Domenico Modugno lanciò tanti, tanti anni fa, una canzone semplicissima e bellissima che pochissimi di noi si ricordano: Farfalle.

Farfalle delicate,
farfalle colorate,
farfalle bianche e gialle.
 
Sono i fiori del cielo,
son le stelle dei prati
fra corolle e pistilli,
di mimose e lillà.
 
Le farfalle le, le farfalle le,
le farfalle le, le farfalle le.

Eccetera eccetera, ma cosa c’entra la farfalla con il fiore oltre la poesia di Mimmo?
Solamente un’associazione di idee parole e visioni: fiori cielo gialle come il fiore della foto che “sembra” una farfalla, una stella, è giallo e si chiama celidonia, parola azzeccata datale dagli antichi botanici.

Il più quotato è quello datole da Plinio il vecchio che la chiamò “chelidonia”, nome greco della rondine, perché fiorisce quando queste arrivano da noi, un altro asserì, non allontanandosi da questi, che le rondini rompono lo stelo del fiore, ne prendono quel lattice giallo che esce e lo strofinano sugli occhi dei piccoli per difenderli dai raggi solari ed ecco apparirne un altro, quello più semplice e mirato: dono del cielo.
Un nome comune della celidonia è: erba da porri, che infatti scompaiono miracolosamente se il lattice viene spalmato sulle verruche.

Molte altre sono le proprietà di questa straordinaria pianta, anche quella di essere molto velenosa.
 
Con il canto del gallo
si risvegliano a mille,
con il canto trillo dei grilli
se ne vanno a dormir.
 
Le farfalle le, le farfalle le,
le farfalle le, le farfalle le.
 
Farfalle silenziose,
farfalle misteriose,
farfalle luminose.
 
Sono i portafortuna
di chi sogna l'amore
sotto al chiaro di luna
nelle notti d'està.
 
Le farfalle le, le farfalle le,
le farfalle le, le farfalle le.
 
Sono mille fiammelle,
lampadine volanti.
Fanno luce agli amanti
là nell'oscurità.