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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso
Tre domande

29/3/2024 - 12:10

TRE DOMANDE.


Quando le situazioni si complicano e sembra difficile districarsi in un mare di avvenimenti che sembrano contraddittori, a rovesciamenti di fronti politici che appaiono sorprendenti, se non si ha voglia di faticare cercando fonti dirette e autorevoli, per distinguere le poche verità spesso sommerse sotto cumuli di bugie del tutto verosimili, suggerisco di risalire ad alcune domande di base la cui risposta da coerenza ad ogni ragionamento seguente. Ad esempio:
1. L’integrità territoriale dell’Ucraina, un bene supremo per tutte le nazioni, è stata violata dalle armate della Russia con una guerra di occupazione sanguinosa. E’ giusto e credibile chiedere la pace proponendo di disarmare l’aggredito che resiste e non chiederla pretendendo innanzitutto che l’aggressore si ritiri nei suoi confini?
Si risponde che non è realistico chiedere alla Russia di ritirarsi. Sarebbe, invece, realistico chiedere a un paese indipendente di essere annesso come una colonia allo stato aggressore?
Se questo fosse il nuovo standard di comportamento internazionale ogni paese più grande sarebbe abilitato ad occupare il vicino più piccolo. Altro che pace, le guerre prolifererebbero a scelta dei più forti. Quel modo di immaginare la pace creerebbe solo due, tre, molte ucraine da regalare ai prepotenti. Non sono pacifisti, sono diversamente guerrafondai.
2. In medio oriente la risposta da dare è a una domanda ancora più semplice. Lo stato di Israele ha il diritto o no di esistere?
Tutto parte da questa risposta, perché ogni altra domanda o considerazione politica è una sua conseguenza. Compresa quella sul diritto di Israele a difendere la propria esistenza.
Se Israele non ha il diritto di esistere, come alcuni stati, forze politiche e organizzazioni terroristiche sostengono, non è neanche legittimato a difendersi, proporzionatamente o meno.
Quindi ogni opinione sul presente deve essere ancorata alla risposta a questa sola domanda che consente solo un sì o un no.
Se è un sì si può discutere di ogni altro fatto. Se è un no Israeles è costretto solo a rispondere ai continui attacchi che subisce da oltre 70 anni da parte di chi lo vorrebbe esclusivamente annientare. E chi dice no è oggettivamente dalla parte di Hamas e del terrorismo antisemita.
Altro che occupazione della Palestina!
Si può discutere persino su quale sia il modo migliore per contrastare il tentativo terroristico dichiarato di completare il genocidio del popolo ebraico in questi pretesi tempi supplementari della shoah. Ma tutto parte da quella risposta, perché tutto il resto è solo conseguenza. Sì o no?
3. Chi ha seguito i passaggi che stanno portando alla nascita della lista unitaria per gli Stati Uniti d’Europa avrà capito non solo che si tratta di una opportunità storica per evitare l’incontro tra populisti dell’ultima ora e vecchi nazionalisti, cioè una maggioranza di centrodestra al governo dell’UE. Infatti tutti gli Istituti demoscopici, soprattutto esteri, confermano che il rafforzamento parlamentare delle liste liberaldemocratiche sottrarrebbe deputati al centrodestra in salsa von der Leyen – Meloni.
Avrà capito anche che in Italia il voto alla lista per gli Stati Uniti d’Europa porterà nel Parlamento la forza più coerente, agguerrita e programmaticamente più coesa per riformare l’UE, liberandola dalla burocrazia brussellese, per l’elezione diretta del presidente della Commissione, per cancellare il diritto di veto che blocca, anche da parte di un solo paese, ogni decisione, per avere un sistema sanitario, fiscale, bancario e di difesa unico e una giustizia giusta che non tolleri certi sistemi barbarici, come quelli ungheresi ad esempio.
Un primo successo di quella lista può aprire una prospettiva nuova anche nella politica italiana, soffocata da un finto bipolarismo che vuole imporci l’unica scelta di essere populisti o sovranisti.
La terza domanda è a chi attribuire la responsabilità del fallimento del Terzo Polo?
Non è una polemica retrospettiva, ma oggi arriva un chiarimento su tante falsità che, allora e complici i media, portarono acqua al mulino di Calenda. Molte opinioni politiche sbagliate si formarono allora. Per questo è bene tornarci su.
Oggi tutti hanno potuto vedere il comportamento distruttivo di Calenda, che ancora tenta, con meno presa di allora, di far saltare in extremis l’intesa raggiunta, per impedire che questo grande passo rimescoli le carte politiche di tutti.
Comprese la sua, che si era attribuita tra gli applausi dei media compiacenti, e che oggi risulta essere un due di coppe quando a briscola comanda spade.










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31/3/2024 - 9:41

AUTORE:
Concreto

La stessa ricetta? Quelli che erano no euro? Quelli che parteggiavano per la brexit.
Sono gli stessi!!!Sono quelli li!

31/3/2024 - 0:19

AUTORE:
Dispetto

...altri propongono le stesse ricette. Con la differenza che non fanno liste che un minuto dopo la chiusura dei seggi già si salutano. E magari si voteranno pure contro...Emma docet...

30/3/2024 - 19:00

AUTORE:
Concreto

Se voto per l'Europa vorrei che la mia Europa sia rappresentativa dove si decide.
Per ora gli altri de'noaltri, quelli al governo e quelli all'opposizione... del nulla-- mi diano indicazioni di quale Europa vorranno.
Forse alcuni sarebbero d'accordo con quelli che come scopo hanno "gli Stati Uniti d'Europa" ma per ora attendono. "Gli altri" al governo sono impegnati a come gestire il malloppo del PNRR. Oppure per loro l' Europa sarà utile per decidere le poltrone da spartire, poi si vedrà cosa decideranno quelli che all' ONU pongono i veti.

30/3/2024 - 14:34

AUTORE:
Dispetto

...anche darsi che io abbia il prosciutto sugli occhi, di sicuro te non sai leggere.
La terza domanda, senza capo né coda, ad un certo punto recita così : " a chi attribuire la responsabilità del fallimento del terzo polo ? " . Agli elettori che hanno capito che non valete niente, dico io. E la prova provata è nel risultato e nel dopo risultato. Nulla da dire sulla lista di scopo, veroooo... ? Signo', è un etto e venti, che faccio...lascio ?

30/3/2024 - 13:44

AUTORE:
Qsservatore 1

...non hai capito la domanda 1 e 2 con la 3; vuol dire che ciai er preciutto sull'occhi!

30/3/2024 - 12:53

AUTORE:
Dispetto

La lista " Stati Uniti d'Europa " formata da 5 partitini è per definizione una lista di scopo.
Dicesi lista di scopo quanto segue :
Dizionario Treccani scrive così: “Elenco di candidati a una competizione elettorale che, pur non facendo parte di una formazione politica, si impegnano a perseguire un obiettivo specifico”.
Il problema nasce se questi non hanno, poi, un progetto comune. Illuminanti sono le parole di una delle anime di questa lista, Emma Bonino :
“Con Renzi facciamo una lista di scopo, non una federazione, né un accordo politico. Il giorno dopo ognuno va dove meglio pensa”.
L'unico scopo è il superamento della soglia di sbarramento, questa è la verità caro Prof. Mosso.
Resta da capire cosa c'entrino la domanda 1 e 2 con la 3, ma lei lo sa sicuramente...