Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
DECALOGO DELLA BISTECCA ALLA FIORENTINA
1- Sotto le 3 dita, l’è una braciola. La mono porzione la ‘unn’esiste.
2- La Bistecca l’è a T, filetto e controfiletto, altrimenti la si chiama costata.
3- Deve essere ben frollata, bella scura…oh seguitate a comprare quei troiai anemici.
4- Deve cocere sulla brace ardente, no sulla griglietta da sopravvivenza che vu usate a i’ campeggio a Donoratico.
5- La ‘un va marinata prima, l’è da americani, ne lavata, l’è belle pulita.
6- Prima di cocella la deve stare a temperatura ambiente, ‘un deve essere diaccia di frigo, ‘unn’è mica una birra.
7- Gli si fa fare un 5 e 5 da parte a parte, a regola d’arte. Poi sull’osso. Cottura a i’ sangue, ogni variante l’è sacrilegio e tradimento.
8- ‘Un si buca colla forchetta, la perde i’ succo.
9- I’ limone l’è per i’ pesce.
10- Aprite una bella boccia di rosso, ‘un vorrete mica godere per metà. L’è come la differenza tra fare all’amore e stare a guardare. Godetevela l’è un piatto vittorioso.
Le tradizioni vanno rispettate…per il resto avete a festeggiare Halloween.