di Pannella/Bonino rese possibile il governo Berlusconi, cosi come prima di loro il partito repubblicano di Giovanni Spadolini che assunse la responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana e sai perchè?
Perchè alla DC e compagnia cantante gli mancava quel 4% detenuto dal "partitello repubblicano" per avere la maggioranza governativa e la DC non era cogliombera come il PD lettiano che rinunciando ad avere nel campo largo Italia Viva (specialmente al senato) Lameloni non avrebbe avuto maggioranza e quindi potevamo usufruire ancora del SuperMario a Chigi.
Apparte l'indeterminante Carlo Calenda che anche se non esisteva nessuno se ne accorgeva ma, nei cosiddetti partitelli alle volte ci sono forze telluriche spaventosote.
...domandare all'altro Matteo, non Matteo Richetti, Matteo Lepore, Matteo Ferrucci, Matteo Orfini ma Matteo Salvini; quello che dal Papeete una notte di mezza estate chiese pieni poteri e...Matteo Renzi lo mandò a casa e così dal suo 40% che con nuove elezioni, con il "rosatellum" poteva vincere da solo ed ora si ritrova ad una sola cifra sotto FI senza il berlusca; evisto come si fa presto a ritrovarsi fra i cosiddetti partitelli -tipo Conte- in elezioni zonali.
A proposito anche il Conte 2 non divenne Conte 3 sempre a causa "del solito partitello" determinante.
E nel giugno prossimo? Mai dire mai!
Poi vederemo disse Giannino del Ciati.

Ergo di scontato non c'è ni-e-nte e se vuoi gufare, gufa! e se la cosa ti diverte; gufa pure dalla mattina per la guazza a buio strinto ed anche sperare come hai fatto te e D'Alema di far fuori il fiorentino per via giudiziaria avete fallito alla grandissima perchè il tempo è galantuomo ed alla mia televisione ho sentito che la Giustizia ha liberato in una botta sola Enzo Remetti, su pà, su mà, la su sorella il su cognato, l'editore del Riformista, il Lotti ed hanno ngabbiato i due mestatori graduati e pilotati da giudice Wudkoc o come si chiama.
Ma sappi che con i se ed i ma non si fa la storia ed il cosiddetto centro sinistra oggi è dato al 19,8% (uno uno su 5 elettori) e non determina un bel niente...purtopppo.
bona.

19/3/2024 - 19:30

AUTORE:
Dispetto

...li saltava Nino Castelnuovo quando faceva la pubblicità dell'olio Cuore. Qui il salto lo fanno i gruppi dirigenti di due partitini, personali, che finalmente hanno detto quello che sono. 2 partitini di centro che guardano a destra. D'altra parte lo avevano già fatto in Lombardia sostenendo la candidatura Moratti, e tutti sappiamo come andò a finire, quindi niente di nuovo. Speriamo solo che continuino in quella direzione e che i dirigenti di centrosinistra lo capiscano una buona volta.
A Marie' d'ora in avanti ti toccherà arrampicarti sugli specchi...

19/3/2024 - 11:14

AUTORE:
BdB

...si saltano agevolmente gli steccati e succede per merito acquisito sul campo.
Vedi Bucci a Genova che in poco tempo e senza tante chiacchiere ha dato il via con Renzo Piano a quel meraviglioso ponte anche in tempo di pandemia.
Anche a Vecchiano l'Angori bis passò dal 46% al 65%, anche con meno votanti causa pandemia in corso ed ebbe 860 voti in più e le cosiddette destre 1200 in meno che poi alcuni a livello nazionale "forse" ritorneranno sui loro passi.